I premi di "Specchio dei tempi» ai 41 studenti saranno consegnati il 27 ottobre in Palazzo Madama

I premi di "Specchio dei tempi» ai 41 studenti saranno consegnati il 27 ottobre in Palazzo Madama SOLENNE FESTA DELLA SCUOLA NELL'AULA DEL SENATO SUBALPINO I premi di "Specchio dei tempi» ai 41 studenti saranno consegnati il 27 ottobre in Palazzo Madama Con i vincitori dei 25 premi da mezzo milione istituiti nel 1962, saranno festeggiati anche i 15 titolari delle borse di studio 1961: ne hanno meritato tutti il rinnovo - E sarà premiata, fuori concorso, la maestrina timida e povera di Saluzzo - Espressioni di simpatia e solidarietà per l'iniziativa de la Stampa: «I giovani meritevoli non sono più soli nel loro sforzo» - Quello che i premiati scrìvono al giornale - Il carabiniere Lo Forte, diplomato geometra, vuol migliorare la preparazione letteraria e studierà da solo il latino I premi e le borse di studio di « Specchio dei tempi > saranno consegnati sabato 27 ottobre alle ore 17 nell'aula del Senato subalpino a Palazzo Madama, che il sindaco ing. Anselmotti ha messo a disposizione. Vi parteciperanno, come già lo scorso anno, le massime autorità. Saranno invitati gruppi di studenti con i professori delle scuole frequentate «lai giovani premiati. Al termine ci sarà un brillante ricevimento. E' nostra intenzione dare un carattere solenne alla cerimonia, perche con le borse di studio si premiano giovani, eccezionalmente meritevoli per i successi conseguiti contro ogni difficoltà personale o familiare. Vuol essere una festa della scuola, con due preminenti caratteristiche: porre agli studenti validi esempi di volontà e di tenacia, oltre che di intelligenza; e ricordare a tutti che il problema dell'istruzione va risolto al più presto con larghezza di mezzi, dando ad ogni ragazzo la possibilità di studiare non soltanto nelle elementari e nelle medie inferiori, ma di proseguire sino al diploma e, per i più bravi, sino alla laurea. L'avvenire della nazione dipende in massima parte dalla preparazione culturale e tecnica dei cittadini. Sabato 27 ottobre riceveranno per la seconda volta la borsa di studio i 15 ragazzi vincitori del concorso bandito da «Specchio dei tempi» per il centenario dell'unità d'Italia (sette da 500 mila lire e otto da 200 mila lire). « Specchio dei tempi » assisterà questi ragazzi, sempre che se ne dimostrino degni, sino al diploma rinnovando ogni anno la borsa. Quattordici di essi hanno superato la prima classe di scuola media superiore con votazioni brillanti: una sola ragazza ha avuto un esito mode- sto, però la Commissione ha avuto fiducia nelle sue capa- ! cita e le ha concesso la borsa in considerazione che essa aveva saltato una classe ed, invece del primo, aveva frequentato il secondo corso di ragioneria. Nella medesima manifestazione riceveranno la borsa di studio di 500 mila lire i cinque ragazzi della Liguria, che si sono iscritti quest'anno all'istituto nautico per intraprendere la carriera del navigante Infine i venti giovani che nella sessione estiva 1062 hanno conseguito con voti buoni il diploma di scuola media superiore o la maturità liceale in un istituto del Piemonte o della Valle d'Aosta, dando prova di particolare coraggio nel superare i più gravi ostacoli. Ognuno avrà 500 mila lire la somma è un premio ai loro meriti e un aiuto perché possano frequentare il primo anno di università senza preoccupazioni finanziarie. Riceverà 500 mila lire anche la maestrina di Saluzzo che ci 6 stala segnalala dalle sue compagne di scuola, dopo che già era scaduto il concorso. Coraggiosa e brava nello studio, ma timida nella vita, non aveva presentalo domanda perché riteneva di non potersi impegnare a proseguire all'università per le sue condizioni di famiglia. Numerosi lettori hanno scritto per esprimere il loro plauso alla Iniziativa di < Specchio dei tempi ». Scegliamo la lettera di un dirigente d'azienda e pubblichiamo qualche brano: c E' bello che La Stampa, oltre al riconoscimento e all'aiuto materiale, abbia fatto sentire a questi giovani veramente impegnati che c'è qualcuno che li sorregge e li guarda con ammirazione: questo sarà un grande conforto, li animerà contro molti sco¬ |r<xmenfi o molti dubbi sui risultato del loro bravo per- sevcrarc... Chi scrive ha percorso quella strada e ?'irorda le quotidiane lotte con se stesso: "non ci riuscirai mai! chi te lo fa farei ". Gli occhi che pesano c bruciano e non vogliono stare aperti alla noite. Il cervello restìo ad assorbire, lento a ragionare. I quaderni di appunti che infittiscono di sera in sera. La lampada accesa, mentre tutti dormono nella casa silenziosa. I sonni di piombo, l'incubo delti svegliarino spietato che ti strapperà al fioco riposo. Faccia gialla, occhi cerchiati. Domani e poi domani ancora: giugno è lontano, ci arriverò? * Signor Direttore, consenta che conservi l'anonimo: lo scopo di questo scritto c soltanto di testimoniare ai giovani, che Ella ha indicato all'ammirazione dei suoi lettori, come sia possibile riuscire, solo che la volontà di migliorare il proprio stato sia sostenuta da quell'atmosfera di simpatia, di aspettativa, di calore umano che La Stampa va tanto opportunamente suscitando intorno al loro spirito di sacrificio, alla loro perseveranza, alla loro decisione ». Dalle conversazioni con i giovani premiati, dalle loro lettere abbiamo avuto conferma della gioia nata dalla convinzione di non sentirsi più soli nel duro sforzo, di avere acquistato un amico. Pubblichiamo brani di alcune lettere scritte dai vincitori del concorso 1962. Bianca Maria Gulì di Cuneo: « E' con l'animo colmo di commozione che dico grazie, caro "Specchio dei tempi", per l'avvenire che mi si apre davanti, per la gioia che hai procurato ai miei cari, per tutti noi che non ci sentiamo più soli a lottare. E gmzie per tutti i giovani che ritrovano per opera tua la fiducia nella vita, la speranza, e sopraitut-i*o il senso della solidarietà umana che a volte potevano credere dimenticata. Con infinita riconoscenza ». Fernanda Fassio di Asti: •t Quando ho letto la lista dei prescelti non riuscivo convi7icermi che quella F'ASSIO FERNANDA fossi proprio io, come quando a scuola il professore, distribuiva il compito di greco o di latino e mi capitava di prendere un voto superiore alle mie aspettative. Credo che adesso potrò affrontare gli studi universitari con tranquillila e sicurezza materiale e morule. Parrà un'osservazione superficiale, ma le difficoltà, finanziarie incidono sull'umore, sul carattere di una persona. < La mia nonna è stata felicissima: l'avrebbe gridato a tulti. E contenti sono stati i miei genitori ai quali ho immediatamente inviato la no-tizia. Non è retorica: ma. certe soddisfazioni per loro, che sima undici mesi e mezzo all'anno lontano da toc, sono grandi, e io ringrazio " Specchio dei tempi" che mi ha dato la possibilità, di offrirle. Non so che cosa dire altro, non trovo altre parole, e mi convinco che la vera gioia uno la senlè ma non può esternarla ». Cosi Vincenzo Carino di Frassineto Po (Alessandria): c Debbo essere riconoscente verso la Direzione de La Stampa che ha preso un'iniziativa eminentemente umanitaria ed ha riddi»! fiducia e speranza a molti giovani in condizioni disperate ». Riportiamo a conclusione due brani del carabiniere Giuseppe Lo Forte di Torino, che si è diplomato geometra: c L'ammirevole iniziativa me rifa il plauso di tutti gli uomini che nella scuola vedono lo strumento necessario per migliorare le sorti della nostra .Italia: essa non solo premia i giovani che hanno portato a termine gli studi medi in con- dizioni 'disagiate,, ma e <«sprone per coloro che,, come me, si erano rassegnati per causa di forza maggiore a rinunciare all'Università. Ora, incoraggiato dal vostro riconoscimento, non mi spaventa più niente: riconosco di non avere una cultura umanistica adeguata, perciò cercherò di colmare questa lacuna incominciando a studiare il latino. Ho tanta buona volontà di riuscire ».

Persone citate: Cosi Vincenzo, Fernanda Fassio, Giuseppe Lo Forte, Lo Forte, Parrà, Solenne