Castro esige controlli dell'Onu in Florida per accettare le ispezioni internazionali a Cuba di Antonio Barolini

Castro esige controlli dell'Onu in Florida per accettare le ispezioni internazionali a Cuba MiUonan a New Yorh dopo 24 giorni trascorsi all' A vana Castro esige controlli dell'Onu in Florida per accettare le ispezioni internazionali a Cuba Chiede lo smantellamento dei campi americani in cui gli esuli si addestrerebbero per invadere l'isola - Vorrebbe ispezioni anche a Portorico ed a Panama; insiste perché gli Stati Uniti abbandonino Guantanamo e sospendano il blocco economico • Washington replica: non trattiamo con Castro 0 (Dal nostro corrispondente) New York, 26 novembre. Con un comunicato ufficiale riportato oggi dai quotidiani dell'Avana, e ritrasmesso dalla radio, Fidel Castro ed il presidente della Repubblica Dorticos hanno formalmente dichiarato che il partito unico (comunista) e il governo cubani sono pronti ad accettare le ispezioni dell'Onu sull'isola a patto die gli Stati Uniti accettino un controllo internazionale che garantisca l'avvenuto smantellamento e la chiusura, dei campi in Florida, a Portorico e nella zona del Panama, dove si starebbero addestrando i controrivoluzionari che preparano l'attacco finale contro Cuba. Nel suo comunicato. Castro ripete che sarà possibile una completa risoluzione del conflitto, solo dopo che gli Stati Uniti avranno rinunciato alla base di Guantanamo e alle sanzioni economiche contro Cuba, La proposta di Castro è stata resa pubblica dopo che Miko yan aveva pronunciato un discorso di commiato all'Avana (vi si è fermato 2-4 giorni eoggi, è arrivato a New York)nel quale ha detto: « Quando il primo ministro Fidel Castro parla, l'Unione Sovietica lo ascolta e approva le sue pa rote, perché la causa di Cuba iitiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii è la stessa causa dell'Unione Sovietica-». La reazione americana alla proposta cubana, non si è fatta aspettare. Lincoln White, portavoce del Dipartimento di Stato, l'ha dichiarata inaccettabile con poche parole; e quindi la proposta, sempre che qualcuno l'abbia presa sul serio, è già morta. Detto questo, generalmente si ammette che, sul piano psicologico la nuova mossa di Castro era abilmente ricattatoria. Ma qui — si nota — non sono in gioco valori psicologici, bensì valori militari. Tutto ciò è così vero che, non solo Kennedy via anche Kruscev, durante le loro trattative, hanno totalmente ignorato la presenza di Castro. Con Castro l'America non tratta. L'America non ha paura delle armi di Castro; ma non tollera le armi che i russi (finche a Cuba non vi sarà un controllo internazionale) possono sempre cercare di installare segretamente. Nel pomeriggio, il segretario generale dell'Onu, Thant, si è incontrato con l'ambasciatore americano Stevenson e con Me Cloy. Più tardi, egli ha ricevuto anche l'ambasciatore cubano, Lcchuga. Mikoyan, arrivato da Cuba, sarà ospite stasera di Thant ad un pranzo. Si prevede che Miko yan s'incontri anche con espo nenti americani. Secondo voci che riferiamo a titolo di cronaca, non è escluso che si re ehi a Washington per un col loquio con Kennedy. Antonio Barolini i a , a a Il saluto di Fidel Castro al vice-primo ministro russo Mikoyan partito ieri da L'Avana (Teleloto A. P.)