Il presidente Segni ha inaugurato a Vercelli il grande ospedale che ospiterà 900 ammalati

Il presidente Segni ha inaugurato a Vercelli il grande ospedale che ospiterà 900 ammalati La prima visita del Capo dello Stato nella regione piemontese Il presidente Segni ha inaugurato a Vercelli il grande ospedale che ospiterà 900 ammalati Iniziato nel 1953, è costato 3 miliardi (oltre 3 milioni per posto-letto) Dotato di attrezzature modernissime, compresi i centri tumori, cardioreumatologi^ e trasfusionale, sarà uno dei più efficienti complessi italiani Vercelli, lunedi mattina. Il Capo dello Stato, on. Antonio Segni, nella sua prima visita in Piemonte, è stato ieri ospite della città di Vercelli per l'inaugurazione del nuovo ospedale sorto maestoso in corso Senatore Abbiate, in una zona a sud della città ove 1 segni dello sviluppo edilizio sono più tangibili che in ogni altro settore cittadino. Giunto poco prima delle 11 in piazza Mazzini, proveniente dall'aeroporto militare di Canteri, Segni ha passato in rivista la compagnia d'onore; quindi ha ricevuto, in prefettura, l'omaggio delle autorità e si è incontrato con l'arcivescovo mons. Imberti, il quale ha voluto essere presente alla cerimonia nonostante gli impegni romani del Concilio Ecumenico. Il Presidente della Repubblica è stato quindi festeggiato dai 169 sindaci della provincia, radunatisi a Vercelli per l'occasione. Alle ore 12 l'on. Segni ha raggiunto corso Abbiate ov'erano schierati tutti i gonfaloni dei Comuni, le bandiere con rappresentanze delle associazioni d'arma e combattentistiche ed una folla numerosa e festante. Ricevuto il saluto del presidente dell'Ospedale, cavaliere del lavoro ing. Pietro Monti, dei consiglieri d'amministrazione, dei dirigenti sanitari e amministrativi e di numerose personalità — fra cui il prof. Giulio Cesare Doglìotti ed il sen. Merlin — il Presidente della Repubblica ha tagliato il nastro inaugurale mentre l'arcivescovo mons. Imberti impartiva la benedizione. Ha sostato poi nella cappella dell'ospedale per assistere alla Messa celebrata dallo stesso arcivescovo, il quale ha chiuso il rito religioso con elevate parole augurali per l'ospedale, perché « con la benedizione di Dio abbia un avvenire lieto e sereno, viva, cresca e fiorisca >. Subito dopo, nel salone delle manifestazioni attiguo alla cappella, ha pronunciato il discorso inaugurale il presidente dell'ospedale, ing. Monti, il quale, rievocata la storia dell'ospizio di Vercelli che risale al 1224, ha posto in risalto la grandiosità e complessità della nuova costruzione che fu ini ziata nel 1953 e per la quale è stata adottata la soluzione del € monoblocco articolato » con tabbricati adiacenti per la scuola-convitto ostetriche ed infermiere professionali, gli alloggi del personale religioso e laico, la centrale termica, l'officina. L'intero complesso occupa un'area di 70.000 metri quadrati, di cui 9.950 coperti dal monoblocca, 2.600 dagli altri edifici, e 57.450 destinati al parco. Il nuovo complesso ospedaliero, il cui progetto è dovuto all'ing. Broglio, potrà ospitare 900 ammalati. Esso comprende ambulatori polivalenti per tutte le specialità pronto soccorso medico-chirurgico, laboratorio centralizzato di indagini di diagnostica, un istituto fisioterapico per le più moderne terapie ricostruttive e di riabilitazione, nonché cen tri di medicina sociale quali il centro tumori, il centro cardio-reumatologico, il centro trasfusionale oltre alla tarma eia interna ed agli edifici adi biti ai servizi religiosi. Il costo complessivo dell'opera ammonta a circa tre mi liardi di cui due miliardi e 700 milioni per il monoblocco pari a 3 milioni e 100 mila lire per posto letto compresa l'attrezzatura. La spesa venne finanziata complessivamente dall'ospedale con i residui di amministrazione ed alienazio ne d'immobile tra cui la vec chia sede, e con il ricavo di mutui accesi per un miliardo e 600 milioni con l'Istituto San Paolo e per 350 milioni con la Cassa Depositi e Prestiti, con il contributo dello Stato ai sen si della legge. Presente alla cerimonia in rappresentanza del governo, il ministro Pastore, nel prendere la parola, ha posto l'accento sulla manchevolezza che rivela oggi in Italia l'organizzazione sanitaria, sottolineando quanti sforzi faccia il governo democratico per risolvere il problema. « La necessità del cambiamento in tale campo — ha detto Pastore — non ci viene solo indicata dal linguaggio delle cifre, ma ci viene dettata dalla più alta prescrizione legislativa, quella contenuta nella Carta Costituzionale che assume nella forma più solenne possibile la tutela della salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività >. Il ministro ha poi precisato che il governo ha ben presenti questi problemi, come dimostrano le iniziative prese recentemente. « Per permettere al nostro Paese — ha aggiunto — di raggiungere quel quoziente di posti-letto che è stato ritenuto indispensabile dalla organizzazione mondiale della sanità, e cioè dieci posti-letto per ogni mille abitanti, occorrono circa 160.000 posti-letto, due terzi dei quali nel Mezzogiorno». Rivolto all'on. Segni il ministro Pastore ha cosi concluso: «La sua presenza qui, signor Presidente, assume il significato di viatico alla coraggiosa nuova intrapresa che proprio in questi giorni vede impegnato il governo nazionale ad affrontare, per risolverlo, uno dei grossi problemi che travagliano la vita del Paese: il problema di una più adeguata organizzazione ospedaliera ». La manifestazione inaugurale si è conclusa con la visita ad alcuni reparti e servizi del nosocomio. Dopo una sosta in prefettura per il pranzo, il Capo dello Stato, verso le 16,30, ha lasciato Vercelli compiacendosi con quanti hanno cooperato per la importante realizzazione che onora la città piemontese. Il presidente Segni durante la visita ai reparti del nuovo ospedale (Foto Moisio)

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