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La sposa suicida temeva che le togliessero il figlio La sposa suicida temeva che le togliessero il figlio Oggi si svolgono i funerali a Piossasco - L'autorità ecclesiastica ha concesso il rito religioso per lo stato anormale della giovane quando si distese sulle rotaie (Dal nostro inviato speciale) Pinerolo, 11 ottobre. Si svolgono domani mattina alle 9,30 i funerali di Paola Ramonda, la giovane sposa che si è fatta decapitare dal treno l'altra notte nei pressi di Piscina. Vi sarà il rito religioso, accordato dalle autori¬ tà ecclesiastiche in considerazione dell'evidente stato anormale in cu; la donna ha deciso di sopprimersi. Sulle ragioni del tragico gesto si sono appresi altri particolari: sembra che Paola Ramonda sia stata profondamente turbata dalla minaccia del marito, il venticinquenne Pietro Manavella, di chiedere a un tribunale la separazione consensuale e l'affidamento a lui del piccolo Franco, al quale la madre era attaccatissima. La possibilità che il marito ottenesse quanto gli stava forse a cuore, le ha sconvolto la mente: Paola Ramonda, a dodici anni, aveva sofferto di una crudele malattia alla testa, dalla quale forse non era completamente guarita. Il suo comportamento prima e dopo l'infelice matrimonio non era stato irreprensibile, e il marito lo sapeva; di qui, frequenti litigi e minacce di abbandono. Martedì sera è esplosa la tragedia. Pietro Manavella ha accompagnato la moglie dai suoi genitori perché se la riprendessero. Cosi almeno ha creduto la giovane. Essa iva aspettato che l'uomo uscisse e poco dopo lo ha seguito, affermando che sarebbe tornata a casa, sicura di far la pace. Invece aveva già deciso di uccidersi. Andò infatti a posare il capo sui binari del treno. Stamattina il procuratore della Repubblica di Pinerolo, dott. Eula ha dato il consenso al seppellimento della salma, che è stata riportata da Piscina a Piossasco. g. d. c. ietro Manavella, il marito ella suicida di Piossasco