II voto sull'energia elettrica previsto in settimana alla Camera

II voto sull'energia elettrica previsto in settimana alla Camera II voto sull'energia elettrica previsto in settimana alla Camera Oggi e domani, esame in commissione; giovedì e venerdì, discussione in aula - Dopo l'approvazione definitiva, firma del Presidente della Repubblica e immediata pubblicazione della legge sulla "Gazzetta Ufficiale" politico ed economico. Noi Italiani comprendiamo 1 vostri impegni e siamo pieni di buona volontà ». Più tardi, ad una conferenza stampa il nostro ministro ripeteva che l'Italia è « molto, molto favorevole » ad una unione anglo-continentale e che il nostro governo farà il possibile per agevolarne l'attuazione. Preti ha spiegato che il governo italiano auspica una graduale riduzione delle tariffe su scala mondiale (come vogliono pure Londra e Washington) poiché, più snelli sono gli scambi, maggiore è la prosperità collettiva. m. ci. Una volta approvata dai due rami del Parlamento e firmata dal Presidente della Repubblica, la legge verrà subito pubblicata sulla cGazzetta Ufficiale». r, S. Dichiarazioni a Londra (Nostro servizio particolare) Roma, 19 novembre. Da Palazzo Madama è in corso di trasmissione alla Camera dei deputati il disegno di legge istitutivo dell'Enel, approvato venerdì scorso dal Senato. L'assemblea dei senatori, come è noto, ha portato alcuni emendamenti al testo approvato dalla Camera: di qui la necessità di un nuovo esame e di una nuova approvazione da parte dell'assemblea di Montecitorio. Si prevede che, all'inizio della seduta della Camera di domani pomeriggio, alle ore 16,30, il presidente dell'assemblea darà comunicazione ufficiale dell'avvenuta trasmissione da parte del Senato del testo del d.d.l., assegnandolo per l'esame — in sede referente — alla commissione speciale detta « dei quarantacinque ». Secondo quanto risulta, il presidente « dei quarantacinque », on. Togni, onde accelerare i tempi e arrivare al più presto alla conclusione dell'iter parlamentare del provvedimento di nazionalizzazione, convocherebbe la commissione speciale per domani stesso, alle ore 18. La commissione esaurirebbe il proprio lavoro entro la giornata di mercoledì, in modo che il provvedimento possa essere poi portato in aula giovedì prossimo. Negli ambienti di Montecitorio si ritiene che l'assemblea sarà in grado di procedere, nella giornata di venerdì, all'approvazione definitiva del disegno di legge di nazionalizzazione del settore elettrico, nel testo già delibato dal Senato. Preti: «L'Italia è favorevole all'adesione inglese al Mec» (Dal nostro corrispondente) Londra, 19 novembre. Si sono svolti oggi a Londra due incontri anglo-italiani. Il nostro ministro del commercio estero, on. Preti, ha avuto un colloquio con il suo collega britannico, il presidente del « Board of Trade », Frederick Erroll, mentre nel pomeriggio il nostro ambasciatore Pietro Quaroni è stato ricevuto al Foreign Office da sir Harold Caccia, segretario generale al ministero degli esteri. Preti è venuto a Londra per partecipare all'annuale ricevimento offerto dalla Camera di Commercio italiana. La riunione si è svolta stamane al c Cafe Royal », vicino a Piccadilly, ed Erroll era fra gli ospiti britannici. Nei loro discorsi, i due ministri del commercio estero hanno accennato alle difficili trattative Londra-Mec ed Erroll ha affermato: < Per quanto intenso sia il nostro desiderio di entrare nella Comunità e di contribuire al suo sviluppo, non possiamo però aderirvi se le condizioni sono tali da non far onore ai nostri impegni verso il Commonwealth, verso l'Efta ed il nostro settore agricolo ». In risposta, Preti dichiarava: < L'entrata dell'Inghilterra nel Mec è di grande importanza dal punto di vista «MiiiiiiiiiimiiiiiiiiimiiiiiiiimiiiiiiiHimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiim LO SVILUPPO DEL MEG FINO AL 1970 % di incremento _ 1 _, Consuml privatl PIES, 1 del reddlto nazion. Popolailone % occupati Oisoccupatl (Lire per persona) 1960-1970 1960 WO 1960 1970 1960 1910 1960 1970 BELGIO 45,9 9.133.000 9.688.000 39,4 89,1 65.000 70.000 567.000 775.000 FRANCIA 63 45.542.000 49.450.000 41,6 41,3 ( 220.000 300.000 514.000 795.000 (iERMANIA OCCID. 51,1 53.382.000 57.607.000 j 47,5 48,5 240.000 263.000 448.000 609.000 ITALIA 76,6 49.250.000 52.353.000 40,2 41,4 850.000 311.000 i 347.000 431.000 OLANDA 57 11.507.000 12.826.000 j 36,3 37,1 49.000 71.000 341.000 501.000 1NTERA COMUNITA' 59,1 168.800.000 181.900.000 ] 43,6 42,2 | 1.424.000 1.015.000 406.000 634.000 Gli incrementi del reddito nazionale della Germania, del Belgio, della Francia, dell'Italia e dell'Olanda, nel periodo 1960-1970, dovrebbero portare ad un incremento complessivo, per la Comunità Economica Europea, di quasi il 60 per cento. Nel periodo considerato — secondo un rapporto preparato per la C.E.E. da un gruppo di esperti guidati dall'economista francese Pierre Uri — s» avranno altre sensibili modificazioni nei sistemi economici europei. Ecco le principali: POPOLAZIONE — L'Italia è il Paese, dopo il Belgio, in cui l'incremento della popolazione dovrebbe essere minore, e pari al 6,3 per cento. La media C.E.E. è 7,7, il massimo si ha per l'Olanda, con l'll,4 per cento. OCCUPAZIONE — Il numero degli occupati, espres¬

Persone citate: Frederick Erroll, Pietro Quaroni, Preti, Togni