Trentatré «consumatori» giudicano vini a Moncalvo

Trentatré «consumatori» giudicano vini a Moncalvo Un originale concorso di "assàggio. Trentatré «consumatori» giudicano vini a Moncalvo Sono stati premiati i « dilettanti » che hanno formulato giudizi simili a quelli degli assaggiatori professionisti - Alla fiera del tartufo 25 mila lire per un esemplare di tre ettogrammi e o l e l ò e o i r o l i a l e e o i ! a DAL NOSTRO INVIATO Moncalvo, lunedi matt. Trentatré concorrenti hanno partecipato al primo concorso popolare di assaggio dì, vini barbera e eia pasto indetto a Moncalvo in occasione della Mostra dei vini del Monferrato. La manifestazione voleva essere un omaggio reso ai signori consumatori di vino finora sempre esclusi — come ha rilevato il prof. Menzio, presidente dell'ordine nazionale degli assaggiatbri Hi' vino — da tutte le giurie. La schiera degli assaggiatori dilettanti è stata scelta dal comitato di Moncalvo fra un certo numero di candidati, escludendo produttori, enologhi e mediatori. Ai tavoli di assaggio, approntati nell'atrio d'ingresso del palazzo civico, c'erano ieri mattina parecchi impiegati di Asti. Casale e To rino, due medici genovesi, il farmacista dott. Lusona, di Grazzano, il capostazione Spalla di Vercelli, l'avv. Ragliano, di Casale, quattro operai ,m\ Asti — Passio, Ohi, Boano « Fogliati — e rappresentanti di altre categorie: insegnanti, cai zolai, decoratori, industriali, uno spedizioniere, un allevata-, re di suini, provenienti da «art centri del Monferrato, da To rino, Santhià, Vercelli, Voltri, Milano. Un pensionato di 77 anni, Luigi Redoglia, di Moncalvo, è il decano della giurìa. C'è posto anche per le si gnorr.: due rappresentanti del sesso femminile, Renata Rampone, di Asti, ed Elide Porta, di Santhià,.si siedono con di sinvoltura dinanzi alle quattro coppette di assaggio, che sono panciute e di stretta imboccatura come i bicchieri per il cognac. Su ogni tavolo viene deposta una manciata di grissini, da sgranocchiare fra l'uno e l'altro assaggio. Mentre il dott. Garrone, di Asti, direttore del Consorzio dei vini tipici — membro della giurìa col prof. Menzio e col senatore Buronzo, promotore della manifestazione — spiega ai concorrenti come dovrà essere riempita la sche da di assaggio, vengono accese, sui ogni tavola, candele infilate rusticamente in bottiglie vuote: la fiammella servirà per controllare il colore e la limpidezza dei -vini. Nel salone cosi preparato per il rito d'assaggio si fa silenzio. I concorrenti sono al loro posto. Sulla spglia s'infittisce la folla degli spettatori (proibito fumare, il fumo disturberebbe la valutazione dell'aroma del vino). Dall'altra parte della sala sono gli organizzatori e le autorità: il sindaco, dott. Martinetti, gli onorevoli Badini Confalonieri, che è pure un maestro assag giatore di vino, Armosino, So dano; più tardi giungeranno il prefetto e il questore di Asti, il comandante della legione dei carabinieri e una comitiva di venti turisti inglesi che stanno visitando le nostre colline, da Casale ad Asti e Alba. In un gruppetto di maestri assaggiatori ed esperti enologhi notiamo l'avvocato Cavazzani, di Milano^ il dott. Sgarbi, il dott. Micco « Mescete il campione nu mero uno » — ordina il dot tor Garrone — ed ecco i me scitori avvicinarsi al tavolo e versare un po' di vino da pa sto nella prima coppetta. Co mincia la gara. Ogni concorrente deve indicare nella sche da di assaggio il colore, la limpidezza, l'odore e il sapore del vino, sottolineando nel formulario della scheda le caratteristiche del campione. Il co lare, per esempio, può essere rosso sbiadito, rubino, granata, tendente al violaceo, mat tono; la limpidezza: velata, lucida, brillante, incerta; l'odo re: scarso, vinoso, di fermentazione, ecc.; il sapore: scarso, generoso, secco, amabile, difettoso. Per ciascuno dei quattro esami il concorrente dstnsttqvsdgsdCmsqstLPA dispone di punti di merito che segna in un'apposita colonna, traendone poi una somma che non può superare il voto massimo di so. L'assaggio si ripete quattro volte per altrettanti campioni di vino da pasto e quattro volte per campioni di vino barbera. I campioni di vino erano stati in precedenza esaminati dai maestri assaggiatori, che già li avevano classificati, e si sapeva che ce n'era dei buoni, dei mediocri e dei difettosi. Chi ha dato un giudizio più simile a quello dejili esperti è stato premiato. Ecco i'nomi ài questi maghi del vino a cui il senatore Buronzo ha consegnato coppe e medaglie offerte da La Stampa e da vari enti, e cassette di bottiglie. Concorso vini da pasto: 1) Pierino Bassano, allevatore di Baldichieri; 2) Enrico Bruni, benestante di Celle Ligure; 3) Angelo Gherlone, impiegato di Asti; 4) Luigi Boar.o, operaio ei 11111111:11 ■ 111111 : ! 11111 i 11 ■ 1 r ! 111:1 i 111 : ■ 1111111111 ■ 111 di Asti; 5) Roberto Batterò, impiegato di Asti; 6) Lorenzo Miroglio, commerciante di Baldichieri. Concorso vino barbera: 1) dott. Emilio Morone, medico, di Genova; 2) Emilio Fassi, operaio, di Asti; 3) dott. Domenico Spirito, medico, di Genova; 4) Luigi Pianta, decoratore, di Asti; B) Mario Fogliati, operaio, di Asti; 6) Adriano Fassi, modellista, sarto, di Asti. Di questa stagione vino buono e tartufi vanno appaiati sulle mense dei buongustai e Moncalvo ha pure tenuto ieri la sua fiera dei tartufi. Nonostante il clima arido, non propizio, i delicati tuberi sono affluiti alla mostra otto - chili di tartufi: il primo premio è stato assegnato a Giovanni Picosso per un esemplare di tre etti, che è stato venduto al prezzo eccezionale di 25 mila lire. Il prezzo di mercato è di 4-6 mila lire l'etto. Ettore Doglio 11 < 11 ■ 11 ■ 1111 ■ 11111111 r 1111 -1111111 s i, t 1 ! ■ ■ > ■ 11111 r 1 r 11 f 1 r;