Sparisce l'elegante cassiere di banca lasciando un ammanco di 56 milioni

Sparisce l'elegante cassiere di banca lasciando un ammanco di 56 milioni AH9Istituto Bancario Piemontese di via Santa Teresa Sparisce l'elegante cassiere di banca lasciando un ammanco di 56 milioni Quarantenne, bello, ex campione dei 400 ostacoli - Fino a venerdì nessun sospetto sulla sua vita - Scomparso sulla sua auto sportiva, senza nemmeno indossare il soprabito, mentre si compiva una verifica nel suo ufficio Ordine di cattura è stato spiccato contro il rag. Pietro Nova rina, 40 anni, impiegato all'Isti tuto Bancario Piemontese, scom parso venerdì con 56 milioni sottratti alla cassa. Alto, elegante, di bell'aspetto, è fuggito con la sua auto, un coupé- sportivo di color chiaro metallizzato. Nella sera di venerdì ha telefonato a un collega — che non era In casa — e ad una ragazza, con la quale usciva spesso. Ha chiamato da Vercelli. - Da allora non si è saputo più nulla di lui. Il rag Novarlna è vercellese, in quella città si è diplomato o vent'anni. E' figlio unico di un commerciante che aveva un banco di teloni per ale in piazza Zìi magllnl, dove si tiene la borsa risi. Il padre è un uomo onesto fino allo scrupolo: adesso è malato, a Vercelli dicono che questo colpo può ucciderlo. Si è sempre inorgoglito per il figlio, che ritiselva negli studi, non gli dava dispiaceri, aveva un buon imple go. 11 rag. Novarlna è ricordato nella sua città come un ragazzo serio, di modi gentili ed educati vestito sempre con gusto. Un buon atleta: campione del 400 ostacoli. Le donne lo ammiravano, ma lui non si perdeva in avventure da poco. Dopo 11 diploma, ha lavorato In banca nella sua città. Nel '49 si è trasferito a Vicenza: ha conosciuto Maria Reggio, un'insegnante di educazione fisica che dicono molto bella e l'ha 'sposata. Due anni dopo è ritornato con la moglie a Vercelli, qui ha lavorato ancora in banca, e in seguito si è trasferito di nuovo a Vicenza. Poi il matrimonio è naufragato, 1 due coniugi si sono separati. Tre anni fa il Novarlna ò venuto solo a Torino ed ha preso alloggio al quarto piano di via Cernala 1. Le informazioni sul suo conto erano ottime e l'Istituto Bancario Piemontese lo ha assunto, affidandogli la cassa cambiali nella sede principale della banca, In via Santa Teresa 26. Puntuale al lavoro, serio, irreprensibile. La sua vita si è svolta sempre — come sembrava ai colleghi — tra 1 pochi metri che vi sono tra via Cernala e via Santa Teresa? Nessuno ha mai sospettato di lui. Vestiva con eleganza, viaggiava su un'auto sportiva, ma poteva permettersi tutto questo, con il suo stipendio e dovendo badare solo a sé. Aveva conosciuto una ragazza di 23 anni, Impiegata in un ufficio di via Santa Teresa. La giovane andava spesso nella vicina banca, il cassiere Novarina l'aveva notata, le aveva dato appuntamento. Tra loro vi era soltanto amicizia.' ; ' ' ••-■ Questa sembrava, dunque, la vita dal- rair. Novarina v-ti lavoro, la casa, una ragazza con la quale qualche sera andava al cine, un'auto per la gita della domenica, un guardaroba ben fornito. Non si sa da quanto tempo sottraesse denaro alla cassa e come abbia impiegato la grossa somma. Venerdì mattina la portinaia lo vede uscire alle 8, all'ora consueta. Il ragioniere va nel solito bar per il « cappuccino » e, puntuale, arriva in banca. Due giorni prima è morto il vice presidente dell'Istituto, il comm. Piero Alessio: il cassiere ritiene forse che, dopo questo lutto, verrà nominato un nuovo vice presidente, e si faranno controlli, verifiche? La cosa sembra improbabile, ma questo pensiero lo preoccupa, diventa un'idea fissa, ossessiva. Riesce comunque a nascondere il suo tur- niiiiiiiiifiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitMtiiiiiiiiiiiiibamento. All'ora della chiusura antimeridiana degli sportelli saluta i colleglli, come sempre, con un arrivederci. Nel pomeriggio ritorna in ufficio. Da alcuni particolari capisce che è imminente un controllo. Senza dare nell'occhio, riesce ad allontanarsi, ad uscire dall'Istituto. Lo mandano a cercare a casa, non c'è. Il fatto è strano, inso- verifica della cassa cambiali. Non ci vuole molto tempo per scoprire il forte ammanco, e i dirigenti della banca si rivolgono alla Squadra Mobile Si riesce soltanto a sapere che 11 rag. Novarina aveva lasciato la città sulla sua auto sportiva, improvvisamente, senza indossare il soprabito (lo aveva lasciato all'attaccapanni della banca) e senza le chiavi di casa. Non è stato ancora accertato l'esatto ammontare della somma sottratta dal cassiere Cinquantasei milioni sarebbe la cifra più probabile, ma potrebbe aumentare. A quanto pare il Novarina avrebbe mascherato le sottrazioni compilando e depositando In cassa cambiali intestate a clienti immaginari. Dove sia finito il denaro, è un mistero. La polizia (inora ha Interrogato senza esito 1 conoscenti e gli amici più intimi del fuggiasco. Tutti si sono dimostrali increduli e sorpresi. Alcune ore dopo la fuga, 11 rag. Novarina ha telefonato a Torino. Alle 20,30 ha cercato un collega d'ufficio. In casa c'era soltanto la sorella. « Richiamerò più tardi », ha detto il ragioniere. Ha telefonato alle 21,30 e anche questa volta l'amico non era in casa. La sua voce era calma. « Non è nulla d'importante — ha detto alla sorella del collega. — Richiamerò ancora», ma non si è più fatto vivo. Ha telefonato invece — sempre da Vercelli — all'amica, ma anche questa volta non ha avuto fortuna: la ragazza non era in casa. Intanto la Squadra Mobile aveva diramato fonogrammi di ricerca a tutte le questure d'Italia ed erano stati messi in allarme anche i posti di polizia alla frontiera e le stazioni dei carabinieri. Finora non v'è traccia del fuggiasco. Ieri là procura della Repubblica ha spiccato mandato di cattura per appropriazione indebita aggravata e falso continuato. iiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiit(iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiia n . d , - anfoIl rag. Pietro Novarina

Persone citate: Maria Reggio, Novarina, Piero Alessio, Pietro Nova, Pietro Novarina

Luoghi citati: Italia, Torino, Vercelli, Vicenza