Due tv ogni 5 famiglie Un'auto ogni 8 abitanti

Due tv ogni 5 famiglie Un'auto ogni 8 abitanti Sviluppo e progresso di Torino Due tv ogni 5 famiglie Un'auto ogni 8 abitanti Sono i simboli di un più diffuso benessere - Un frigorifero ogni 2 famiglie, una lavatrice ogni 8, una lucidatrice, un aspirapolvere, un boiler ogni 5 I simboli del benessere per il ceto medio sono due: televisione e automobile. Appena il salario lascia un margine per le spese voluttuarie, si pensa al « video ». Quando poi le buste paga sono più di una in famiglia e il livello di vita soddisfacente, si punta all'acquisto dell'utilitaria, magari di seconda mano, magari a rate. Le due spese rispondono ad esigenze moderne che tutti conoscono: la necessità di avere il mondo in casa, attraverso le immagini, che sono più rapide e meno affaticanti della lettura; l'esigenza di spostarsi in fretta, più in fretta possibile, sia attraverso la città che diviene sempre più grande, sia verso mète di tranquillo svago domenicale. Le cifre statistiche sono una riprova della diffusione raggiunta dalla tv e dalla motorizzazione nella nostra città. Sono soprattutto significativi i confronti: cinque anni fa, in provincia di Torino c'erano 34 mila televisori ad uso famiglia (l'80 per cento in città); adesso ce ne sono 190 mila, di cui 152 mila in Torino. Un video ogni 2,35 famiglie, contro il rapporto di uno ogni 9 di cinque anni fa. L'andamento della motorizzazione è altrettanto veloce: nel '57 circolavano in provincia di Torino 92.243 auto, una ogni 17,7 abitanti; alla fine del '61 le auto erano salite a 182.922 (di cui almeno 110 mila in città), una ogni 10 abitanti. Siamo alla fine del '62, I calcoli definitivi non sono ancora stati elaborati, ma si ritiene che le auto circolanti abbiano superato la cifra di 210 mila, di cui 130 mila in Torino: una ogni 8 abitanti. Le immatricolazioni hanno assunto un ritmo rapidissimo: la media è ora di 6 mila al mese, l'ultima targa assegnata reca 11 numero 488 mila. Il numero delle targhe non si può confrontare con il « parco » delle auto circolanti, così come il numero delle immatricolazioni non può dare un'idea dell'aumento della motorizzazione. Bisogna infatti tener conto di tutte le vetture che vengono messe fuori uso e di quelle che emigrano in altre province. I torinesi cambiano spesso l'auto, e il mercato dell'usato attira compratori anche da altre regioni. Specie per i giovani, la lunga strada verso l'acquisto della macchina incomincia dal motociclo e attraverso alla motoretta passa alla moto di grossa cilindrata. Nel '57 circolavano in provincia di Torino 80 mila motociclette e scooter di tutti i tipi. Adesso sono 160 mila. In una città ad elevato li vello industriale come la nostra, con un tenore di vita medio fra i più alti d'Italia, e un considerevole numero di don ne che partecipano attivamen te al processo produttivo (secondo l'ultima rilevazione delle forze del lavoro 120.375 donne hanno un occupazione fuori di casa), c'è la necessità di ridur re al minimo le fatiche dome stiche e il tempo ad esse dedi cato. Di qui l'esigenza di meccanizzare la casa, con tutti gli strumenti che il progresso met te a disposizione in questo settore. Nel '57, c'era a Torino un frigorifero ogni 5 famiglie, nel '59 uno ogni tre, adesso ce n'è uno ogni due. Le lavatrici sono meno diffuse e il loro incremento peclgogtgpo6ofcfgdpnmugpmfigsclisfasmadtcndrflttsdtdledsadpIInIIIIIMll Il l)IMIlllSI)MMIIIIillllllMM!lltllll procede più adagio che per tv e frigoriferi. Le statistiche di cinque anni fa accertavano un lavabiancheria ogni 15 famiglie, quelle di tre anni fa, uno ogni 10 famiglie; quelle di oggi, uno ogni otto. Per lucidatrici ed aspirapolvere il progresso va di pari passo: il rapporto era di un apparecchio ogni 8 famiglie nel '57; uno ogni 6 nel '59; uno ogni 5 famiglie oggi. Assai più modesta la diffusione delle cucine elettriche, che devono fronteggiare la forte concorrenza di quelle a gas e anche una certa diffidenza da parte delle massaie più tradizionaliste: cinque anni fa erano una ogni 30 famiglie, nel '59 sono salite a una ogni 25; gli esperti ritengono che attualmente non superino la quota di una ogni 24. Le nuove costruzioni e l'ammodernamento dei vecchi edifici mettono sempre più in uso gli scalda-acqua elettrici, 1 cosiddetti boilers da bagno (capacità 80 litri) e da cucina (10-12 litri). Non esistono in proposito statistiche di cinque anni fa.; a fine '59 gli esperti ne avevano censiti 40 mila; oggi sono 70 mila, uno ogni 5 famiglie. Imprecisato, ma sicuramente alto, il numero degli elettrodomestici minori: frullatori, tostapane, asciugacapelli, macina-caffè, centrifuge ecc. Sono gli apparecchi che si vendono più che in ogni altro periodo sotto Natale: durante le feste l'indice dì vendita di tMiiiiiiiiiiiiiiiiiiminiiiiiMiiiiiiimiiiiiiiiinii questi modesti, ma preziosi strumenti del nostro comfort si quadruplica rispetto alla media degli altri mesi. 11 progresso cammina in fretta, anche nelle famiglie. Le cifre che abbiamo indicato lo provano con sufficiente eloquenza.

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