Proseguirà fino a metà del 1963 l'espansione economica del Mec

Proseguirà fino a metà del 1963 l'espansione economica del Mec Proseguirà fino a metà del 1963 l'espansione economica del Mec Per il secondo semestre dell'anno prossimo, Robert Marjolin prevede un arresto nell'incremento - Possibile una recessione nel 1964, se i governi non prenderanno in tempo le misure necessarie - La situazione monetaria internazionale migliora (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 12 ottobre. Robert Marjolin, vice presidente dell'Esecutivo della Comunità economica europea e presidente del gruppo Affari economici e finanziari nello stesso organismo, ha illustrato quest'oggi, nel corso di una conferenza-stampa, lo « stato di salute> del Mercato comune. L'economista francese ha affermato che il boom dei sei Paesi del Mercato comune — Italia, Francia, Germania, Belgio, Olanda e Lussemburgo — minaccia di affievolirsi. Egli ha indicato le cause di una possibile recessione, senza omettere peraltro di suggerire i rimedi da adottare per evitarla. «il malato sta bene malgrado alcuni segni di squilibrio >, ha detto Marjolin. L'evoluzione della congiuntura per il 1962 si effettua ad un ritmo leggermente inferiore a quello indicato dalle previsioni: il prodotto globale del settore agricolo è aumentato dal 4 % al 5 per cento e quello del settore industriale è aumentato del 5 Vi per cento. L'espansione economica si registra in tutti 1 Paesi della Comunità ad eccezione del Lussemburgo: l'incremento in rapporto all'anno precedente è per l'Italia del 6 per cento, per la Francia del 5, per la Germania del 4, per il Belgio del 3 e per l'Olanda del 2 per cento. L'Italia è in testa anche per l'incremento del prodotto industriale con il 9 per cento contro il 6 Vi per la Francia, 11 4 per la Germania e il Belgio, il 3 ti per l'Olanda. La situazione della manodopera rivela che 11 numero del lavoratori è in aumento costante e che la disoccupazione è per l'assieme della Comunità inferiore all'I per cento delle forze del lavoro. Le esportazioni della Comunità nel resto del mondo sono rallentate. La diminuzione della domanda nei Paesi Industrializzati, eccezion fatta per gli Stati Uniti, ha influito sulla stasi dell'esportazione comunitaria. D'altro canto le esportazioni verso i Paesi In via di sviluppo sono rimaste anch'esse statiche a causa delle difficoltà proprie ai predetti Paesi. La contrazione del margine beneficiario ha comportato un rallentamento nella progressione, degli investimenti privati. Le previsioni, secondo Marjolin, sono la seguenti: favorevoli per la prima metà del '63, sia pure con espansione più debole che nel passato (44,5 per cento, in confronto al 5% dello stesso periodo del '62), suscettibile peraltro d'intensiflcazione a causa dell'avvicinamento dell'Inghilterra alla Comunità economica europea; di stasi per il secondo semestre del '63 e di possibile regressione per l'inizio del '64. Gli investimenti privati tendono ad un rallentamento anche se appaiono vivaci nel settore edilizio e del beni di consumo. Per la Francia, 11 ritmo degli investimenti e dei consumi sarà mantenuto; per l'Italia la diminuzione degli investimenti privati sarà corretta dagli investimenti pubblici (per i due Paesi l'incremento potrà essere superiore alla media della Comunità). Per la Germania e per 11 Benelux la espansione sarà meno accentuata In Belgio che in Olanda. Segni sfavorevoli sì registrano nell'economia del mondo libero di cui la Comunità è parte integrante. « Si potrebbe essere — ha dichiarato Marjolin — alla fine del " boom " dell'Europa Occidentale >. In sostanza l'economista francese afferma che l'Europa dei « Sei » si avvia verso una congiuntura « meno esuberante > che nel passato, per giungere ad una stasi, con previsioni dì ripresa e la speranza di evitare la recessione. La Comunità ha chiesto al governi dei sei Paesi che la compongono di tracciare un bilancio di previsione per 11 *63 riguardante la produzione, gli investimenti e il consumo e di procurarsi in tempo utile I mezzi necessari — fra cui le debite autorizzazioni parlamentari — per fronteggiare la si¬ tuazione senza perniciosi e forse Irrimediabili ritardi. Marjolin, trattando Infine il settore monetario, ha affermato che la situazione nel mondo è migliorata e che è stato raggiunto un momento di relativa stabilità. A causa della diminuzione del deficit di dollari Usa la posizione concorrenziale degli Stati Uniti sta migliorando. Nello stesso tempo il «surplus» della bilancia dei pagamenti dei Paesi europei sta diminuendo. Secondo Marjolin bisogna approfittare dell'attuale stabilità finanziaria del mondo occidentale e concludere accordi sui provvedimenti a lunga scadenza per rafforzare il sistema monetarlo Internazionale. m. b. Conferemo stampa del vice-presidente delia Comunità europea

Persone citate: Robert Marjolin