Nella casa dove abitano i protagonisti del dramma

Nella casa dove abitano i protagonisti del dramma Nella casa dove abitano i protagonisti del dramma La donna contesa è una Trovò un immigrato con mi sento tanto solo» - All'origine del delitto c'è Rosalia, una ragazza bruna, timida, dagli occhi miti, forse troppo ingenua, perciò spesso ingannata. L'ha Ingannata sei anni fa, a Napoli, un uomo promettendole le nozze, lasciandola invece con una bimba. Rosalia è venuta a Torino con il padre, napoletano, e la madre, di Casale, perché pensava che qui una ragazza-madre avrebbe avuto una vita più facile che nella sua città. Ed ecco questa famiglia che lotta per conquistare serenità e decoro, e ci riesce. Il padre lavora alla Fiat, Ro. salia è cameriera di un medico, (c Vi scongiuro — ci ha detto la ragazza — non pubblicate il mio nome, altrimenti sarò rovinata»). La figlia sa che i genitori, anche se assolutamente non ne fanno mai cenno e si sforzano di non lasciarlo capire, hanno una spina nel cuore per la bimba senza padre Ma chi può mai sposare una ragazza-madre? pensa Rosalia «Ti sposerò io. se vorrai sarò felice di dare il mìo nome a tua tiglio ». (e dice Francesco Fortebraccio Lo ha conosciuto a Ferragosto dello scorso anno durame una zila in collina. Hanno chiacchierato e simpatizzato Lui le ha lllllllllMllllllllllllll Illllllllllililliiiiiiiiiiiiiii ragazza-madre - Sperava moglie e 8 figli, che le Questo è stato il punto ò a a detto di essere scapolo, di sentirsi solo, di volere crearsi una famiglia. Aveva moglie e otto figli, ma non gli è stato diffìcile Incannare ima ragazza cosi ingenua, tanto ansiosa di aggrapparsi a una speranza, non per sé. ma per la propria bimba Con mille scuse Francesco riesce a rinviare le nozze, continuando ad ingannare la ragazza Il mese scorso Rosalia va all'appuntamento con un mazzo di fiori perché è l'onomastico del « fidanzato ». Un calabrese le si avvicina e le chiede: «Sei Rosalia?», e prima che lei risponda, le dice: c Francesco t'inganna E' sposato e ha otto figli ». E' la fine di tutto. Rosalia desidera morire, poi si sforza di vivere per la sua bambina. Naturalmente, tronca con Francesco Ma l'uomo non si rassegna.! Scoperto, lascia le maniere dolci | e minaccia: «Se non ritorni conlj me, vengo a casa tua e racconto' picoscRloscnledcaerè gcomcoamvaleCvafie dtutto ai tuoi ». La ragazza ha vpaura, non vuol dare un altro do- fetroppo prouscire con lore ai genitori già vati, e ritorna ad Francesco, ma non sa più sorri dere, è come se fosse morta den tro. Ha 33 anni e si sente ver •-hia. La gelosia dell'uomo coni iilliilllllilliliilililllllllllllillllllllllllllllllll Milli sncoi leevc di formarsi una famiglia disse: «Sono scapolo e di partenza dei delitto ! | lj ' pietà quest'Inferno. «Se ti vedo con qualcuno — le ripete Francesco — faccio parlare I giornali x Rosalia ha paura Domenica esce con Francesco, lo lascia alle 20 dopo aver trascorso il pomeriggio tentando eli nascondere le lacrime L'indomani legge sul giornale che il fratello di Francesco ha ucciso un altro calaorese dopo una lite di cui lei era stata l'involontaria causa. Ancora una volta la sventura bì è abbattuta su questa ragazza, in gannata, coinvolta in rivalità, ran. cori che si risolvono spesso in modi primitivi e brutali. Rosalia conosceva 11 gruppo di calabresi amici del « fidanzato » e li temeva. Abitano a poca distanza da lei in quella casa sinistrata di via Calandra occupata quasi esclUBivamente da immigrati. Questo edificio, a pochi passi dal Valentino e da palazzi lucidi di cristalli e marmi, sconcerta II via vai di gente è impressionante: arri van0 ron , tren0 del soleal fermano p[)rn1 giorni o qualche settimana, partono E' difficile tenere il conto degli inquilini. Nel cortile si vedono bimbi scalzi, per i le scale corrono 1 topi, spesso esplodono le risse e qualche volta viene 'a polizia a cercare qualcuno Al secondo piano abita Giovanni Fortebraccio. l'omicida, con la moglie e il figlioletto di pochi meBi. In una soffitta. Biagio Barbieri, l'ucciso, vive con tre compagni Vi sono altri calabresi in questa casa. Alcuni hanno trovato lavoro, hanno capito qual è lo spirito della città, sono riusciti ad adattarvisi Questa casa dì via r-alandra per loro è 'a prima tnr- pa verso una vita migliore Altri, invere, hanno II coltello In tasca r> si credono impegnati da assurde legei dell'onore e dell'omertà — In Tribunale Un episodio . j jolfa i i j de legIn TUn tassstieri d « mafia dei tassisti » Un processo per « la mafia dei tasssti abusivi» è comincialo ieri davanti alla terza sezione del Tribunale (pres Stea. p m Moschetta, cane Casatelll) L'Imputato, difeso dall'avv Consalvo, era Luigi Mollica, di 29 anni, nato a Potenza e residente nella nostra città in corso Brescia 11. Il Mollica era accusato di violenza privata e di lesioni; il 11* igosto. In corso Francia, egli taglie» la strada, con la sua macchina, a Roherto Merlo, tassista autorizzato, costringendolo a fermarsi Quando il Merlo scese per chiedere spiegazioni, fu colpito dal Mollica con un pugno, che causo all'autista lesioni giudicate guaribili In 5 giorni La difesa ha chiesto il rinvio della causa perché il Mollica deve rispondere di altre simili Imputazioni, ancora in fase istruttoria Il Tribunale, dapprima, ha ordinato l'apertura del dihat-j timento, ma in seguito e statol costretto a sospenderlo per aver modo di controllare alcune alter¬ mazlonl difensive dell'imputato. I

Persone citate: Biagio Barbieri, Francesco Fortebraccio, Giovanni Fortebraccio, Luigi Mollica, Milli, Moschetta, Stea

Luoghi citati: Casale, Napoli, Potenza, Torino