Contraria la maggioranza del Comune a nazionalizzare l'Azienda Elettrica

Contraria la maggioranza del Comune a nazionalizzare l'Azienda Elettrica Contraria la maggioranza del Comune a nazionalizzare l'Azienda Elettrica Il sindaco : « L'Aem è uno dei nostri patrimoni più importanti, la questione è prematura » - L'assessore Arnaud e l'ing. Porcellana condividono questo atteggiamento Vivaci reazioni ha suscitato tra 1 dipendenti dell'Aem e amministratori del Comune la notizia pubblicata ieri da « La Stampa » circa la possibilità che l'azienda venga ceduta all'Enel. Il personale teme che 11 passaggio di proprietà possa portare ad un mutamento non vantaggioso del rapporto d'impiego. Gli amministratori sono divisi In due correnti, una favorevole e una contraria. Il sindaco e alcuni assessori hanno manifestato il proposito di conservare al Comune la proprietà dell'azienda elettrica. Non soUanto per difendere un patrimonio: ma per mantenere la gestione di un servizio che fa realizzare ogni anno al Comune forti economie : l'Aem fornisce alla città, a prezzi molto bassi, l'energia per i servizi pubblici. Sull'argomento il Sindaco ing. Anselmetti ci ha dichiarato: « Non ho ancora elementi sufficienti per prendere un atteggiamento. E', perh altrettanto vero che consi-\dero l'Azienda elettrica unu dei'patrimoni più importanti del Co- \ mune, e primaria la sua funzione nei riguardi della città. Non si conoscono ancora i termini esatti della legge, e giudico orbi traria ogni ipotesi circa la desti nazione dell'eventuale ricavato della cessione. Ignoriamo infatti quoti criteri saranno adottati per la valutazione finanziaria delle aziende. La questione è quindi al meno prematura. Ci sarebbe comunque molto ria discutere prl ma di prendere qualsiasi decisione ». Contrario e anche l'assessore alIs finanze Arnaud : « La decisione spetta esclusivamente al Sindaco, alla Giunta ed al Consiglio. non certamente a questi» o 'quel par lamentare. La Giunta sta esami | nando il problema e. non ha ossuti I lo alcun impegno, né in un sen so, né nell'altro. Quanto alla pos sibilila di finanziare con il delia ro ricavato dalla vendita del-1l'azienda opere di interesse cittadino, mi limito ad osservare che è singolare e disinvolto il sistema di far fronte alle esigenze dell'ora liquidando il patrimonio della città. Parecchi anni fa, ac cadde a Torino qualcosa del genere: per procurarsi del fondi, il Comune cedette numerose aree di sua proprietà, con il risultato| che oggi la citta deve sobbarcarsi oneri giganteschi per acquistare I terr"ni necessari alla sua espansione L'assessore alle aziende munì cipalizzate ing. Porcellana ha detto: « Prima di schierarsi per la tesi della cessione o quella demantenimento della proprietà, occorre aspt tiare il testo definitivo della legge. Bisogna vedere quali attribuzioni, nel nuovo ordinamento, avranno le aziende elettriche municipalizzate. In linea dmassima l'amministrazione è contravia alla vendila dell'Atm. Sul in stessa posizione sono per oratutte le grandi città. Questo orientomento è emerso la settimanascorsa nell'assemblea nazionale dell'Unione dei Comuni italiani

Persone citate: Anselmetti, Porcellana

Luoghi citati: Torino