Ghezzi e Buffon battuti da Maschio e Pivatelli

Ghezzi e Buffon battuti da Maschio e Pivatelli.Ambedue le ggftagirfye contente del risultato Ghezzi e Buffon battuti da Maschio e Pivatelli Un'altra rete per parte annullata dall'arbitro Adami - Un palo di Suarez a portiere battuto e un salvataggio di Picchi sulla linea della porta - I rossoneri hanno attaccato di più, ma i neroazzurri sono apparsi più pericolosi DAL NOSTRO INVIATO Milano, lunedì mattina. La partita stracittadina milanese si è chiusa con un nulla di fatto. Spinti a fondo dalla rivalità e dall'amor proprio, tanto i rossoneri quanto i nerazzurri hanno profuso nella lotta una quantità notevole di slancio e di impegno. Di gioco vero e proprio, nel senso costruttivo del termine, se ne è visto poco, però. Ma sia da una parte come dall'altra si è corso molto. Si è corso a perdifiato tanto che verso il termine dell'incontro la maggiori parte dei giocatori era ridotta sulle ginocchia o quasi. Le due reti che hanno dato j corpo al risultato sono dovute a due tiri di sorpresa: due tiri partiti da fuori area, al cui successo ha contribuito un elemento di errore da parte dei due portieri, come se uno dei due punti avesse voluto compensare l'altro. Il Milan ha condotto il maggior numero di attacchi, ma il merito della qualità meno scadente dei medesimi spetta all'Internazionale. I nerazzurri hanno colpito un palo nel corso del secondo tempo, con un bel tiro di Suarez, ma precedentemente, cioè nella prima parte dell'incontro, il terzino Picchi, con un intervento in extremis proprio sulla linea della porta aveva impedito al Milan di andare in vantaggio. Di modo che, tutto sommato, vi è da ripetere che il risultato di parità non fa torto a nessuno. A Milano non pioveva. Dell'acqua ne era caduta, prima, ma al momento della gara il cielo si era limitato ad essere minaccioso. E il pubblico, senza ammontare alla massa di altre occasioni consimili — quella dell'anno scorso, per esempio — aveva riempito il capace recinto. E il campo di gioco si presentava in condizioni più che discrete. Le due formazioni erano rabberciatissiine, specialmente per quanto riguarda i settori d'attacco, colpa questa della non mai abbastanza deprecata misura della riapertura delle liste di trasferimento, per cui i giocatori che si vogliono cedere non possono più comparire in campo, e quelli che sono sta¬ ti acquistati non possono ancora prendere posto in squadra. Un modo come un altro di conferire carattere di irregolarità a tutta una serie di gare. Il Milan fu il primo ad entrare in azione. I primi dieci minuti di gioco videro il suo predominio. Ma quando l'Internazionale fu in grado di distendersi in avanti, il primo dei due portieri a venire clùa mato all'opera fu quello dei rossoneri, e Ghezzi bloccò in [stile un bel colpo di testa di i Morbello. Dopo una ventina di minuti di gioco le avanzate assumevano quel carattere alterno che dovevano conservare fino al riposo di metà tempo. Fu allora che a seguito di un calcio d'angolo, Buffon uscì dalla sua porta precipitosamente e a vuoto, e Altaflni fece partire una staffilata forte e bassa in direzione della rete rimasta sguarnita di dì fensori: ma fu anche allora che si vide Picchi — che giocava da terzino libero ■— spuntare miracolosamente non si sa di dove e respingere la palla proprio sulla linea della porta. Un susseguente tiro di Altaflni mancava di poco il bersaglio, e Picchi toccato ad unaamba doveva rimanere peialcuni minuti fuori campo. Ancora un tiro dell'ala destra milanista Lodetti, e poi una bella mezza rovesciata di Maschio vedeva Ghezzi prodursi in un'ottima parata. Seguiva una rete segnata in netta posizione di fuorigioco da Maschio stesso, rete che l'arbitro prontamente e senza incontrare obiezione alcuna, annullava. Si era giunti agii sgoccioldel primo tempo quando improvvisamente i nerazzurri segnavano. 44" minuto. Fallo dun difensore milanista fuorarea sulla sinistra dell'attacco nerazzurro. Ancora Maschio si fa avanti come esecutoreIl tiro dell'oriundo è basso forte. La palla tocca terra davanti al portiere, sente l'« effetto » con cui è stata colpitadevia e penetra in rete proprio a filo del montante sulla destra di Ghezzi. Il settore depubblico interista va in delirioIl tempo di porre la palla acentro del campo, e poi il riposo. Ripresa. Subito Suarez, che Mare ora completamente ristabilito, spara da lontano mancando di poco il bersaglio. Glrisponde Barison con un tiro che finisce alto. Poi avanza Bicicli, spara in corsa e il suo tiro viene respinto involontariamente con una mano da Maldini. Gli interisti reclamano — senza insistere però gran che — il rigore, e l'arbitro giustamente non lo concede: imilanista è stato colpito datiro senza ombra di ' ^lontà per parte sua. Si giunge al 18" minuto. Pivatelli, portatosi sulla sinistrariceve un lungo traversone dalla destra. Un lieve ripicco seuito da un pronto e violento tiro alto. La palla sfiora la .-=|i£.'.la di Guarneri e penetra in rete a filo della traversa sopra le mani protese di Buffon. E' il pareggio, ed è la volta del pubblico milanista dimpazzire dalla gioia. Sulla immediata reazione dell'Internazionale, Suarez avrebbe dovuto segnare. Il suo improvviso tiro basso colpisce la base del palo, a portiere battuto, la palla scorre sulla linea della porta per finire fortunosamente deviata a lato Da quel momento il Milan s rovescia tutto in avanti e domina e comanda. Tutta quanta la squadra nerazzurra fa argine in difesa e Altaflni si vede deviare in angolo un gran tiro alto. Esausti, i giocatori dell' una e dell' altra squadra commettono errori in serie. A pochi secondi dal termine Ba¬ rison si scontra duramente con un avversario, si rialza per primo, si presenta solo davanti a Buffon e segna. L'arbitro, che aveva prontamente fischiato il fallo dovuto all'urto, annulla senz' altro. Nessuno reclama. Ambe le squadre paiono contente di come si sono svolte le cose. E l'incontro finisce in parità Di bello, tecnicamente parlando, si è visto poco. Ma la combattività dei due con tendenti ha salvato l'interesse dello spettacolo. Vittorio Pozzo i j lppltdOIczn Suarez ha colpito il palo e il pallone è ripreso da Trapattoni che respinge (Tolefoto a «Stampa Scia»)

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