Quasi un miliardo e mezzo il deficit della «Sutto e Gaino»

Quasi un miliardo e mezzo il deficit della «Sutto e Gaino» Quasi un miliardo e mezzo il deficit della «Sutto e Gaino» La cifra supera di 600 Sempre latitanti i tre milioni le risultanze dei primi accertamenti amministratori colpiti da ordine di cattura (Nostro servizio particolare) Acqui, 11 ottobre. Tre giorni sono trascorsi dal momento in cui 11 Procuratore della Repubblica, dott. Conti, ha firmato l'ordine di cattura nei confronti degli exammìnistratori della banca « Sutto e Gaino » di Acqui — il comm. Alberto Gaino, il figlio ing. Tommaso e il signor Giovanni Sutto — ed ancora il provvedimento non ha potuto essere eseguito. I ricercati sono tuttora irreperibili. Certamente prima di allontanarsi, e forse anche in questi giorni di latitanza, gli examministratori devono essersi incontrati con i loro legali per studiare una linea di difesa da seguire nel caso di un mandato di cattura e non si esclude che la mancata costituzione dipenda dal timore di dover affrontare un lungo periodo di detenzione preventiva. L'intervento della magistratura nelle vicende della banca comporta un'istruttoria formale che, per la complessità della materia, richiederà mol ti mesi prima che si possa giungere alla conclusione oggi più prevedibile: quella del rinvio a giudizio. In questo periodo, difficilmente gli accusati potrebbero riuscire ad ottenere la libertà provvisoria. D'altra parte la latitanza potrebbe aggravare la loro posizione. Tutto naturalmente è poi subordinato alla natura dei cap: d'imputazione, coperti dal segreto istruttorio. Si è parlato di bancarotta fraudolenta e di falso in scritture contabili ma sono soltanto supposizioni avanzate in base alle rare indiscrezioni. Secondo vrapcldtccnSdclpcqvcdzuaRiqdpddit voci non controllate, gli interessati si sarebbero rifugiati all' estero. Uguale incertezza permane sulle conclusioni a cui è pervenuto nella sua relazione, inviata alla Procura della Repubblica, il liquidatore della banca prof. Cerri, conclusioni che hanno provocato il grave provvedimento nel confronti dei Gaino e del Sutto. Il deficit dell'istituto privato di credito sarebbe stato accertato in 1 miliardo e 400 milioni, cifra notevolmente superiore a quella ufficialmente comunicata nel marzo scorso, quando la «Sutto e Gaino» venne posta in liquidazione coatta. Allora si disse che il deficit, suscettibile di variazioni, era di 800 milioni ed una eguale cifra venne messa a disposizione dalia Cassa di Risparmio di Torino' che si incaricò di provvedere alla liquidazione della banca. Prosegue intanto da parte del prof. Cerri l'opera di ricupero dei crediti e di realizzo dei beni immobili. Centinaia di raccomandate sono state inviate in questi giorni a quanti avevano ottenuto mutui dalla banca — commercianti, piccoli imprenditori — perché « rientrino » con 1 capitali avuti in prestito. Risulta tuttavia che tutti coloro i quali sono stati in grado di fornire garanzie sufficienti, hanno potuto godere di una ragione- vole proroga, contro la firma di cambiali Questa procedu-ra non dovrebbe mutare neppure con il diretto intervento dell'autorità giudiziaria nelle vicende della banca. f. m.

Persone citate: Alberto Gaino, Gaino, Giovanni Sutto, Sutto

Luoghi citati: Acqui