L'avventurosa vita di Oreiller sciatore, cantante e pilota

L'avventurosa vita di Oreiller sciatore, cantante e pilota L'avventurosa vita di Oreiller sciatore, cantante e pilota Aveva 37 anni - Innamorato della montagna, era arrivato a vincere due titoli olimpionici di sci - La sciagura mortale in auto (Nnstro servizio particolare) Parigi, 8 ottobre. Henri Oreiller è morto domenica sulla pista di Montlhéry a bordo di una gran turismo mentre partecipava alla Coppa Salone. La notìzia latria sbalorditi quanti hanno conosciuto bene. Oreiller. il quale, prima di dedicarsi all'automobllisma, era sta'? per anni uno degli assi più acclamati dello sci. Non per nulla alle Olimpiadi di Saint Moritz del 1948 alleva conquistato la medaglia d'oro sìa nella discesa libera sia nella combinala alpina. Oreiller era nato a Parigi il 5 dicembre 1925 da genitori savoiardi che si erano trasferiti nella capitale per motivi di lavoro. Era ancora un bambino quando, nel 19S2, il padre lo condusse per le vacanze estive nella vai d'Isère, che soltanto allora incominciava a prosperare. Henri si innamorò di quel posto, e non volle più lasciarlo. Lui, insofferente di qualsiasi forma di disciplina, si assoggettò a vivere in un collegio pur di non abbandonare la valle. E così t'inverno successivo si infilò ai piedi il primo paio di sci. Si mise in luce rapidamente. Soprattutto si fece notare per il suo carattere. Voleva sempre vìncere. Non ammetteva per alcun motivo che qualcuno potesse essere più bravo di lui. Forse potrà sembrare un paradosso, ma Oreiller, che adorava la velocità, conquistò il suo primo vero alloro, il titolo nazionale, nel 1944, a 10 anni dunque, quale fondista. Ma il fondo era una specialità che non era fatta per lui. Ritornò alla discesa e continuò ad affermarsi. Nel 1948 alle Olimpiadi di Saint Moritz vinse la discesa libera con quasi 5 secondi di vantaggio sul secondo classificato. Ma si dubitò lino all'ultimo momento che Oreiller non dovesse presentarsi al via. Di}atti si era rifiutato di correre con gli sci nuovi assegnati dulia federazione francese. Avrebbe corso soltanto coi suoi vecchi sci rossi o niente. La sera prima del la gara un turista americano, per sbaglio, caricò gli sci di Oreiller sulla macchina e parti. Henri lo inseguì sino alla frontiera, riebbe gli sci rossi, dormicchiò tre ore e vinse il titolo olimpico. La sera invitò tutti in albergo dove era alloggiata la squadra francese e diede spettacolo. Suonava con abilità sconcertante (ut ti gli strumenti. Passava con la massimo naturalezza dal piano alla fisarmonica, dalla chitarra alla tromba, dal sassofono alla batteria. E quando non aveva strumenti a portata di mano organizzava concerti con le casseruole. Ma soprattutto cantava in maniera splendida. Era un professionista del canto, tanto che do po essersi ritirato dall'attività agonistica, a Parigi presentò un suo show personale in un locale notturno. Il fatto suscitò scalpore. Poi si seppe che Oreiller, il quale voleva dedicarsi all'automobilismo aveva assolutamente bisogno di fare, quattrini per comprarsi una macchina da corsa. All'automobilismo era venuto grazie all'interessamento di un amico che gl aveva affidato una c Bmw » 2 litr affinché partecipasse al Oran Premio delle Frontiere a Chimay. Sposatosi con una bellissima donna che. con lui curava gli affari commerciali ai quali si era dedicato, Oreiller continuò a cor rere in macchina. Nel 1959 si lau rea campione nazionale di Fran eia dopo che l'anno precedente aveva vinto il Tour automobilistico. Il suo sogno era quello di arrivare alla « formula l *. Ora, al volante della « Ferrari gran turismo j-, che era la macchina che prediligeva, ha disputato la sua ultima corsa, una gara senza traguardo. Era nato per vivere intensamente. Alla vita aveva chiesto tutto, ottenendo tutto troppo in fretta. A 37 anni ha lasciato un mondo di amici. m. h.

Persone citate: Henri Oreiller, Oreiller

Luoghi citati: Parigi