Prime reazioni negative a Roma

Prime reazioni negative a Roma Prime reazioni negative a Roma (Nostro servizio particolare) Roma, 27 novembre. I fumatori italiani hanno avuto stamane la poco lieta sorpresa di dover pagare più care le sigarette. Con decretocatenaccio pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di oggi, il prezzo di tutte le sigarette risulta aumentato di una lira per pezzo, senza distinzioni di marca, di tipo o di nazionalità. Sono esclusi dall'aumento sigari e sigaretti, trinciati e tabacco da fiuto, ossia qualità di tabacco 11 cui consumo conta ormai complessivamente per appena l'8 per cento degli introiti del monopolio. Gli esperti del ministero delle Finanze ritengono che l'aumento non porterà ad una contrazione dei consumi. Il loro ottimismo trae alimento da varie considerazioni. Anzitutto dal buon incremento registra- to negli introiti durante l'ultimo esercizio 1961-'62 e che è proseguito per il primo trimestre dell'esercizio in corso. In secondo luogo dalla tendenza ad abbandonare i tipi meno pregiati per quelli di prezzo superiore: rispetto al corrispondente periodo del 1961, la vendita delle «Alfa> (140 lire al. pacchetto) è diminuita — nel trimestre luglio-settembre '62 — di circa il 17 per cento, quella delle « Nazionali > comuni (160 lire) è rimasta all'incirca stazionaria, mentre si sono registrati forti aumenti per tipi nettamente più costosi: per le « Nazionali esportazione filtro (lire 200) del 36 per cento; per le < Nazionali esportazione superflltro> (lire 240) del 15 per cento; per le < Stop King Size > (lire 300) del 20 per cento. Altro elemento ritenuto favorevole è la fine della minacstraniera: nel dicembre 1960, per timóre della concorrenza delle sigarette estere, il Monital decise di " ridurre i prezzi di alcuni del tipi di sigarette italiane più popolari. Oggi per questi tipi si torna alla situazione di due anni or sono: nel frattempo però il potere d'acquisto della grande maggioranza dei consumatori è cresciuto e le marche straniere (anche per vìa degli ostacoli posti alla propaganda pubblicitaria) non sono riu scite a fare progressi di rilievo sul mercato italiano. Le prime reazioni al decreto catenaccio sono state negative. Tutti I giornali d'opposizione della capitalo, specie quelli del pomeriggio, hanno dedicato alla notizia commenti non precisamente favorevoli, nei quali l'aumento del prezzo delle sigarette veniva accostato ad altri aumenti probabili (tariffe ferroviarie) o solo ipotetici (tariffe postali per alcuni tipi di corrispondenza). Due deputati liberali, gli on.li Marzotto e Malagodi, si sono affrettati a presentare al ministro delle Finanze, Trabucchi, una i terpellanza «per sapere: 1) se tale aumento ^ 111J ! E i 1111MI [ IE11 ! I b 1111L111 i I ! ! 1111111E t r 11111 i 11111 non sia in contraddizione con le affermazioni più volte fatte dal governo e particolarmente dal ministro del Bilancio di garantire la stabilità della moneta e del suo valore d'acqui sto, e cioè dei prezzi; 2) se tale aumento, che non è applicato in percentuale ma indiscriminatamente nella misura di lire 20 su qualsiasi pacchetto di sigarette, dalle Alfa che passano da 140 a 160 lire ogni venti, alle Kent che passano da 470 a 490 lire, possa considerarsi equo sul piano sociale; 3) se 11 governo intenda imboccare la via di ulteriori aggravi delle già pesanti imposte indirette >. Dato l'argomento, che interessa circa 17 milioni di fumatori, altre iniziative del genere sono prevedibili in sede parlamentare. ar. b.

Persone citate: Malagodi, Stop King Size, Trabucchi

Luoghi citati: Roma