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U l_ U l_ Voci di rimpasto nel governo americano Kennedy forse sostituirà Sletenson e il segretario di Sialo L'attuale ambasciatore all'Orni è accusato di tro il Presidente) al blocco di Cuba - La Ca (Dal nostro corrispondente) New York, 4 dicembre. La conferma che gli aerei russi hanno cominciato a lasciare Cuba ha dato oggi un senso di sollievo a quanti temevano che Mosca volesse tergiversare e accampare nuove scuse e garanzie, prima di dare effettivamente corso ai suoi impegni. « Abbiamo dato prova — dicono i russi — di cooperazione e buona volontà. Voi avete ritirato il blocco navale. Adesso, date anche la promessa garanzia di non aggressione al regime di Castro >. Rispondono gli americani, con Stevenson in testa : « Kruscev ci ha promesso le ispezioni " in loco ". Abbiamo visto partire i missili. Ora abbiamo visto partire anche i primi tre "1128". Ma una vera e propria conferma che tutte le armi offensive sono state rimosse dal territorio cubano ci può venire soltanto dalle ispezioni dirette >. Questo il punto della vertenza e si ritiene che, per il momento, non vi saranno in proposito mutamenti. Non vi ha dubbio che, in America, dopo la vittoria raggiunta sul piano della polìtica militare, dal Presidente e dal gruppo dei suoi consiglieri guidati da Mac Namara, gli intransigenti hanno acquistato prestigio. Davanti ad essi, pare che risulti indebolita la posizione di Stevenson, che — anche per il carattere stesso del suo compito di ambasciatore all'Onu — resta un attento sostenitore e promotore di soluzioni diplomatiche. Egli, negli ultimi tempi, è stato oggetto di notevoli attacchi da parte delle destre (uno particolarmente forte di Goldwater, qualche tempo fa). In questi giorni è stato accusato da Stewart Alsop e da Charles Barlett (due famosi dà iha abloccpiendiplosenoQugli aYorkte adi Sgranquanall'Ofosseconsge (wer)tile ta dvole rin, Casache, Steveno l'chiarvaler1)segresciatpressAnchger tito sta, mesi2)giornsonamentredigciso, tanto3)rivaldellapresenoracertavivevCon Roosperspresgiornalisti, amici personali dijrlca. Kennedy, specialmente il se-; Dacondo), in un articolo pubblicato dal Saturday Evening Post, di essere stato l'unico dissidente, in seno al comitato esecutivo del Consiglio di Sicurezza nazionale, contrario al blocco di Cuba. Stevenson ha energicamente protestato contro l'articolo, dichiarandolo pieno di cose false o inesatte. Il portavoce della Casa Bianca, Salinger, ha rilasciato una dichiarazione, nella quale il Presidente costapochcontalle sialla son de pin csabiun ul'azita aorm dà invece atto che Stevenson ha appoggiato pienamente il blocco a Cuba, dando altresì piena collaborazione all'azione diplomatica dell'America, in seno all'Onu. Queste smentite, stasera, negli ambienti dell'Onu e di New York non sembra siano bastate a tranquillizzare gli amici di Stevenson, né a disarmare gran che i suoi oppositori e quanti preferirebbero vedere, all'Onu, un ambasciatore che fosse più sulla vecchia linea conservatrice e rigida di Lodge (amministrazione Eisenhower) che non su quella duttile e flessibile finora sostenuta da Stevenson, e con notevole fortuna, sia presso Zorin, che presso i neutrali. La Casa Bianca ha fatto sapere che, di una sostituzione di Stevenson non esiste nemmeno l'ipotesi. Contro questa dichiarazione, tuttavia, si fanno valere alcuni fatti: 1) II precedente del sottosegretario Bowles, ora ambasciatore speciale dì Kennedy presso i popoli sottosviluppati. Anche per il suo caso, Salinger aveva decisamente smentito la sua rimozione, ma questa, invece, è maturata pochi mesi dopo; 2) Barlett è uno scrupoloso giornalista, vecchio amico personale del Presidente. Difficilmente si sarebbe impegnato a redigere un articolo così preciso, senza averne un'altrettanto precisa ispirazione; 3) Stevenson è stato un rivale di Kennedy al tempo della battaglia elettorale. Rappresenta l'ala liberale di minoranza del partito. Egli era certamente intoccabile finché viveva Eleonora Roosevelt. Con la morte della signora Roosevelt, egli ha certamente perso il sostegno più valido presso i democratici d'Ame- jKennedy, specialmente il se-; Da questo complesso di cir¬ costanze, pertanto, non sono pochi coloro che ritengono contati i giorni di Stevenson alle Nazioni Unite: «Kennedy si dice — non rinuncerà mai alla collaborazione di Steven son in qualche settore di gran de prestigio, ma lo collocherà in condizioni di minor responsabilità politica. Stevenson è un uomo che preferisce troppo l'azione diplomatica e ragionata all'azione di fermezza che, ormai, si dimostra l'unica ca- l!'!!M!Ull<M!M1iltlMHMM MIIMIMMinrinMIIIUIIMIIIIIMM I ri M11T11MI II H1111 II I II II 11111 11 I Rivolte mititavi e gvave evi essersi opposto (consa Bianca smentisce pace di dare seri risultati con i russi ». Le pressioni presso Kennedy, per ottenerne la rimozione, sono alte (anche Truman non è un amico di Stevenson) e non si sa perciò quanto a lungo ancora il Presidente vorrà o riuscirà ad arginarle. La Casa Bianca ha smentito stasera anche le voci, raccolte da alcuni giornali, che il segretario di Stato, Rusk, sarebbe sostituito da Me George Bundy, attualmente assistente speciale di Kennedy. a. b. Arrestati in Florida 13 uomini che volevano invadere Cuba New York, 4 dicembre. Le autorità federali americane hanno arrestato ieri sera tredici uomini, tutti cittadini americani (tranne due, di nazionalità cubana), che si apprestavano ad una spedizione punitiva contro Cuba. I tredici sono stati arrestati nella località No Name Key, un'isoletta sita ad una quarantina di miglia da Key West (Florida) e raggiungibile solo via mare. Gli arrestati saranno accusati di violazione del « neutrality act ». lIlllllltllllIIMIMIlllItllTIIIlllllllllItllllIMIMlllll Atroce epis