Una contadina è valutata il 60 per cento di un uomo

Una contadina è valutata il 60 per cento di un uomo Sono ancora in vigore le norme di anteguerra Una contadina è valutata il 60 per cento di un uomo E' il cosiddetto «coefficiente Serpieri», in base al quale viene calcolato anche il trattamento malattia ed infortunistico - Sarà proposta una legge di «iniziativa popolare» per equiparare a tutti gli effetti il lavoro femminile a quello maschile (Nostro servizio particolare) Roma, 12 ottobre. Le donne contadine intendono avviare sul piano legislativo la lotta contro le dlscrtminazioni di cui sono tuttora oggetto nella valutazione del loro lavoro. Giovedì 25 ottobre un migliaio di contadine provenienti da tutte le province d'Italia affluirà nella capitale per presentare al presidente del Senato Mcrzagora il testo di una proposta di legge « d'tniziativa popolare-». (Secondo quanto prescrive l'articolo 71 della Costituzione, è ammessa questa forma d'iniziativa, purché suffragata da almeno 50 mila firme, debitamente autenticate da notai o da ufficiali dello Stato Civile). Benché promossa datl'Vdi (Unione donne italiane), associazione femminile socialcomunista, l'iniziativa dovrebbe Irò vare l'appoggio di tutti i sin dacati a larga base contadina. Per afferrare la portata della proposta occorre tener presente che, in base a vecchie norme consuetudinarie (consacrate in epoca fascista nel cosiddetto < coefficiente Serpie ri» dal ministro dell'agricoltura dell'epoca), la capacità lavorativa di una contadina svolgente attività produttiva non salariata (come accade nelle famiglio mezzadrili o diretto-coltivatrici) viene valutata in misura notevolmente inferiore a quella dell'uomo. Se per l'uomo normale in età compresa fra i 18 e 68 anni il coefficiente è pari a 1, per la donna coetanea si riduce a 0,60. Analogo è lo scarto fra gli addetti di sesso diverso in età inferiore ai 18 anni o superiore ai 68: 0,5 per i maschi e 0£ per le donne. Tale differenza di valutario ne, se aveva un'ombra di giustificazione quando il lavoro del campi era prevalentemente un fatto muscolare, è palesemente assurda in un'epoca nella quale la meccanizzazione acquista ogni giorno maggioro importanza e l'economia delle aziende agricole trae una quota sempre crescente dei propri ricavi dalla stalla, dal pollame e dalle colture specializzate, ossia da attività nel- H quali la donna tende a sostituire l'uomo e con rendimento non certo inferiore. Le conseguenze del « coefficiente Serpieri » sono assai più gravi di quanto si potrebbe a prima vista ritenere. A parità di ore ■ lavorative si pagano per la donna solo i due terzi dei contributi previdenziali previsti per l'uomo. Ciò comporta — a parità di condizioni — trattamenti economici inferiori di almeno il 40 per cento, sia che si tratti dell'indennità di malattia o di quella per infortuni (l'occhio perduto da una donna contadina vale il 60 per cento dell'occhio perduto da un uomo della stessa classe di età). ar. b.

Persone citate: Serpieri

Luoghi citati: Italia, Roma