Un bambino si alza da letto assonnato e cade in una pentola d'acqua bollente

Un bambino si alza da letto assonnato e cade in una pentola d'acqua bollente Un bambino si alza da letto assonnato e cade in una pentola d'acqua bollente Ha sette anni - E' in fin di vita: si teme il blocco renale - Un altro infortunio: un chiodo sparato da una pistola si conficca nell'occhio di un operaio Un bimbo di sette anni è inciampato in un pentolone d'acqua bollente, deposto dalla madre sul pavimento del tinello, ed è caduto ustionandosi orribilmente. E' ricoverato al Maurlziano in condizioni gravissime perché le bruciature sono profonde e soprattutto estese: la prognosi è riservata ed 1 medici stanno tentando tutte le cure possibili per scongiurare il pericolo del blocco renale. Il piccolo ustionato è Franco Kranzon, scolaro della seconda elementare alla « Mazzini », abitante in via Gorizia 131, int. 42 con il padre, Lino, di 37 anni, la madre, Norma Cavalieri e le sorelle maggiori, Angela, di 11 anni ed Eleonora di 12. Ieri pomeriggio in casa c'erano soltanto la mamma e Franco, che era stato a scuola nelle ore del mattino. Il padre, operaio presso la ditta Lamet, era al lavoro, le sorelle erano alla « Nazarlo Sauro » dove frequentano la prima avviamento. Franco era andato a dormire dopo pranzo, si era alzato alle 15 ed aveva chiesto alla mamma di portarlo a giocare ai giardini pubblici. La signora Franzon, dovendo fare il bucato, gli aveva, risposto che era impossibile ed il bambino era ritornato a letto. Rimasta sola in cucina, senza preoccupazioni per il tiglio, la donna aveva messo a scaldare sul gas una grossa pentola d'acqua. Alle 16,45, quando era giunta all'ebollizione, l'aveva tolta dal fuoco deponendola sul pavimento del tinello, attiguo al piccolo cucinino in cui avrebbe lavato. Proprio In quel momento II bambino, alzatosi dal letto, è venuto in cucina con l'intenzione di farsi dare la merenda. Ancora assonnato non ha visto la pentola e vi è finito addosso E' caduto a terra e nello stesso momento l'acqua contenuta nel grosso recipiente si è rovesciata. La madre, che era nel cucinino, ha sentito un urlo straziante. Si è voltata verso 11 tinello ed ha scorto il figlio steso sul pavimento, in mezzo all'acqua, In una nube di vapore. Si è precipitata su di lui, gli ha strappato di dosso I vestiti, l'ha avvolto tn un lenzuolo e si è precipitata da una vicina di casa pregandola di telefonare subito per chiamare un'ambulanza Pochi minuti dopo la barella arrivava ed il bimbo era portato al Mauriziano. I medici gli riscontravano gravi ustioni estese | sulla schiena e su quasi tutta la parte posteriore delle gambe. Le bruciature ricoprono più del 30% della superficie corporea e sono preoccupanti per lo stato generale dell'organismo. La prognosi è riservata perché, malgrado le intense cure, è presente il pericolo del blocco renale. — Un operalo di 24 anni ha perduto un occhio in un infortunio sul lavoro avvenuto Ieri mattina a Collegno 11 giovane, Cateno Russo, nato a Jesi ed abitante a Torino In piazza Vittorio Veneto 13. stava portando la lamiera di un cofano per auto nello stabilimento della carrozzeria Vignale, in via del Portone 62 di Collegno. A pochi metri di distanza un compagno di lavoro stava manovrando una pistola « piantachiodl »: uno del «chiodi », sparato con forza dall'arma, anziché piantarsi nella lamiera è rimbalzato ed ha colpito il Russo proprio all'occhio sinistro. L'aguzza punta ha trapassato la palpebra e provocato la fuoriuscita del bulbo oculare. I medici del Maurlziano. dove il ferito è stato portato, hanno dovuto constatare l'irreparabile perdita dell'occhio colpito e non hanno potuto far altro che suturare la ferita alla palpebra.

Persone citate: Franco Kranzon, Mazzini, Norma Cavalieri, Russo

Luoghi citati: Collegno, Jesi, Torino, Vignale