Un piano per nuovi ospedali con almeno 120 mila posti letto

Un piano per nuovi ospedali con almeno 120 mila posti letto Fanfcmi lo ha discusso in una riunione di ministri Un piano per nuovi ospedali con almeno 120 mila posti letto Il governo intende far votare la legge dal Parlamento prima delle elezioni - In Italia mancano ora 135 mila posti letto: ne occorrono 8 mila in Piemonte, 5 mila in Lombardia - Gravissima la situazione nel Meridione (Nostro servizio particolare) Roma, 17 ottobre. 81 calcola che negli ospedali italiani occorrano 135 mila posti, perché l'attrezzatura possa dirsi sufficiente alle necessità del Paese. Il Governo ha condotto una indagine sul fabbisogno nelle singole regioni. Da essa è emerso che in Piemonte ne occorrono 8 mila, in Lombardia 5 mila, nel Veneto 4 mila, nell'Emilia-Romagna 6 mila. Scendendo lungo la penisola il bisogno aumenta: occorrono 22 mila posti letto alla Campania; 23 mila alle Puglie; 17 mila alla Calabria; 27 mila alla Sicilia. La situazione è drammatica e 11 governo ha deciso di affrontarla e avviarla a soluzione in questo scorcio di legislatura. Fanfani sabato scorso .-"lustrò a Saragat i lavori e gli studi preparatori del < piano degli ospedali » che prevede la costruzione di 120 mila posti letto. Il Presidente del Consiglio disse che contava di far mettere a punto il piano in queste settimane, per poterlo presentare al Parlamento al più presto e sollecitarne l'approvazione prima delle elezioni politiche. Con la realizzazione di questo piano ospedaliero la sufficienza sarà raggiunta in varie regioni e città, tra cui Roma, Napoli e Pisa. Questa sera Fanfani ha pre sieduto una riunione di ministri e di tecnici per completare l'esame del piano. L'a spetto più complesso del piano è quello finanziario. Quan to costa un posto-letto? Gli ospedali moderni sono di versi da quelli del passato: non devono più assomigliare alle caserme o ai grandi al veari capaci di accogliere duemila o tremila persone. Per essere funzionale un ospedale deve avere, oggi, non meno di cinquecento e non più di 800 letti: questa è la convinzione dei tecnici. Quindi per 120 mila posti letto ci vorrebbero circa 200 ospedali. Negli ospedali moderni un posto letto costa dai 5 ai 6 milioni di lire. I 120 mila posti letto verrebbero a costare almeno 600 miliardi di lire. Il governo assicurerebbe un finanziamento iniziale di 200 miliardi di lire. Con gli ospedali moderni da 500 a 800 letti si realizzano le maggiori economie di gestione, il miglior impiego del personale, la più costante cura e vigilanza degli ammalati. Quanto all'aspetto esterno gli architetti sono orientati verso un edificio centrale in cui sono posti i servizi e da cui si dipartono le sezioni per il ricovero degli infermi: è, in un certo senso, il ritorno all'antico, alle costruzioni a ero ciera. di cui rimangono begli esempi in Francia con gli Hótels-Dìeu, in Italia con gli ospedali del Rinascimento. Definitivamente condannato è, invece, l'ospedale tipo della metà dell'800. formato da tanti padiglioni staccati e isolati tra loro: in tali ospedali i malati devono percorrere, per trasferirsi da un padiglione all'altro, o per raggiungere la sala operatoria, molte centinaia di metri all'aperto, soggetti ai prevedibili sbalzi di temperatura. Inoltre il cibo arriva loro dalle cucine ormai freddo. Quanto al numero dei letti si è calcolato che in ogni stanza non dfihbano superare i sei. L'ideale sarebbe naturalmente una stanza per ogni malato, ma è già confortante che si sia abbandonata l'idea di progettare fredde e scomode camerate. Gli ingegneri raccomandano l'uso del cemento precompresso che permette di avere grandi solai senza pilastri, e nelle finiture l'uso delle materie plastiche facilmente lavabili e gradite all'occhio per i vivaci colori. Ogni ospedale moderno dovrebbe inoltre avere un impianto di distribuzione pneumatica e possedere dello spazio libero intorno per eventuali ampliamenti e per la installazione di nuovi ritrovati scientifici. Il «piano ospedaliero > sarà uno dei progetti qualificanti del centrosinistra, capace di influenzare l'elettorato. Quindi la maggioranza si impegnerà a vararlo prima dello scioglimento delle Camere, anche se avvenisse nelle prime settimane del 1963 come prevedono coloro i quali sostengono che raramente le assemblee legislative sopravvivono ad una legge che ne modifica la composizione. E la legge che modificherà il numero dei deputati, portandolo a 631, e dei senatori, che saliranno a 315 (più 5 a vita) sarà «varata» il 21 dicembre di quest'anno II «piano ospedaliero» non resterà nei cassetti del Parlamento: questa è la volontà di Fanfani e degli altri esponenti della maggioranza i quali sostengono che la produzione legislativa di questo scorcio di legislatura deve tendere a risolvere almeno qualcuno dei problemi che condizionano lo sviluppo economico e sociale del paese. Vittorio Staterà LIbilvsplansdtptslgbpsstcaitrodndmnieatlscdEpmtp

Persone citate: Fanfani, Quan, Saragat