Un operaio sommerso nel fondo di un pozzo rischia di morire come nelle sabbie mobili

Un operaio sommerso nel fondo di un pozzo rischia di morire come nelle sabbie mobili Quattro spaventasse ore di lotta Moncalieri Un operaio sommerso nel fondo di un pozzo rischia di morire come nelle sabbie mobili Scavava a 6 metri di profondità per raggiungere la falda acquifera - Le pareti crollano e lo seppelliscono -1 compagni gli liberano la testa: ma la sabbia continua a franare implacabile ogni volta che la tolgono con i secchi - Vigili del fuoco e «uomini-talpa» riescono alla fine a liberarlo - Salvo: il patetico abbraccio della moglie, madre di 4 bimbi schiato una morie atroce polto vivo nella sabbia o strangolato da due pezzi di lamiera — in fondo a un pozzo, set metri Per quattro interminabili ore, iad ogni istante, un uomo ha ri-[ otto il livello dal suolo. Si chiama Francesco Caccamese, ha 26 nni, abita in strada della Brusa 6 on la moglie Francesca e quatro figli: Margherita di 6 anni, Gaspare di 5, Rosetta di 3 e Giueppina di 13 mesi. E' immigrato re anni fa da Lercara Friddi, in provincia di Palermo; l'anno scoro ha chiamato anche il fratello Rosolino, 30 anni, che abita In via Cottolengo 31. Entrambi lavorano presso l'impresa Alemanno, via Coppino 80, specializzata nela costruzione di fognature. A Moncalieri, in corso Savona, appena fuori dell'abitato, si sta fabbricando un deposito di combustibili per la ditta Torchio, via Genova 80. Anche per misura di sicurezza, a scongiurare il pericolo d'incendio, è necessaria l'acqua e si è deciso di trivellare un pozzo-ohe raggiunga la falda acqui fera.-H-Po ò vicino, il; terreno è di sabbia finissima. Il lavoro e stato affidato all'impresa Aleman no, i due fratelli Caccamese stan no scavando da tre giorni. Il pozzo ha ormai raggiunto cinque metri e mezzo di prò fondita, ha la forma di un imbuto. Alla bocca, il diametro è di un metro e mezzo, sul fondo c'è a malapena posto per Pope raio che deve proseguire lo scavo. Sono le 13, i due fratelli tornano al lavoro. Le pareti del poz zo sono già state armate con 1 « mandrini », dei pezzi di lamiera attorno ai quali verrà successivamente colato il cemento. Francesco, sul fondo, riprende l'estrazione della sabbia: ne riempie dei secchi che passa al fratello, appeso duo metri più in alto. Mezz'ora dopo, lo scavo ha raggiunto l sei metri di profondità. E d'improvviso Rosolino vede, sotto di sé, due « mandrini » inclinarsi l'uno verso l'altro, chiù dersi come gli spioventi di un tetto mentre la sabbia seppellisce il fratello. Rosolino urla, si arrampica lun gn la fune, chiama aiuto. Accor rono due operai, Giovanni Boccardo e Giulio Rubino, dell'ini presa Acesi, che ha l'appalto dei lavori edili. Scendono nel pozzo, lavorando freneticamente con le mani riescono a togliere la sab bia. I due pezzi di lamiera, fortunatamente, hanno protetto Fran cesco Caccamese, formando una nicchia sul suo capo: ora l'ope raio riesce a passare la testa nel l'interstizio tra I «mandrini» riemerge. Ma 11 corpo e le braccia restano imprigionati. E la sabbia continua a fluire. Si cala un tubo di gomma, Francesco ne prende un capo tra i denti. Pochi mmuti dopo giungono due sdgRdasnd«CcamGdullU1IIirif IMIIIMM tlUlllIUlllllllllllll 1IMIII quadre di pompieri, al coniando ell'ing. Antenucci e dell'ingegner Nardini. Un vigile, Giuseppe Rulent, scende nel pozzo, cerca i togliere la sabbia. Ma riesce a malapena a tener libera la teta dell'operaio. E si profila un nuovo pericolo: sotto la pressione delle pareti che smottano, l due mandrini » che hanno salvato il Caccamese ora minacciano di uciderlo. Lentamente si stringono attorno al suo collo: bisogna fermarli. Nella buca, scende Giorgio Griffa, 28 anni. E' un carrozziere di Moncalieri, in officina ha preso un cric idraulico. Lo inserisce tra 6e lamiere, le allarga lentamente, e blocca con due cunei di legno. I Appena In tempo: In quell'istante l cric, sotto lo sforzo, si schianta. I 1111 ] 111M111111111 ! 1111111111111 ( 111 • i 11111 ; 1111M111 Sono passate due ore, e non si progredito di un millimetro. Francesco Caccamese rifiuta una niezione cardiotonica. Ma bisogna arrestare ad ogni costo il lusso implacabile della sabbia Ora sono sul posto anche gli sperti di una ditta per la triellazione dei pozzi : Francesco Cena, 60 anni, abitante a Volpia10 In via Trento 83 e Aldo Creta, 32 anni, via Fossalta 78. LI hiamano « uomini-talpa », sono abituati a lavorare negli stretti cunicoli sotterranei. Con I vigili del fuoco, costruiscono rapidamente un'armatura di legno: lunghe tavole vengono infisse vertl- del calmente attorno al corpo Caccamese E finalmente il livello della 11M11 ■ I i t < 111111111 r T11111111 ! 111 i 111111 i MIMI < 11111111 sabbia diminuisce: esce dal poz- zo a secchi, di mano in mano. Chi scava, sul fondo, 6 Francesco Alemanno, il titolare dell'impresa. All'ingresso del cantiere, una donna attende, torcendosi lo mani. E' la moglie del Caccamese, giunta da pochi minuti. Non l'hanno lasciata, avvicinarsi: vede solo un cerchio compatto di folla, attorno ad alcuni uomini che si affaccendano accanto a un verricello. D'improvviso, il cerchio si apre e, sorretto da due compagni, appare il marito. Sono le 17,30. Francesco Caccamese è incolume. La moglie piangente gli cade tra le braccia. Per precauzione viene ricoverato alle-Molinette. Della sua paurosa avventura di sepolto vivo, gli resterà solo 11 ricordo. 11111M1111 r 11111111111111T1111 ! 1111111 > 11111111M111311111T Un momento tragico: la sabbia sta per sommergere anche la testa dell'operaio. Accanto alla bocca del pozzo il disperato dolore della moglie

Luoghi citati: Lercara Friddi, Moncalieri