Si! E' bella, virtuosa la ragazza che chiese marito a «Specchio dei Tempi» di Giorgio Lunt

Si! E' bella, virtuosa la ragazza che chiese marito a «Specchio dei Tempi» Il nostro augurio: attenda, attenda, un bel dì verrà Si! E' bella, virtuosa la ragazza che chiese marito a «Specchio dei Tempi» Finalmente la conosciamo, ma ci siamo impegnati a non svelare la sua identità - E' anche ricca - Le abbiamo consegnato le lettere di oltre duecento lettori che le hanno risposto - Perché ha scritto? «Per convincermi che esistono ancora giovani seri e onesti che per una donna sentono rispetto prima che attrazione fisica » p!ice numero di carta d'iden- (Dal nostro inviato speciale) Vercelli, 7 novembre. Da qualche giorno oltre duecento lettori di <Specctiio dei /empi» attendono con ansia l'arrivo del postino. Sono i giovani che, da varie regioni d'Italia e perfino dall'estero, hanno risposto alla ventenne « bella, virtuosa e un po' all'antica* che disperava di incontrare un uomo in grado di apprezzare — in un'epoca intrisa di superficialità e materialismo — queste doti di semplicità, purezza, romanticismo. Avevamo promesso di recapitare subito i messaggi all'interessata, anche se ovviamente. «.Snecglìjo JLci_ tBJn-PjL» non può e non intende rubare il mestiere alle agenzie matrimoniali. Ma non è stato facile rintracciare la ragazza. La sua lettera non recava l'indirizzo, in un secondo tempo ci pregava di spedirle la corrispondenza al « fermo posta » di un minuscolo comune del Vercellese: anche questa volta non forniva un nome, ma un sem lMIIII llllllllllMMIIlMIIMIIIIirilMIMIMIMIMIt n- i a i i , e i . » e e a o, n n tità. Ci siamo improvvisati poliziotti, sobbarcandoci ad una specie di appostamento nei dintorni dell'ufficio postale. Il mistero cominciava ad appassionarci, anche se — a scanso di equivoci — non avevamo posto la nostra candidatura alla mano della gentile lettrice. Finalmente, questa mattina, abbiamo avuto il piacere di conoscere « colei che si deve amare », come potremmo definire la signorina, parafrasando Guido da Verona, che in tema di romanticismo era considerato, ai suoi tempi, un maestro. I lettori ricorderanno che non tutte le risposte alla ventenne « bella e virtuosa^, erajiq, 4Ì*£ZJnÌr.CL'ntÌ fidanzati. Non mancavano gli scettici, i « superuomini», i negatori per partito preso. Come non mancavano le cavalleresche rivali: ragazze che, accampando le stesse qualità fisiche e morali, accusavano di presunzione la collega più fortunata, mettendo magari in dubbio le doti che lealmente aveva specificato. L'obiettività ci impone di ac- ItllMIIMIIMMIMllIItllIIIflirilIIII llflIItlllIMMIl cent.ua.re l'ansia dei giovani che aspettano con il batticuore un'eventuale sua risposta, e di deludere — con tutto il rispetto, e involontariamente — le lettrici diffidenti e dubbiose". La ventenne non ha esagerato, confessando di essere bella, ricca, virtuosa. E' veramente piena di fascino, la sua bellezza non è sofisticata: non la sfoggia come un abito d'alta classe, anzi cerca di nasconderla dietro un sorriso timido, un palpito delle ciglia, un improvviso rossore. Il giornalista ha talvolta compiti ingrati: per esempio, quello di non accontentarsi delle affermazioni o delle confidenze, evasive- jjH essere « curioso » fino al limite dell'impertinenza. Per questo abbiamo voluto chiarire anche il lato meno romantico della vicenda, cioè il significato delle tre suggestive paroline « più che ricca* occhieggiami nella lettera (ma che, naturalmente, non avranno influito per nulla sulla valanga di proposte di matrimonio). Abbassando gli occhi, la si- lllllllirilMIIMIIIIItlttlllllllllllItMIMItl lllllllf i e . o a i a ! , e o e e e a è e gnorina ha ammesso di aver esagerato un po' (del resto, si era affrettata a considerare un'esagerazione — anche se non è vero — la sua bellezza). Comunque, la sua famiglia è proprietaria terriera, nel Vercellese: conducono un'azienda agricola di circa 300 « giornate*. Con un altro po' di terreno qua e là, ma di minore I estensione. Noi siamo profani in materia, ma i competenti sa rebbero concordi nel conside rare autentica ricchezza un'at tività del genere, frutto di te nace lavoro e di esperienza. La simpatica ragazza aveva anche aggiunto di essere un po' all'antica. A vederla, non si direbbe Secondo. Il tradizin naie « cliché », sono definite « all'antica » le signorine che portano ancora i capelli a chi gnon, non seguono la moda, trascorrono le giornate sedute al pianoforte o davanti alla finestra, inseguendo i sogni tra le pagine dei romanzi dell'Ot tocento o tra gli aforismi dei cioccolatini. Esangui, sospiro se, malinconiche. Nulla di più falso, un'immagine deformata da certa letteratura cosiddetta « rosa ». « Mi ritengo un po' all'antica — spiega la nostra gentile in terlocutrice — solo per quanto riguarda il carattere, il senti mento. Non m'interessa il twist, non mi piacciono le compagnie chiassose o volgari, non mi piace il cameratismo eccessivo che pare sia oggi obbligatorio tra ragazzi e ragazze se non si vuole passare per retrograde o peggio. Per il resto mi sento più che moderna, guido l'automobile, aiuto mio padre nell'amministrare Va zienda, sono stata allevata in collegio, non sono un'intellettuale ma neppure un'igno rante ». Prima di accomiatarci, le abbiamo rivolto una domanda che prima di noi si erano posti numerosi lettori e lettrici: perché una ragazza di vent'anni, con tutti i requisiti per sce gliere uno sposo adatto, si è decisa a cercare l'anima gemella attraverso «.Specchio dei j tempi *f La risposta è stata pronta, [sincera: «.Non mi ha spinta il timore di restare zitella, anche se una ragazza che vive in un piccolo centro di provincia non frequenta salotti e ritrovi pubblici non ha molte occasioni di incontrare il suo " prin cipe azzurro". La lettera di quella donna non più giovanis shna, madre di tre figli, che affidava a Specchio dei tempi la speranza di trovare un marito, mi aveva colpita. Più an cora, mi aveva, sorpresa la I pronta risposta del lettore che si offriva di condurla all'altaIre. Ho voluto fare un esperimento: convincermi che di gio ; vani seri, onesti, laboriosi — \clie verso una donna sentono ! rispetto prima che. semplice attrazione fisica — ne esistono ancora. Le centinaia di risposte mi /lamio rasserenata. Non vado a caccia di un marito non so se tra queste lettere si cela il mio avvenire di sposa e di madre. Me lo auguro, co munque ». Poi la bella ventenne è ri salita in macchina, con la vo luminosa busta che racchiude va' le speranze di tanti brav giovanotti. Chissà che tra un paio di giorni uno di essi non riceva la lieta notizia di essere il prescelto. A tutti potremmo ripetere l'augurio fatto alla ragazza: attenda, attenda un bel di verrà. A questo pun ito, ci par di sentir* un coro idi domande: come si chiama \dove risiede questa specie d ìmiraggiot Le, abbiamo prò 'messo di non svelare la sua | identità. La romantica avventura merita un altro pizzico di mistero- Giorgio Lunt

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