Le frodi alimentari continuano e la legge promessa non arriva

Le frodi alimentari continuano e la legge promessa non arriva Il progetto presentato dal Ministero della Sanità Le frodi alimentari continuano e la legge promessa non arriva Un magistrato bolognese pubblica una guida delle norme, troppe e contraddittorie, approvate dal Parlamento nei cento anni dell'Unità d'Italia Il quadro attuale dimostra quanto oggi sia urgente rimettere ordine In questi ultimi mesi il con-ltsumatore italiano ha appreso |pncribpszznpverità sconcertanti sulla carne, sul burro, perfino sul pane. Ognuno di noi, almeno una volta, può aver mangiato, invece di alimenti sani, unghie di cavallo, mangime per animali. L'insidia è così ben nascosta grazie all'abilità dei chimici delle Case produttrici che è quasi impossibile accorgersene e più il sapore dei cibi è buono e gradevole, più la cosa è sospetta. C'è di che preoccuparsi. Ma il Parlamento e i governi cosa hanno fatto per tutelare i cittadini? Fino a un anno fa, assai poco. La prima legge che tenesse conto, almeno in parte, degli enormi progressi teonici realizzati dai soflsticatori in questi anni è stata presentata alla Camera nel giugno dell'anno scorso dopo la scoperta dì milioni di litri d'olio adulterato. Approvata in pochi giorni, essa è andata in vigore alla fine del 1961: funziona da appena dieci mesi. L'on. Bartole, relatore di maggioranza, presentandola ai deputati ricordava lo stato della legislazione italiana sui cibi. E basta citare le date dei più importanti provvedimenti vigenti, tutti approvati nel periodo che va dal 1890 al 1936, per essere d'accordo con il parlamentare de quando dice che « il corpus delle leggi è anacronistico e superato >. Gli esempi citati dal relatore e il raffronto con le misure adottate negli altri paesi europei mettono ancor più in evidenza l'assurdità della nostra situazione e l'urgenza di provvedere. Ma mettere ordine nel complesso delle norme dettate dall'Unità ad oggi non è facile. Il primo passo è stato compiuto un anno fa, un altro forse più importante con il progetto presentato nel settembre scorso dopo le frodi denunciate in tutta la penisola Per chi voglia rendersi con to però di come stiano esatta mente le cose dal punto di vi sta giuridico e quali tesi si sia no scontrate in Parlamento. Giuseppe Ra.baglietti. un magi strato bolognese, ha preparato per le edizioni Spel una guida completa della Nuova legislazione delle sostarne alimentari e delle bevande. L'autore fa un quadro preciso della situa' zione, riportando le discussio ni alla Camera e al Senato sulle leggi approvate dal 1959 in poi e un commento articolo per articolo delle norme in vi gore Fra ; tanti interrogativi che il problema suggerisce al let tore, uno è sottolineato in modo particolare dal Rabaglietti. Come avviene — si chiede il magistrato — il controllo di alimenti e bevande da parte degli organi statali? La pubblica amministrazione ha i mezzi sufficienti attraverso i suoi laboratori d'igiene e profilassi, per agire in modo tempestivo? L'opinione pubblica ha ancora molti dubbi. E gli atti parlamentari dell'ultima legge li hanno confermati. I laboratori addetti al controllo di cibi e bevande dispongono di un organico minimo: nelle province con una popolazione sui 700 mila abitanti sono composti da un direttore, un vice direttore, un assistente e un inserviente. Soltanto a Napoli, Roma, Milano e Torino ci sono più assistenti. E dovunque manca la specializzazione, non si attua il necessario rinnovamento dei quadri tecnici e direttivi, non si dispone degli strumenti più moderni per controllare i prodotti preparati dalle grandi industrie. Come è possìbile, in queste condizioni, applicare le norme approvate l'anno scorso contro i sofisticatori? Con le rivelazioni di due mesi fa, il governo ha avuto la prova che è necessario un intervento risoluto e adeguato alle proporzioni sempre più preoccupanti assunte dal fenomeno in tutta la penisola. E nei giorni scorsi ii ministro della Sanità ha presentato un disegno di legge che integra e modifica le norme vigenti. L'innovazione più importante consiste nella creazione di un corpo di ispettori sanitari, che hanno l'incarico di eseguire indagini, analisi e controlli su cibi e bevande. L'intento è quello di creare, in ogni capoluogo, una polizia antifrode (simile a quella federale che ha fatto ottima prova negli Stati Uniti) capace di agire in maniera rapida e tempestiva. La sorveglianza del medico provinciale su tutte le operazioni dovrebbe garantire da ogni misura non giustificata dal punto di vista igienico e sanitario. Il disegno di legge prevede che il Parlamento deleghi al governo l'emanazione delle norme per coordinare tutti i servizi contro le sofisticazioni e potenziare laboratori provinciali per le analisi. Il ministro della Giustizia siè preoccupato dell'altro aspet- to del problema: quello delle sanzioni contro gli avvelena-tori. Il progetto che ha presentato alla Camera fa salire a milioni e a decine di milionile ammende per ì commer- cianti di cibi adulterati. Con-tacfiliradvvl«H1 tro i produttori, le pene Fono più severe: e per la prima vol¬ ta è prevista, nei casi più graia reclusione fine a cinque anni. Le due proposte dimostrano che la lotta alle frodi è stata finalmente affrontata con realismo. C'è soltanto da augurarsi che il Parlamento adotti a procedura più rapida per discutere e approvare le mio ve misure. n< f#

Persone citate: Bartole, Giuseppe Ra

Luoghi citati: Milano, Napoli, Roma, Stati Uniti, Torino