La Biellese al 44' della ripresa passa sul campo dell'Ivrea: 2-1

La Biellese al 44' della ripresa passa sul campo dell'Ivrea: 2-1 Un discusso rigore ha facilitato il successo dei bianconeri La Biellese al 44' della ripresa passa sul campo dell'Ivrea: 2-1 Tra gli arancioni ha giocato anche l'italo-argentino Alberti, che nel Lorenzo de Almagro era riserva di Sanfilippo - Le reti ottenute da Stocco, Voltolina e Brando - Espulso il biellese Pisetta O/li NOSTRO INVI» IO Ivrea, lunedi mattina. Il derby tra Ivrea e Biellese è stato ricco di emozioni e di colpi di scena, dal'a rete a sorpresa segnata dalla squadra arancione al 18' del secondo tempo oon Stocco, al pareggio ottenuto dai bianconeri al 38' e. realizzato da Voltolina, all'espulsione del laterale sinistro biellese Pisetta, (42') fino al goal della vittoria degli ospiti ottenuto al 44' La sconfitta dell'Ivrea però ha tutto il sapore di una beffa e un pareggio avrebbe meglio rispecchiato il valore delle due squadre in campo. La compagine di Bussi aveva giocato con grande impegno esercitando un certo predominio che ha preso forme più accentuate nella prima parte della ripresa, ma è rimasta scossa dal rigore che ha fruttato agli avversari il pareggio, ritenendo di essere rimasta vittima di un'ingiustizia. Durante una mischia in area eporiedese, Voltolino finiva a terra: fallo evidente dicono i biellesi mentre quelli dell'Ivrea negano risolutamente. Comunque -abbiamo l'impressione ohe non tutti gli arbitri avrebbero concesso il penalty e questa nostra opinione è avvalorata dal fatto che in seguito il direttore di gara nelle sue decisioni ha cercato di favorire l'Ivrea e come conclusione ha espulso Pisetta reo di un fallo senza importanza, quasi a farsi perdonare la precedente decisione. La Biellese in ogni caso non ha rubato la vittoria. I bianconeri pur battendosi con impegno, si sono tenuti prudentemente in difesa nella prima parte dell'incontro, ma quando si sono trovati in svantaggio sono partiti a testa bassa alla controffensiva mettendo a dura prova la difesa avversaria, e se la sorte a un certo punto è stata loro favorevole non si può certo fargliene un torto. La sconfitta dell'Ivrea ha un po' fatto passare in seconda linea l'esordio dell'oriundo José Alberti che era uno dei motivi di attrazione della partita. Egli, che ricorda un po' la sagoma di Sivori, senza brillare eccessivamente l'anche perché è stato poco servito) partita in prima squadra; nella vita civile gestiva un negozio insieme con un socio. Poiché la sua famiglia desiderava tornare in patria egli ha colto l'occasione di passare all'Ivrea e così anche la sorella e la madre sono venute in Italia o si trovano ora a Rovereto. Tornando alla partita, diremo che è stata vivace, combattuta e sempre interessante. La Biellese Ha giocato' con Baldi in funzione di battitore libero, tenendo Boccalatte ha dimostrato di possedere dei buoni numeri: sa trattare . la palla, ha scatto, decisione, un buon dribbling e tira indifferentemente di destro e di sinistro. Crediamo che amalgamandosi con la squadra potrà ottenere ottimi risultati. José Alberti ha venti anni, essendo nato a Bovereto (Trento) il t6 ottobre 19il. Ha conservato la cittadinanza italiana e come tale non ha potuto essere incluso nella nazionale argentina nelle olimpiadi. La sua famiglia composta del padre, della madre, di un fratello e di una sorella maggiori di lui emigrò in Argentina 'nel 1946, andando ad abitare al barrio Floresta di Buenos Aires. Ha giocato come dilettante nelle file del Lorenzo de Almagro, uno dei più importanti club della capitale argentina. Attualmente fungeva da riserva del famoso Sanfilippo nel ruolo di mezz'ala sinistra e ha disputato anche qualche (n. 4) a guardia di Andorlini (n. 9) e Turata (n. 10) au Invernizzi (n. 10). I suoi uomini migliori sono stati il portiere dori, il terzino Panio, il laterale Boccalatte, gli attaccanti Brando e Ninni. Anche l'esordiente Pisetta (n. 8) per quanto un po' falloso ha fatto buona impressione. L'Ivrea, priva di Duvina, ha gioaato .con Invernici (n. 10j leggermente arretrato. I suoi uomini migliori sono stati il portiere Biggi, il mediocentro Orlando, l'ala destra Stocco. Il primo tempo ti è svolto all'insegna di un certo equilìbrio e si è chiuso a reti inviolate: la Biellese tuttavia ha perso un'occasione d'oro, quando Brando solo davanti al portiere s'è visto rubare il pallone dal compagno Bonizzoni che calciava fuori. Nella ripresa, dopo una veloce incursione bianconera, terminata con un tiro di Voltolina che Biggi alzava in corner, si aveva una nutrita offensiva dell'Ivrea, ma gli eporediesi riuscivano a passare solo al 18' con un bel tiro di Stocco. Goti si buttava in tuffo ma un rimbalzo delta sfera lo metteva fuori causa. Al SS' Invernizzi da ottima posizione mancava una rete che sembrava ormai fatta. Furibonda controffensiva dei biellesi: Biggi salvava in extremis l'incolumità della propria porta con una uscita ft valanga sui piede di Boniazoni. Al 38' la Biellese pareggiava su rigore con Voltolina: al Ifi si aveva l'espulsione di Pisetta e al 44', quando ormai la gente cominciava a sfollare, una lunga discesa della Biellese portava Ninni all'aitezza dell'area di rigore avversaria. L'ala bianconera passava a Brando che colpendo il pallone malamente gli imprimeva una parabola che ingannava il portiere e finiva in rete. Alla partita ha assistito un pubblico di quasi quattromila persone: all'inizio e sfata offerta una medaglia d'oro a Stocco che entra nel decimo anno d'appartenenza alla società. Giovanni Faccìoli