Impossibile il dott. Sapio Verdirame di fronte all'accusa di duplice omicidio

Impossibile il dott. Sapio Verdirame di fronte all'accusa di duplice omicidio domani alle Assise di M*avia il «gialto di Ho r ti le» o » Impossibile il dott. Sapio Verdirame di fronte all'accusa di duplice omicidio II dentista di Varese ha sempre risposto con calma e sicurezza agli interrogatori professando la sua innocenza - La moglie e la figlia sono certe che il loro congiunto verrà assolto - Un professore di filosofia e una donna nella giuria popolare (Dal nostro corrispondente) ' Pavia, 16 ottobre. « La malasorte si è accanita contro di me, ogni circostarna mi è avversa, tutto lascia sospettare che dentro la mia persona si nasconde il mostro di Mornico Losana », così si esprimeva Douglas Sapio Verdirame, l'odontoiatra, varesino accusato del duplice omicidio di Villa Sassone, il giorno in cui i carabinieri gli hanno stretto le manette ai polsi per tradurlo al carcere di Pavia. Era il 13 luglio scorso. A distanza di un anno dalla tragedia Verdirame, dopo alterne vicende, veniva definitivamente rinviato al giudizio dal giudice istruttore di Voghera dott. Gerardo D'Ambrosio, malgrado che il pubblico ministero dott. Mnnfra avesse concluso il suo lavoro chiedendo per l'imputato l'assoluzione per insufficienza di piove. Il € giallo > di Mornico non è ancora risolto. Al centro della vicenda si staglia la figura di Verdirame, il personaggio più sconcertante delle cronache giudiziarie di questi ultimi anni. « Sono completamente estraneo al delitto di Mornico », concludeva il medico di Varese. E le sue parole non tradivano emozioni di sorta, né sgomento. Dopodomani egli comparirà davanti alla Corte d'Assise di Pavia per rispondere dell'accusa di omicidio plurimo pluriaggravato. Contro di lui non vi sono che indizi, nessuna prova diretta è stata raccolta durante due anni di pazienti indagini. Ma Verdirame rischia l'ergastolo. Dovrà co minciare .daccapo, davanti ai giudici popolari, il racconto della sua vita, dovrà ripetere il suo alibi che presenta molte falle, dovrà ancora una volta ribadire la sua innocenza. Al suo fianco si batteranno la moglie Matelda e la figlia Cristiana di 19 anni. « Ho fiducia iiiiiiiiniiiiiiiiiiniimiiiiimiiiiiitiiiiiiiiiiiimii nella giustizia, — ha affermato ieri Matelda Carrera in Verdirame — e sono certa che Douglas potrà tornare fra noi. Allora potremo ritrovare la nostra tranquillità. Finora non ho potuto neppure piangere la morte di mio padre*. La vicenda di cui Verdirame è protagonista risale ai primi giorni dell'agosto 1960. Da allora i colpi di scena si sono succeduti senza soluzione di continuità, come in una novella di Edgar Poe, ma i personaggi sono reaJi, anche se ciascuno di loro rappresenta un enigma. Nel silenzio afoso del¬ iiMiiiiiiiimiiiiiin^ la notte, Luciana Perotti, una maestrina di Losana, udì un grido lacerante di donna. Si svegliò di soprassalto, pensò ad un incubo e chiese ai genitori di dormire nella loro stanza. Erano circa le 2,30 del mattino sul 2 agosto. Il giorno successivo, nel tardo pomeriggio, fu scoperto poco distante dall'abitazione della Perotti un orrendo delitto. Un anziano editore di testi scolastici, Mario Ismaele Carrera, di 67 anni, e la sua giovane governante Eva Martinotti, di 29 anni, furono ritrovati col cranio fracassato nel¬ lLttcezutdstsfmpim l'interno della villa Sassone. L'assassino aveva infierito con tro le sue vittime con effera tezza. Sangue era schizzato contro le pareti e i cadaveri erano stati seviziati. Un pazzo, si disse, che trovò tuttavia una diabolica lucidità di mente nel disporre la regìa del delitto. Ogni impronta aceti satrice era stata accuratamente cancellata, i cadaveri erano stati spostati per rendere diffìcile la ricostruzione del crimine, nessuna prova diretta poteva essere raccolta dagli inquisitori contro l'autore del massacro Le indagini sembravano giunte a un punto morto. Non poteva neppure essere ipotiz zato un movente. Gli inquirenti dovettero vagliare ogni minuto particolare della vita del Carrera e della Martinot. ti per dare consistenza ad al cuni loro sospetti. Comparve allora sulla scena del giallo di Mornico la figura di Dou glas Sapio Verdirame. Tranquillo, senza perdere la calma, sicuro di se stesso, egli rispose a ogni domanda dei carabinieri.e dei giornalisti. Le dichiarazioni del dott. Douglas Verdirame non convinsero gli inquirenti. Egli era l'unico cui si potesse attribuire un movente. Il suocero, dopo violente liti con la figlia e il genero aveva deciso di vendere ogni sua proprietà con l'intento di diseredare la figlia e la nipote Cristiana. Verdirame era oppresso dai debiti e vedeva in tal modo sfumare ogni possibilità di rimediare ai suoi guai. Quale soluzione migliore che sopprimere il suocero prima che questi attuasse il proposito di vendere gli immobili di sua proprietà, e di far seguire la stessa sorte alla governante, causa di ogni dissidio e probabile beneficiaria di un legato testamentario del Carrera? Fortemente indiziato, l'odontoiatra varesino, che il giudice istruttore dott. D'Ambrosio nella sentenza di rinvio a giudizio dipinge come individuo privo di scrupoli, moralmente tarato, venne arrestato. Ma mentre egli si trovava in carcere, uno sconosciuto, durante la notte, infranse i sigilli che gli inquirenti avevano posto ai serramenti della villa ed entrò nella casa del delitto compiendo lo stesso percorso dell'assassino. Crollarono le tesi dell'accusa. Poche settimane dopo, in ottobre, Douglas Sapio Verdirame veniva scarcerato. Ma l'inchiesta a suo carico continuava. Il magistrato accumulò, uno sull'altro, decine di indizi. L'odontoiatra non riusci a fornire spiegazioni "saurienti e i sospetti contro di lui aumentarono. Ora atten de il giudizio della Corte d'As sise. Se è vero che la figura del Verdirame esce con molte * ombre » dalla descrizione del magistrato, tuttavia esistono parecchie perplessità. E come sempre avviene quando non è possibile reperire prove certe di colpevolezza, l'opinione . puobnca è rimasta sconcerta1 ! ta. Si calcola oggi che gli in- | mentisti superino ancora i I fautori della tesi colpevolista. ! In città il processo è atteso come un grande avvenimento. | mentre fervono i preparativi per allestire l'aula giudiziaria che dovrà contenere un pubblico eccezionalmente numeroso e moltissimi giornalisti — si calcola oltre 70 — convenuti a Pavia da ogni parte d'Italia per seguire le udienze del processo. La Corte d'Assise sarà presieduta dal dott , _ | Casimiro Odorisio, consigliere ]di Cassazione. E' un magistra irò di valore che ha diretto i processi clamorosi. Giudice a jiatere sarà il dott. Giuseppe |Maj«ej. tì giudice di toga sarà \affLancato. da sei giudici popo- !'"» ' cui nomi sono ™"r'™en lte tenuti segreti. Si sa tutta | via che siederanno in assise cinque uomini (fra i quali un professore di filosofia) e una \ donna La pubblica accusa sa; rà S0StenHtn dat dott. Giusep lpe Kana- g. n. gz Il dottor Douglas Sapio Verdirame con la moglie Matelda e la figlia Cristina

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