Sorpresa: Juventus-Atalanta 2-3

Sorpresa: Juventus-Atalanta 2-3 Un clamoroso scivolone dei bianconeri sul loro campo Sorpresa: Juventus-Atalanta 2-3 La giornata nera dell'estremo difensore juventino ha avuto un peso decisivo sull'incontro - Rete di Domenghini e pareggio di Del Sol Colombo e Mereghetti riportano i bergamaschi in vantaggio - Il goal " involontario „ di Sivori che ricéve una pallonata in faccia Tre tiri da distante battono Mattrel Chi nel calcio vede puramente l'aspetto tecnico può sbrigare il resoconto di Juventus - A talanta in poche battute. Tre tiri da distante hanno sorpreso Mattrel in giornata negativa, tramutandosi in altrettanti goals; { juventini, con l'attacco affidato . praticamente ai soli Sivori e Del Sol, hanno accorciato le distanze, senza riuscire a pareggiare. La Juventus ha dimostrato di essere bene allenata, poiché i suoi atleti apparivano ancora in flato negli ultimi minuti, ma non ha convinto come disposizione in campo di giocatori. L'Atalanta, forte soprattutto in Colombo, Cornetti, Da Costa, Nielsen e Domenghini ha ottenuto una sorprendente eppure meritata vittoria. Questo in sintesi l'incontro. Ma una partita di calcio non è fredda geometria di passaggi o arido spostamento di robots umani, trattati come pedine di una scacchiera; una partita di calcio è anche ansia dei protagonisti, e emozione, disillusione, gioia di vincere, abbattimento per uno sbaglio, una partita non mette in gioco soltanto i muscoli ma il cervello ed il cuore dei calciatori. Ed allora il racconto della « giara stregata » della Juventus dovrebbe prendere le mosse da tanti anni fa, quando una modesta famìglia torinese scoprì di avere un ragazzino che prometteva bene dal punto di vista calcistico. Il padre era operaio, sgobbava in officina ed aveva come unica distrazione lo sport, il football. Lux stesso aveva giocato, senza mai affermarsi. Disse al figlio: « Ti aiuterò fino a sedici, diciassette anni; se sfondi farai il calciatore >. Quello che il vecchio Mattrel non era riuscito ad essere forse lo sarebbe diventato il giovane. Carlo Mattrel venne su nella Juventus, con la responsabilità che gli pesava sulle spalle. Doveva ricambiare ai suoi i sacrifici che avevano fatto per allevarlo. E la storia prosegue, come tutti sanno, con il crescere di questo prodotto della scuola dei Gambi e dei Viola, con le affermazioni nell'Anconitana ed il ritorno a Torino nell'anno del campionato vinto dai bianconeri. Ma ogni vicenda bella ha le sue pagine brutte e la stagione successiva il * ragazzo di casa» deluse. Mattrel va al Palermo,, in prestito, per sua fortuna, e laggiù ha le reazioni di un piemontese testa-dura. Para i rigori in serie, para i tiri più difficili, arriva in alto un'al¬ tra volta e finisce in Nazionale. Il suo ultimo traguardo non è tuttavia raggiunto. Mattrel, nato juventino, vuole tornare nella squadra della sua città per dimostrare a tutti, ed a se stesso, di essere un-portiere degno della Juventus. Ieri la lunga catena di vicende liete e tristi, di speranze, di lotte, di successi e di cadute, tutto gli è franato addosso al 21" minuto di gara. Domenghini, un'ala da niente, un'ala costata alla Atalanta trecento mila lire, ha indovinato un tiro secco, angolatissimo. Mattrel è rimasto immobile. Dopo quel goal la Juventus non ha più avuto un vero portiere, ma un ragazzo avvilito, che stringeva i denti per non piangere davanti a trentamila spettatori. Il resto è venuto di conseguenza. Il panico che invade il cervello e blocca i riflessi, i compagni che non hanno fiducia e il pubblico — spietato — che fischia. Un altro tiro da lontano, di nuovo goal; un terzo tiro da fuori area e la palla che finisce ancora nella rete. La sconfitta della Juventus si chiama indubbiamente Mattrel, ma non vorremmo che la giornata dovesse tramutarsi in una condanna definitiva per il juventino. Ieri gli è andato tutto storto. Sta ora al giocatore di reagire, sta ai. dirigenti di < recuperare > l'atleta. Dicono che Amarai sia un duro. Si vedrà quando e come l'allenatore saprà ridare fiducia al portiere che adesso è in un letto di ospedale con uno zigomo probabilmente fratturato. Perché, oltre a tutto, Mattrel in un'uscita su Nova si è prodotto una frattura e per beffa suprema l'incidente neppure gli serve da scusa poiché, quando si è verificato due palloni parabili erano già finiti in porta; la gara era praticamente decisa. Si sapeva che l'Atalanta e una delle squadre-spauracchio per i juventini, ma all'inizio il confronto non era apparso troppo difficile. Salvadore aveva appena ricevuto i giusti applausi per il Premio De Martino, consegnatoli come il miglior giovane giocatore della scorsa stagione e gli schieramenti si erano appena abbozzati. Da una parte Colombo stava su Nicole e Nielsen su Sivori; dall'altra Emoli era spostato a mediano sinistro (ma non sempre lui e Del Sol resistevano alla tendenza di invertire le zone di azione) e Salvadore e Castano rimanevano schierati sulla stessa linea anziché in profondità, il che decisamente non convince: perche se uno dei due centromediani viene superato i recuperi non sono certo facili nel moderno e veloce gioco del calcio, e .di conseguenza i terzini, per evitare rischi, sono portati a stringere verso il centro, trascurando le ali. In principio, comunque, la Juventus appariva vivacissima: al 12' sfiorava addirittura il goal. Nicole scattava su un allungo in profondità e finiva addosso a Roncoli e Cornetti. I tre rotolavano a terra e Crippa, riprendendo il pallone, lo scaraventava nelle braccia di Cornetti rialzatosi con sorprendente prontezza. Ancora una puntata di Nicole che rubava il tempo al portiere ma non riusciva a raggiungere la sfera per deviarla a bersaglio; poi, al 21', il goal di Domenghini. Sivori ed Emoli si ostacolavano a vicenda a centro campo, Da Costa allungava verso l'ala destra e questi, con un traversone secco, batteva il sorpresissimo Mattrel. La palla ha sfiorato Sarti, ma non si può onestamente dire che la deviazione abbia ingannato il portiere. I bianconeri reagivano di scatto. Castano colpiva la traversa, riprendeva Nicole di testa e toccava a Del Sol. Il portiere atalantino Cornetti respinge di piede un tiro sferrato da Stacchini nell'incontro vinto dai bergamaschi sul campo della Juventus

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