Storie di caccia

Storie di caccia Storie di caccia Maia, Elettra, Taigete, Alcione, Celeno, Sterope e Mcrope, sette sorelle figlie di Atlante e di Pleione, erano inseguite da un cacciatore (Orione) sui monti della Beozia. Esse stavano per essere raggiunte quando Giove intervenne in loro favore. Di sicuro, non si sa proprio che cosa accadde. Se furono trasformate in stelle (le Pleiadi) se la cavarono abbastanza bene, anche se nella costellazione che esse formano si trova pure Orione; se invece furono trasformate in colombe, la loro pena ricomincia ad ogni apertura della caccia. * * La parola « caccia » deriverebbe dal latino a capsa », scatola, cassa e, in senso traslato, bara. * * La signora Mildred Brock che fa da guida ai cacciatori di daini nell'Ontario si serve della propria persona come esca per attirarli. E cioè s'imbeve di profumo di mughetto e basta un po' di vento perché le vittime se ne ubriachino, dimenticando ogni prudenza. * * Con 3295 dollari la «JVIorrison Travel Ine di Rockford » (Illinois) garantisce ai cacciatori una tigre a cento metri di distanza ma non ne garantisce la coscienza turistica. * * Scrisse il pastore Sidney Smith : « Io ho posto una regola per la campagna: non andare a caccia della pernice perché, anche a supporre che io nutra i poveri, che io consoli gli ammalati e che io istruisca gli ignoranti, io perderci ogni considerazione se io cacciassi la pernice, Se qualche cosa dovesse mai mettere la chiesa in pericolo, ciò sarebbe l'amprc delia caccia da cui è preso il clero. Diecimila caccia tori fanno più torto alla causa della religione che tutti gli argomenti di Voltaire o di Rousseau. Il campagnolo non legge mai. Ala come può credere alla verità di una religione i cui ministri distruggono la sua selvaggina? ». L'umorista Bosc disegna un cacciatore cristiano, il quale, percorrendo la campagna s'imbatte in una grossa croce di legno, sulla quale si è appollaiato un fagiano, o altro volatile di notevole volume. Il cacciatore cristiano, si toglie il cappello, s'inginocchia e spara al volatile. Questo disegno ricorda un altro episodio... cristiano. Un cacciatore si trova di fronte a un leone, proprio quand'egli è rimasto senza cartuccie. Il cacciatore si inginocchia e mani giunte gli dice : « Compòrtati da buon cristiano ». Il leone risponde di sì con un cenno del capo, si fa il segno della croce e mormora: « Signore, benedici il pasto che io sto per fare ». * * Qualche anno fa, Elisabetta II, regina d'Inghilterra, fu severamente « deplorata » dalla <c Lega contro gli sport crudeli » perché aveva portato i suoi figli a vedere una caccia alla volpe « contro la quale, almeno la metà del popolo britannico nutre avversione e disprezzo, considerandola un vestigio crudele e degradante di un'epoca barbara ». Come tutti sanno, la caccia alla volpe si fa a cavallo: onor di storia vuol si ricordi che il popolo inglese potè sempre mantenere un forte nerbo di cavalleria da usare in guerra, proprio per merito della caccia alla volpe. Dimenticare ciò è un'ingratitudine verso gli antenati. Della stessa ingratitudine si macchiò Oscar VVilde scrivendo: « La caccia alla volpe è qualche cosa d'irragionevole ebe corre dietro a qualche cosa d'Immangiabile ». * * Da un prospetto d'invito alla caccia grossa in Africa : « Voi mangerete proboscide di elefan te al pomodoro, arrosto di bufa lo, uova di coccodrillo, tèrmiti crude come aperitivo. Voi siete certi di poter uccidere, per contratto, degli elefanti (non più di quattro), bufali, antilopi (una quantità) e un leone. Praticanicn te voi non correte nessun rischio, perché la guida di caccia è scm pre dietro di voi, pronta a tirare sulla belva se voi l'avete sbaglia ta. In ogni caso, il Icone preferisce mangiare la guida ». * * Nel 1886, la «Gazzetta Piemontese » pubblicava il seguente sonetto, intitolato Chiacchierata caccereccia, dove, a partire dal titolo, tutte le parole cominciano, per C: Con cinque cagne, cinque compagnoni codesti campi corsero cacciando, carnler cesti crobelli caricando con codlros.se, caniner, cappelli. Con cacio, ceci, cavoli, crescioni, Carlo cuoco comasco completando copiosa cena chiede che cantando ciascheduno cotal caccia coroni. Chi conta casi curiosi, chi oontadinelle * candide conforta con carezze, con cantici; cosi come consuetudine comporta oiaficuno coricandosi compi codesta cena che comparve corta. * * Un reuccio africano, venuto in Europa e invitato a una partita di '^rifli vide passare una barel¬ la con un battitore ferito, un guardiacaccia. Egli ne dedusse che fosse lecito sparare sui guardiacaccia e si rammaricò di averne lasciati passare parecchi, senza approfittarne. * * Humour latino. La giovane signora, a caccia con il marito, e la prima volta spara contro un branco di pernici, lasciandole incolumi. Tutta imbronciata, protesta. — Ho sparato. Perché non cadono? — Dice il marito, con dolcezza: — Prova a sparare una seconda volta, forse non hanno sentito... * * Humour inglese: John si arrampicò su per un albero, affinché non lo scambiassero per un daino. Se i cacciatori lo uccisero ugualmente, fu perché lo scambiarono per un orsoAntonio Antonucci

Persone citate: Antonucci, Bosc, Elisabetta Ii, Maia, Mildred Brock, Orione, Rousseau, Sidney Smith

Luoghi citati: Africa, Europa, Illinois, Inghilterra