Industria e programmazione temi del dibattito alla Camera

Industria e programmazione temi del dibattito alla Camera Il bilancio presentato dal Ministero Industria e programmazione temi del dibattito alla Camera Il relatore assicura che la politica di piano utilizzerà le energie produttive pubbliche e private, eliminando gli squilibri Al Senato discussione sulla Regione Friuli-Venezia Giulia (Nostro servizio particolare) Roma. 10 ottobre. Alle prospettive dell'industria italiana la Camera ha dedicato una giornata di dibattito esaminando il bilancio del relativo dicastero. Nella relazione, l'on. Dal Falco (de) introduce il discorso rilevando che con l'attuale meccanismo economico si potranno risolvere, a lungo termine, diversi problemi, ma si avrebbe uno sviluppo squilibrato territorialmente. Ecco quindi la giustificazione della politica di piano: una programmazione che indichi gli obiettivi che la politica economica deve perseguire, in maniera da utilizzare tutte le energie produttive, private e pubbliche. La programmazione è richiesta non soltanto per risolvere il problema meridionale ma anche gli squilibri tra le regioni del Nord e quelli tra i vari settori economici. Il relatore compie quindi una analisi dell'andamento della produzione industriale fornendo i dati aggiornati alla fine del primo quadrimestre, già largamente conosciuti. Il dibattito ha rivelato una complessiva adesione alle tesi del relatore e a quella della programmazione economica, con una sollecitazione da parte comunista e da parte socialista a precisare il contenuto antimonopolistico della politica di piano, ad accelerare la formazione dei piani regionali e ad articolare democraticamente la nuova politica, non pretendendo di farne esclusivo appannaggio dell'esecutivo. Da parte liberale l'on. Trombetta ha insistito sul logoramento della situazione economica, soprattutto per la mancanza di coordinamento fra la politica fiscale e le necessità economiche dei vari settori. Dall'eccessivo fiscalismo viene depressa la fiducia degli operatori, mortificati i consumi e quindi compromesso lo sviluppo economico. Influiscono negativamente anche provvedimenti come la nazionalizzazione e la dichiarata volontà di programmare lo sviluppo. Trombetta sostiene che per salvaguardare le esportazioni e sostenere il consumo interno occorre ridare fiducia, al mercato, definendo i limiti della programmazione ed evitando influenze politiche sulle direttive economiche. Il dibattito proseguirà domani. AL SENATO è cominciato il dibattito sulla legge che istituisce la regione a statuto speciale Friuli-Venezia Giulia. I missini hanno risollevato l'eccezione di incostituzionalità e il s?n. Nencioni. riprendendo la manovra ostruzionistica già tentata dal suo gruppo alla Camera, ha parlato quattro ore. Con qualche battibecco la discussione è proseguita fino a sera tarda. La tesi missina è stata sostenuta dal liberale Battaglia e dal monarchico D'Albora. Contro hanno parlato il socialista Solari e il de Tessitori. Gli argomenti prò e contro la costituzionalità della legge sono stati gli stessi che alla Camera. Alla fine messa ai voti l'eccezione è stata respinta col voto della maggio ranza di centro-sinistra, compresi i socialisti, alla quale si sono uniti i comunisti. Il dibattito proseguirà domani. f. d. 1.

Persone citate: Nencioni, Trombetta

Luoghi citati: Friuli, Roma, Venezia Giulia