È vero che uno spavento della madre si ripercuote sulla creatura in grembo?

È vero che uno spavento della madre si ripercuote sulla creatura in grembo? È vero che uno spavento della madre si ripercuote sulla creatura in grembo? L'influenza dei fattori « psichici » sulla gestazione è certa, ma è difficile fissarne i limiti - Un fenomeno raro, ma non eccezionale, la « gravidanza immaginaria » - Le psicosi puerperali, al confine tra ostetricia e psichiatria Che la maternità, pur essendo il più naturale dei fenomeni fisiologici, comune a tutte le specie animali, non sia un fatto puramente vegetativo, ma abbia, con la sfera psichica femminile, rapporti complessi e spesso strani ed oscuri, era stato intuito da tempo. La maggior parte delle credenze e dei pregiudizi che, in questa materia, si tramandano di generazione in generazione — dalle « voglie » all'influenza degli spaventi sulla creatura al « latte che sale al cervello » e così via — prendono lo spunto, in fondo, da questa antica osservazione. Oggi però questi problemi non appartengono più alla tradizione popolare ed al folklore, ma si sono inseriti nella medicina scientifica e più propriamente in quella sua branca detta « psicosomatica », clie si occupa, come dice la parola stessa, dei l'apporti fisiopatologie! fra il corpo o soma e la psiche, Ci si chiede anzitutto: si può parlare di una « psicologia della maternità », cioè di un atteggiamento psicologico ed affettivo che la maternità determini nella generalità delle donne? La risposta non ò facile, perché troppi elementi individuali (temperamento, intelligenza) o ambientali (educazione, religione, situazione familiare od economica, ecc.) entrano in giuoco a determinare tale atteggiamento. Per la donna fisicamente sana e psichicamente equilibrata, socialmente < a posto », materialmente tranquilla anche se appartiene alle classi più umili, che abbia avuto un'educazione anche modesta ma sana, la maternità è una specie di stato di grazia, che mobilita primordiali ed universali sentimenti di altruismo e di dedizione, sintetizzati nel concetto di « Istinto materno », ed emozioni di trepidazione • di tenerezza. Sentimenti °d emozioni, che hanno tuttavia quasi sempre un sottofondo ancestrale di c ansia » (ansia per il proprio parto o per il proprio bambino), sedimentata nel subcosciente ed affiorante non di rado nel travaglio della generazione. Nella donna di temperamento tendenzialmente nevrotico, in situazione sociale « irregolare » o di condizione economica angustiata (o ta e l a a i ¬ nato sopra può evolvere verso la neurosi e complicare l'andamento stesso del parto. L'atteggiamento verso il bambino subisce una evoluzione durante la gestazione, da quando, agli inizi della gravidanza, la madre ne intuisce appena la presenza senza ancora avvertirne la concreta esistenza a quando, attraverso i movimenti attivi, ne obbiettivizza la struttura e la vitalità. Più avanti ancora può manifestarsi uno desii aspetti singolari della cosiddetta « bipolarità psichica » della gestante, che può avere riflessi sul comportamento materno: un contrasto intimo fra il desiderio di trattenere il bambino come parte di se stessa e l'istinto fisiologico di separarsene, di espellerlo. A nascita avvenuta poi, i rapporti psico-emotivi fra la madre e il nuovo essere si trasferiscono su un nuovo piano: al legame anatomico del periodo endouterlno si sostituisce un «cordone ombelicale psichico » attraverso' il quale le correnti affettive e i rapporti psicosomatici conservano un'intensità non minore di quelli che erano i rapporti biologici di prima. Oltre a questi aspetti generali, la psicosomatica ostetri cri presenta problemi clinici particolari di interesse non minore. Si pensi, ad esempio, alla rara, ma non eccezionale, « gravidanza nervosa o immaginaria »: il desiderio ossessivo e frustrato di una maternità può determinare nell'organismo femminile alcune reali modificazioni gravidiche sì da trarre in inganno l'interessata, l'ambiente familiare e in qualche caso persino il medico. Alcuni casi di « gravidanza immagi naria » sono passati alla storia, come quelli di Mary Tudor, regina d'Inghilterra, di Elisabetta Farnese, e, più recentemente, della regina Draga di Serbia. | | I Un'altra sindrome clinica nella quale 1 fenomeni ormo nici, neurovegetativi e tossiri hanno spesso una larga base ps'eosomatica è il vomito gravidico. Fattori psicosomatici — emozioni violente, spaventi profonda e spesso inconscia ostilità alla gravidanza possono, se non determinare, perlomeno contribuire al la interruzione della gesta zione (aborto, parto prema turo). Il parto - com'è noto per che tanto se n'è parlato in quest'ultimo decennio — può essere influenzato in senso negativo dallo stato mentale ansioso o depresso o comunque turbato della madre e in senso positivo per contro da una adeguata preparazione psicoprofilattica o psicofisica che la metta in uno stato di | calma, di serenità e di effi | cienza psicosomatica. I Infine un « terreno psicoso matico » è stato recentemente dimostrato in quelle, fortunatamente oggi rarissime, psicosi puerperali che rappre sentano un triste capitolo di confine fra l'ostetricia e la psichiatria. Questa tragica casistica di demenza materna dopo il parto rivela non di rado un sottofondo psichico, cosciente o incosciente, strettamente legato alla gravidanza: ansie, avversioni, frustrazioni, conflitti, legati a motivazioni sociali, familiari, economiche. Come si vede, il fenomeno della maternità deve essere visto oggi, dal medico e dallo stesso pubblico femminile, con occhio diverso da quello di un tempo, quando l'assistenza ostetrica era in gran parte affidata empiricamente alle levatrici e i problemi medici del parto erano prevalentemente meccanici. prof. Piero Malcovati Direttore dell'Ist. Provinciale di Maternità di Milano

Persone citate: Elisabetta Farnese, Mary Tudor, Piero Malcovati

Luoghi citati: Inghilterra, Milano, Serbia