Bella ragazza piangente e terrorizzata rapita da tre giovanotti in automobile

Bella ragazza piangente e terrorizzata rapita da tre giovanotti in automobile «Ratto pre-matrimoni ale» secondo le usanze del Sud? Bella ragazza piangente e terrorizzata rapita da tre giovanotti in automobile Ha 18 anni : usciva di casa per andare in fabbrica - Spettatori, la proprietaria di yn caffè e alcuni operai L'auto è intestata a un calabrese, compaesano della giovane - La denuncia presentata dalla famiglia Alle 6,30 di Ieri una vecchia « 1100 -, bicolore era ferma a poca distanza dal numero 30 di via Van0' al Lingotto A bordo vi erano tre giovani. Pareva che aspettassero qualcuno. Alle lì,45 a titolare del caffè che è all'an¬ ~olo' dTvìa"Genova alzava "ìè' saracinesche del locale, entrava chiudeva la porta a vetri Subito udiva un urlo disperato. Usciva e scorgeva una scena impressionante: una bella ragaz za abitante al n. 30, la dteiot- , tenne Giuseppina Acuì, si diliat lfiva ,„ due ^0V:iUnnì che la trascinavano brutalmente a strationi, quasi sollevandola di peso, verso la < 1100 >. Il terzo uomo che era al volante aveva acceso 11 motore e lo faceva girare ad Lisa|ma gridava: _ \jo. mi stare alio regime, pronto per una partenza scattante. La Agili, palliterrorizzata, piangente non voglio!... Lasciate... Non portatemi via La titolare del caffo, passato il primo attimo dì smarrimento, correva verso la macchina. Al- cimi operai che s'avviavano al la- voro in bicicletta acceleravano l'andatura per intervenire. Ma l'auto partiva a tutta velocità. Qualcuno si precipitava ad av ertire la famiglia Agul, che ahi ta al pianterreno rialzato. Gli Agni sono calabresi, originari di San Roberto di Reggio Calabria e da cinque anni vivono a Torino: gente onesta, serena, labo riosa, stimata da tutti. All'air nuncio del drammatico rapimento il padre Antonio, operaio della Riv. la madre, le sorelle Cate- rina di 16 anni e Virginia di 12, restavano allibiti. II padre s'av-ventava al telefono e con vocerotta Invocava l'intervento della polizia. Ai funzionari i testimoni della scena potevano fornire il numero di targa della «1100»: TO 184044. L'auto risultava intestata all'operaio pianellista Antonio Idotta di 22 anni, abitante con la famiglia In via Vani-biglia 4. L'Idotta. rome gli Agili, e, di San Roberto di Roggio Calabria A tarda sera le ricerche e le indagini non avevano flato alcun risultato. 1 congiunti della radazza — il padre furente, la madre angosciata — hanno dichiarato di non conoscere ridotta D'altra parte non si sa ancora se sia il proprietario della vecchia «1100» che, innamorato di Giuseppina, abbia ideato il rapi mento: può darsi che egli abbia messo la macchina a disposizione di un amico: in ogni caso deve aver partecipato all'aggressione Sembra che da qualche mese la Agni fosse corteggiata da suoi conterranei: a più riprese, e chiaramente, aveva però detto che queste attenzioni non le erano affatto gradite. Ai suoi «no» l'innamorato focoso ha risposto con rincivile usanza meridionale del «ratto»: un mezzo brutale d'imporre il matrimonio cercando di compromettere la ragazza e di | porrP ]a faTtlig|in davanti al fatto compiuto. Il « ratto » é stato facilitato dalla conoscenza delle abitudini di Giuseppina: ogni mattina, puntualissima, usciva alle 6,45 per recarsi alla Magnadyne dov'è stata assunta di recente come operaia. o o a La giovane rapita: Giuseppina Agui, di diciotto anni

Persone citate: Antonio Idotta, Giuseppina Agui

Luoghi citati: Genova, Reggio Calabria, Roggio Calabria, San Roberto, Torino, Virginia