La vendemmia in Piemonte sarà migliore del previsto

La vendemmia in Piemonte sarà migliore del previsto Favorita dal bel tempo degli aitimi giorni La vendemmia in Piemonte sarà migliore del previsto Il raccolto sarà più abbondante dell'anno scorso, anche se la siccità lo ha ridotto del 15-20 per cento - Il grado alcoolico sarà piuttosto elevato in quasi tutte le zone - Tonnellate di uva già vendute sulla pianta - Molti vengono dalle città per acquistarla e « farsi un po' di vino buono » - Si cerca manodopera a tremila lire il giorno, più i pasti (Dal nostro inviato speciale) Asti, 4 ottobre. Tonnellate di uve ancora pendenti nelle vigne sono già state vendute con una breve contrattazione e una stretta di mano sull'aia delle cascine. Molti compratori, commercianti e privati, risalgono in questi giorni le strade meno frequentate di collina, raggiungono le frazioni lontane e le cascine isolate, e acquistano le uve dopo averle esaminate nella vigna. Resta inteso che la vendemmia verrà fatta nei prossimi giorni. Abbiamo visto, fra tanti compratori, un gruppo di quattro operai torinesi comprare 100 miriagrammi di uve a 710 lire. « Spendiamo 72 mila lire, 18 mila a testa — dicevano — ma ci facciamo un po' di vino buono, genuino >. Sabato verranno a vendemmiare insieme con l contadini, poi si porteranno le uve nel cascinotto che uno di loro possiede presso Chivasso e domenica le pigeranno: saranno due giorni di lavoro, ma anche di festa campestre, e alla fine si troveranno una discreta provvista di buon barbera. La vendemmia, già cominciata in alcune zone, si intensifica in questi giorni e raggiungerà tutti i vigneti nella settimana prossima. Molti astigiani e monferrini, trasferitisi a Torino, tornano per qualche giorno nei paesi di origine, in vitati da parenti e amici, per partecipare alla vendemmia: queste belle tiepide giornate d'autunno rendono attraente il soggiorno in campagna e gradevole la cura dell'uva, quasi d'obbligo per chi s'inoltra, nei vigneti. Tuttavia la mano d'opera scarseggia perché il raccolto dev'essere compiuto al più presto: i vitìexiltori quando decidono di vendemmiare intendono sbrigarsi per non essere sorpresi da un improvviso cambiamento del tempo. In molte zone si cercano vendemmiatori e vendemmiatrici a cui. vengono offerti compensi di 3000 lire al giorno più i pasti. Ad Asti il mercato delle uve già aperto per le uve dolcetto, brachetto e moscato, accoglierà da domani anche le uve barbera, grignolino, uvaggio e freisa. I prezzi non sono an cora stabilizzati dalle contrattazioni di mercato, ma possiamo riferire le quotazioni di base praticate in questi giorni. Le uve comuni sono vendute a 700-730 lire il miriagramma, le uve fini da vinificazione a 730-760, le uve barbera selezionate a 730-780 con punte più elevate, nella zona di Canelli, fino a 800-860. Per i dolcetti si quotano 700-800 lire e per i dolcetti selezionati 800-900. Ad Alba, Barolo, Diano, Vezza le quotazioni del dolcetto superano le 900 lire e sfiorano le 1000 lire. Le uve barbera della Val Tiglione, particolarmente pregiate, sono state vendute nella vigna a 850-900 lire il miriagramma. Ad Agliano 830 lire. In complesso il raccolto sarà più abbondante del previsto: nonostante il danno della sic cita, valutato nel 15-20 per cento, sarà nettamente superiore al raccolto del 1961 e inferiore a quello del 1960, an nata abbondantissima. La qualità è buona senza essere eccezionale. La gradazione zuccherina varia da zona a zona. In genere è piuttosto elavata e darà un vino di buon grado alcoolico, in qualche plaga leggermente acerbo per la non perfetta maturazione di alcuni grappoli. Ad Alba 11 mercato delle uve è già aperto tutti i giorni. La gradazione zuccherina delle uve risulta di 17-18 gradi «Babo>, un po' inferiore alle pre¬ visioni, perciò i prezzi, inizialmente sostenuti, sono diminuiti, stabilizzandosi sulle 750 lire il miriagramma per le uve comuni selezionate, ma ì'arrivo di grosse partite di ottimo dolcetto ha rianimato il mercato facendo segnare quotazioni elevate. Il mercato di Acqui, già aperto per il dolcetto e il moscato, accoglierà da domani anche il brachetto, da lunedi prossimo l'uvaggio e dal 10 ottobre il barbera. La produzione sarà del 30 per cento superiore a quella dello scorso anno; la gradazione alcoolica di 12-13 gradi. I prezzi contrattati in questi giorni sono di 1200 lire per l'uva moscato, 750-800 per il dolcetto, 700 per il barbera, 1000 per il brachetto. Tutte le cantine sociali della zona ricevono già le uve, salvo quella di Alice Bel Colle che si aprirà fra qualche giorno. La vendemmia è in pieno svolgimento per 11 dolcetto. Nella valle d'Orba, a Castelletto, Silvano, Capriata, a Lerma e Mornese, è già attivo il mercato delle uve da conservazione, Regina e Verdea, che hanno raggiunto quotazioni di 850-950 lire con punte fino a 1100 lire. A Canelli la produzione del l'uva moscato è accaparrata per quattro quinti dalle cantine sociali, dalle case vinicole e dalle produzioni in proprio. Le uve in vendita sono quotate 1300-1400 lire. La gradazione zuccherina è di 20-22 gradi «Babo> equivalenti a 12-13 di gradazione alcoolica. A Nizza e a Santo Stefano Be'bo l'uva moscato è quotata 1200-1300 lire. Ad Ovada il dolcetto con 22-23 gradi « Babo », corrispondenti a 13 gradi alcoolici, è venduto a 680-800 lire; e le uve della stessa qualità con 25-26 gradi «Babo» (14 di gradazione alcoolica) hanno raggiunto le 990 lire il miriagramma. A Novi sono stati fatti i primi prezzi del nebbiolo da 850 a 1000 lire. Questo rapido panorama della vendemmia si definirà meglio nei prossimi giorni con le quotazioni ufficiali dei mercati e con le medie locali e provinciali. Le condizioni meteorologiche sono favorevoli al raccolto e le uve hanno tratto vantaggio da qualche rovescio dì pioggia e dall'umidità autunnale abbondante nelle ore notturne. Le richieste di vino del 1961, intanto, subiscono un sensibile rallentamento poiché è imminente la nuova produzione, ma le quotazioni si mantengono sostenute perché le riserve sono limitate. e, La programmazione economica

Persone citate: Agliano, Castelletto, Diano, Vezza