Scomparsi da Trieste due fidanzati «inventori» d'una formula per missili

Scomparsi da Trieste due fidanzati «inventori» d'una formula per missili Mancano da casa da sei mesi: sono stati rapiti da agenti stranieri? Scomparsi da Trieste due fidanzati «inventori» d'una formula per missili I giovani, di 33 e 32 anni, sono studiosi di chimica e matematica - Avrebbero ideato un propellente di nuovo tipo - Trovati in una cassetta di sicurezza un contralto con uno Stato estero per la vendita della scoperta e un assegno di mezzo miliardo di lire - La coppia aveva profuso lutto il patrimonio nelle ricerche (Dal nostro corrispondente) Trieste, 10 ottobre. La scomparsa di due fidanzati triestini — Mario Doplicher, di 33 anni, e Corinna Gualdani, di 32 — avvenuta in circostanze misteriose nell'aprile scorso, ha fatto scoprire una strana vicenda di cui si parla soltanto oggi, dopo l'apertura di una cassetta di sicurezza presso la sede triestina del Banco di Roma. Nella cassetta, fatta aprire dalla madre del Doplicher alla presenza di un magistrato, di un avvocato e di un notaio, sono stati trovati un testamento fatto dal giovane e un contratto relativo ad alcune trattative intercorse a Lugano fra il Doplicher e i rappresentanti di una nazione straniera — chi dice il Canada, chi l'Inghilterra, chi la Francia — per la cessione di una formula di un nuovo tipo di propellente per missili. Nella cassetta sarebbe stato anche rinvenuto un assegno della Banca d'Italia per mezzo miliardo di lire, intestato a Corinna Gualdani. L'esistenza dei cinquecento milioni corrisposti ai due fidanzati è stata confermata dal legale nominato curatore del Doplicher dopo la scomparsa. La somma è stata accreditata da un'industria britannica presso un istituto bancario al nome di Corinna Gualdani, come compenso per la cessione di un brevetto. L'accreditamento risale ad un anno fa. Il parti colare fa supporre che alla prima invenzione ne abbia fatto seguito una seconda, forse ancora più importante, e che la scomparsa dei due fidanzati sia da mettere in relazione alla nuova scoperta. Pare che della vicenda si stiano occupando il controspionaggio e l'Interpol. Le indagini sono coperte dal massimo segreto. Non è stato possibile avvicinare le persone direttamente interessate:' dei due fidanzati non si sa nulla da sei mesi; la madre del Doplicher si trova in Germania, ad Ansbach, presso Norimberga, in casa del genero, un ufficiale americano, Sutter, appartenente alle forze statunitensi in Germania. I genitori della Gualdani si trovano in una città della Toscana, loro terra natale. Il padre della gio vane è un ferroviere in pen sione, che ha prestato sem pre servizio a Trieste. Corinna era nata in questa città. Corinna Gualdani è una stu dentessa fuori-corso in chimi ca e Mario Doplicher ha frequentato per alcuni anni la Facoltà di fisica presso l'Uni versità di Trieste. Tutti e due sono conosciuti come persone di notevole intelligenza, studio si appassionati di matematica fisica e chimica. Alcuni prò fessori universitari, interrogati sulla possibilità che essi abbiano ideato un propellente di nuovo tipo, si sono dimostrati scettici, ma non hanno esclu so tale possibilità. Secondo vo ci che corrono a Trieste i due avrebbero scoperto un carburante in grado di bruciare anche in assenza di ossigeno. Pare che la formula sia stata trovata da Corinna Gualdani: il fidanzato l'avrebbe aiutata a concretare la scoperta. Il padre della ragazza sarebbe stato al corrente della invenzione ed avrebbe speso tutti i suoi risparmi — più di una decina di milioni — per rendere possibile a Corinna di continuare le ricerche, 11 Doplicher non ha mai parlato a nessuno dei suoi esperimenti. Soltanto una volta disse ad un amico che tra non molto sarebbe stato ricco al di là di ogni immaginazione. In un'altra circostanza, a un impiegato del « Banco di Roma », egli aveva mostrato un piccolo quaderno, dicendo: < Qui dentro c'è qualcosa che vale un milione di dollari *. Pare che in due anni, il giovane abbia speso tutto il patrimonio lasciatogli dal padre, case e terreni, per un valore di almeno cento milioni. Non si conosce dove sia finito tutto questo denaro; si sa soltanto che una minima parte di esso è stato investito in tre imprese commerciali a Trieste Risulta che il Doplicher prima della scomparsa aveva firmato numerose cambiali per alcuni milioni; "gli effetti andarono in protesto e furono ritirati dalla madre, che dispone ancora di una certa fortuna. Molti ritengono che il giovane e la sua fidanzata abbiano speso gran parte del loro denaro in viaggi, contatti con studiosi stranieri, analisi ed esperimenti riguardanti la presunta Invenzione. E' comunque assodato che il Doplicher viveva una vita ritirata e per nulla dispendiosa. Per al cuni anni, egli era stato un attivista comunista, ma da qualche tempo, pur non rinne gando le proprie convinzioni, si era ritirato dalla vita politica attiva. Pare che anche Corinna Gualdani nutrisse simpatia per i partiti di sinistra. Mario Doplicher era partito 1*11 aprile scorso da Trieste smaLdfgcttaaisesgzsmgppa sulla sua « 1400 > nera, con la madre e la sorella: doveva acaompagnarle in Germania. Lasciata la sorella ad Ansbach dal marito, madre e figlio si fermarono a Lugano, dove il giovane ebbe alcuni contatti con una banca svizzera. Poi tornarono verso Trieste. Giunti a Mestre, il Doplicher disse alla madre che doveva andare a Milano per affari urgenti e importantissimi. La madre proseguì da sola per la sua città e da allora non ha più rivisto il figlio. Dopo qualche giorno partì anche la fidanzata del giovane. Corinna disse ai suoi che Mario la chiamava a Venezia per cose urgenti. Prese il treno e scomparve. I familiari non sanno neppure se i due fidanzati sono ancora vivi. Secondo i paren¬ ti, essi sarebbero stati rapiti da agenti stranieri che vorrebbero costringerli a rivelare la loro scoperta. La < 1400 » nera sarebbe stata trovata abbandonata in Austria. Secondo alcune voci i due si troverebbero oltre oceano, o addirittura in Russia. Ma sono congetture. Di certo per ora v'è soltanto che 1 due sono scomparsi dalla circolazione; che il Doplicher ha dilapidato il patrimonio paterno ed ha lasciato nella cassetta di sicurezza di una banca il proprio testamento e alcuni documenti circondati da un rigorosissimo riserbo. L'ultimo cenno di vita che si è avuto da Mario Doplicher è stata una lettera indirizzata ad una signora di Trieste alla quale egli doveva del denaro e nella quale il giovane la tranquillizzava, lamentandosi poi della « disonestà del mondo >. La lettera è stata spedita daila Germania, ad Ansbach, dove risiede la sorella. Poco prima di sparire, il Doplicher aveva confidato ad un amico: «Ho la sensazione di essere sorvegliato». Una terza persona che era molto vicina al Doplicher si è resa irreperibile. Si tratta di un ex giornalista comunista, Mario Vusconi, amico del giovane studioso. Nessuno sa dove si trovi il Vusconi, alla cui ricerca si sono posti sia i giornalisti che lo stesso curatore del Doplicher. Si ritiene che l'ex giornalista possa sapere qualcosa sulla scomparsa del Doplicher e della fidanzata, o sulle preoccupazioni ed i timori che turbavano il giovane. u. s. Mario Doplicher, 33 anni, scomparso con la fidanzata