Condannati gli scioperanti che bloccarono per due ore il ponte sul Po a Casale

Condannati gli scioperanti che bloccarono per due ore il ponte sul Po a Casale Condannati gli scioperanti che bloccarono per due ore il ponte sul Po a Casale A 17 imputati la Corte d'Appello di Torino ha inflitto da 3 a 4 mesi di reclusione - Il Tribunale li aveva assolti per insufficienza di prove Il secondo processo contro un gruppo di operai di Casale che, nel giugno dello scorso anno, durante lo sciopero dei cementieri, inscenarono una clamorosa protesta, bloccando per circa due ore il ponte sul Po, si è svolto ieri davanti alla corte d'appello di Torino (pres. Ambrosio, relatore Burzio, p. g. Bianco, cane. Ferro). La sera del 17 giugno 1961, dopo un comizio in piazza Martini, a Casale, circa 2000 persone, a piedi e in bicicletta, si diressero verso il ponte. Molti operai, inattivi da circa un mese, esasperati dal mancato guadagno, formarono sul ponte una insuperabile barriera, bloccando centinaia di autocarri, macchine e autotreni in transito per Milano, Alessandria, Torino e Vercelli. In breve l'ingorgo diventò pauroso. I carabinieri intervennero verso le s18,30, ma solo verso le 20 l'as- sembramento fu sciolto e il traffico ristabilito. Trentacinque persone furono rinviate a giudizio per «concorso in blocco stradale »: uno degli incriminati, Nico Zavattaro, fu pure denunciato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Il tribunale di Casale, il 18 novembre del 1961, condannò lo Zavattaro a 4 mesi e mezzo di reclusione solo per l'oltraggio; 4 mesi e 4 giorni furono inflitti a Osvaldo Spada; 3 mesi e 20 giorni a Giuseppe Catalano; 3 mesi e 16 giorni a Renata Massimillani, Antonino Catalano, Walter Oddone, Antonio Allara, Bruno Ornella, Deleore Laurenti, Giacomo Badani, Federico Gemi gnani, Angelo Bobba. Pierino Nosco ebbe 30 giorni di arre sto, mentre a 10 mila lire dì ammenda furono condannati Giulia Verardi ved. Rossi, Pietro Bella, Antonio D'Alessandro, Vittorino Bardella, Rada mes Mantovani, Alberto Rubinato, Santina Ferri ed Evasio Ferrando. Per insufficienza di prove furono assolti Renato Crosio Giuseppe Pedrasetti, Pasquale Padello, Salvino Biotto, Francesco Garroni, Romano Bertazzoni, Giacomo Calderini. Marco Patrucco, Mario Pavesi e Francesco Sarasso. Quat tro imputati furono assolti per non aver commesso il fatto Giuseppe Grangia, Luigi Monichino, Carlo Colombo e Walter Ruto. Il p. m. impugnò la sentenza contro tutti, eccetto il Ruto. Degli imputati, soltanto 13 ricorsero invece in appello: Massimiliani, Spada, i due Catalano, Oddone, Ornella, Laurent!, Badani, Zavattaro, Gemignani, Bardella, Calderini e Rubinato. Ieri, gli accusati erano difesi dagli avvocati Cappa, Bassignana, Punzo, Ponti, Bagnerà, Boverio, Parvopassu. Il p. g. dott. Bianco, dopo aver sostenuto che l'appello del p. m. nei confronti di Grangia, Colombo e Monichino non era ammissibile per mancata presentazione dei motivi, ha chie- sto che, tra gli assolti per insufficienza di prove, solo il Padello fosse ritenuto responsabile e condannato a 3 mesi e 20 giorni. Per tutti gli altri ha proposto la conferma della precedente sentenza. La corte, dopo quattro ore di camera di consiglio, ha dichiarato inammissibile il ricorso contro i quattro prosciolti con formula piena, accogliendo la tesi del rappresentante della pubblica accusa. Ha però ritenuto che nessuno degli imputati potesse essere condannato solo alla multa o addirittura assolto con la formula dubitativa. La sentenza di appello, quindi, condanna a 3 mesi e 16 giorni di reclusione Pedrasetti. Padello, Garroni, Verardi ved. Rossi, Bertazzoni, Bella, Patrucco. Rubinato, Sarasso, Ferri e Ferrando; a 3 mesi r 20 giorni Biotto, D'Alessandro, Crosio, Bardella e Mantovani; a 4 mesi e 21 giorni il Nosco. Nico Zavattaro, riconosciut-1 colpevole non solo di oltraggio ma anche di resistenza, ha avuto 9 mesi. Per gli altri rimane confermata la sentenza del tribunale casalese. Sono stati concessi il beneficio della condizionale a Giuseppe Catalano, Bertazzoni "» D'Alessandro; la condizionale « la non menzione a Pedrasetti, Garroni, Verardi, Bella, Calderini, Patrucco, Rubinato, Sarasso, Pavesi, Ferri e Ferrando; la non menzione a Antonino Catalano. La lettura del verdetto ha sorpreso gli imputati. Uno di essi non ha saputo trattenere la propria agitazione ed è uscito precipitosamente dall'aula. g. a. Alcuni degli imputati ieri al processo d'appello per stradali Casale

Luoghi citati: Alessandria, Casale, Milano, Torino, Vercelli