Usavano le donne come esca per compiere furti e rapine

Usavano le donne come esca per compiere furti e rapine Usavano le donne come esca per compiere furti e rapine Scoperta una banda di profughi jugoslavi - Sono ospiti del campo di Capua - Tredici ragazze implicate nel traffico - Dieci uomini denunciati (Nostro servizio particolare) Caserta, 12 ottobre. (c. g.) La Questura è riuscita a individuare ppna banda di profughi jugoslavi ospite nel campo «A.AI. » (Assistenza Aititi Intep-nazionali) di Capua, specializzatasi in estorsioni, furti, rapine ed altri delitti, fra cui lo « sfripttamento della prostituzione ». Le leve per tale attività venivano fornite dalle donne raccolte nel campo, che ha una « presenza » media di dipemila persone al giorno. I jugoslavi avevano uno speciale ruolino con segnati gli elementi femminili più idonei per avvepienza, con nome, cognome ed età. Quasi nessuna delle vittime si rifipptò. La polizia ha rivelato i nomi di tredici donne implicate nel traffico, maggiorenni eccetto una, M. P., che ha diciassette anni, astenendosi dal comunicare quelli di numerosissime altre, tutte minorenni. Le tredici sono: Alma Sergo, Vanda Narvin, Maria Zivic, Maria Cus, Emilia Cussuta, Jelka Milik, Steflca Novak, Olga Natiascis, Grazia Rovis, Enrica Orlic, Durianka Kostantinovic, Nadia Karlovic e M. P. La tecnica della gang, detta «banda nera» perché i suoi affiliati (la denuncia è anche per «associazione a delinquere») avevano maglione, basco, fazzoletto di quella tinta (del fazzoletto si servivano sollevandolo sul viso come benda) era semplice: le donne venivano pisate come esca. Poi i loro amici vagliavano le cir costanze: cioè il tipo dell'uomo intrattenuto dalla occasionale compagna, la località e l'ora dell'incontro. Se la situazione era favorevole, allora i com- ponenti della banda lo aggre- divano. Vi furono episodi di particolare gravità Una delle jugoslave, M. P. si innamorò di un giovane della zona, Angelo Castaldo: per eliminarlo, il connazionale della ragazza, Silvano Nacinovic, tentò di ucciderlo schiacciandolo sotto un'auto. Altra volta dipe don ne che si erano ribellate ai capi della banda vennero spogliate e legate ad ipn albero I nomi dei dieci uomini denunciati sono: Mile Kolianin, Boris Nacinovic, "lladen Junkovic, Hussein Jussupovic, Nedelko Mirkovic (soprannominato «il serpènte»), Nedelko Natie, Liubiscia Mletic, Silvano Nacinovic, Silvio Cosentino e Giovanni Mancini Due di essi, Hussein Jussupovic e Nedelko Mirkovic («il serpente»), sono riusciti a fuggire espatriando clandestinamente, il primo in Francia e l'altro in ima lo- lcalità sconosciuta-

Luoghi citati: Caserta, Emilia, Francia