I laburisti contro l'adesione al Mec se Londra non avrà «condizioni migliori»

I laburisti contro l'adesione al Mec se Londra non avrà «condizioni migliori» I laburisti contro l'adesione al Mec se Londra non avrà «condizioni migliori» II capo del partito dichiara: « Respingiamo le intese raggiunte finora a Bruxelles. Non sono adeguate e non soddisfano le nostre esigenze» - Cinque requisiti per l'ingresso nella Comunità europea - Se il governo non li otterrà* i laburisti chiederanno nuove elezioni (Dal nostro corrispondente) Londra, 3 ottobre. Il congresso del Partito Laburista, radunato a Brighton. sulla costa meridionale britannica, ha approvato oggi, per alzata di mano, il documento re datto dalla direzione sull'entrata dell'Inghilterra nel € Mercato Comune ». Solo 30 dei 1300 delegati hanno votato contro. Il testo dichiara che Londra dovrebbe aderire solo se i termini dell'accordo con i Sei saranno assai più favorevoli di quelli ottenuti finora. Una risoluzione ostile in ogni caso ad una unione anglocontinentale è stata sconfìtta, quasi all'unanimità. E' avvenuto dunque quanto era previsto. Non lo era, invece, il tono del lungo discorso pronunciato dal « leader > del partito Hugh Gaitskell, alla apertura della seduta. Gaitskell ha ripetuto ovviamente la tesi del documento di cui è stato uno degli autori, ha ripetuto che il partito non prenderà ìina decisione prò o anti Mec, fino a quando non diverranno note tutte le condizioni dell'eventuale intesa: ma, per la prima volta, Ita posto pesantemente l'accento sugli svantaggi di un'adesione, e ha respin to tutti i risultati conseguiti dal governo nelle trattative di Bruxelles. « Il nostro giudizio su quanto è stato fatto in questi mesi è sfavorevole, — ha tuonato il « leader » — dobbiamo rigettare le intese finora negoziate. Non sono adeguate e non soddisfano le nostre condizioni ». Le sue parole suscitavano fragorosi applausi e disanimavano la minoranza europeista. Gaitskell proseguiva: « Noi non chiudiamo la porta, le condizioni da noi poste possono essere appagate: non sono impossibili né irragionevoli. Ma se i Sei non le accetteranno e il nostro governo non tenterà neppure di chiederle, noi combatteremo a difesa della nostra tesi, fi a beneficio dell'Inghilterra, del Commonwealth e del mondo. Quando verrà il momento, non rilutteremo dal compiere il nostro dovere>. Qual è questo dovere* Ecco le parole di Gaitskell. * Se, qua mio i iermttti dell'eventuale accordo saranno divulgati, il partito laburista giungerà alla conclusione che non sono abbastanza buoni, se saremo persuasi che non ci convenga

Persone citate: Hugh Gaitskell

Luoghi citati: Bruxelles, Inghilterra, Londra