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Castrocaro ci dà una nuova MiIva? Castrocaro ci dà una nuova MiIva? La romagnola Eugenia Foligatti, vincitrice, ricorda molto l'illustre collega (Nostro servieio particolare) Castrocaro, 1 ottobre. (f. f.) I telespettatori che mercoledì sera assisteranno alla trasmissione registrata della serata finale del concorso di Castrocaro, non immagineranno l'ansia che ha invaso oggi l'animo delle dieci cvoci nuove > finaliste. Per i cinque giovanotti e le cinque ragazze, il primeggiare in classifica significava conquistare l'automatica inclusione tra i cantanti per il prossimo Festival di Sanremo, che ha appunto assicurato due posti ai migliori elementi di questo concorso. I vincitori sono stati la romagnola Eugenia Foligatti e il siciliano Gianni La Commare. L'emozione ha invaso i concorrenti, già durante le prove generali per la tv. Il maestro Angelini era esigente nel richiedere ottime interpretazioni. La sala era affollata da big della musica leggera, venuti qui come osservatori; nella prima fila delle poltrone si notavano i grossi nomi della canzone, che avevano accettato di tenere al battesimo del successo questi candidati: Tonina Torrielli, Wilma De Angelis, Jula de Palma, Fio Sandon's, Renata Mauro, Gino Corcelli, Aurelio Fierro, Giorgio Gaber, Giorgio Consolini, Achille Togliani, Ladano Tajoli. A un certo momento, è uscita di corsa dal palcoscenico una ragazza esclamando: «Mi vergogno di cantare davanti a tutta questa gente che se ne intende ». Era Luisa Carpentieri, che proprio allora aveva terminato di interpretare « Nessuno mai ». E' una nerissima napoletana, ventiseienne, trapiantata a Milano, che l'anno scorso ha abbandonato l'impiego di stenodattilografa per tentare la fortuna nell'arte. L'hanno rincuorata le due compagne, che, essendo le più favorite dai pronostici, si osservavano intensamente a vicenda: Eugenia Foligatti (interprete della canzone spagnola «Pide») e Iva Zanicchi (interprete dì «Mi arrendo). Eugenia, figlia di operai di Massalombarda di Ravenna, è una specie di Milva, più longilinea: metri 1,70 senza tacchi; Iva, in certo modo, le rassomiglia. E' nativa di un paese di mille anime, nell'Appennino tosco-emiliano, Ligonchio; ieri, domenica, per l'emozione le era scomparsa la voce ma oggi, dopo 24 ore di cure ed attenzioni, era di nuovo in forma Sebbene meno favorite dal pronostico, erano fiduciose anche le altre due concorrenti, la romantica e bionda signorina Laura Ricci di Acqui, ( diploma commerciale, casalinga), interprete di < Esiste » e la focosa napoletana Tina Chiarelli (interprete dì « Il primo mattino del mondo»). L'ansioso controllo reciproco non è stato oggi meno serrato fra i cinque ragazzi: il torinese ventiseienne Enrico Cam pia, interprete di <Caterina», studente in legge fuori corso, ex-campione di nuoto farfalla, e per tre anni allievo della si gnora De Vincenzis, al Conservatorio di Torino; il livornese Fabrizio Ferretti, d! 17 anni, (interprete di « Come te»), studente in ragioneria, incoraggiato a cantare da uno zio artista e impresario teatrale; il messinese trapiantato a Roma Gianni La Commare, in terprete di « Uno dei tanti », che da sé ha imparato canto, pianoforte e chitarra, è iscritto a Roma nella facoltà di Economia e Commercio, e la vora come contabile in un'impresa di costruzioni; il bergamasco ventottenne Dino Pedretti, interprete di « Mister Amore »: alpinista, ha seguito il corso per sottufficiale di alpini nella scuola di Aosta, e ora, a Bergamo, è impiegato di banca; ed infine il ventiquattrenne imolese Verardo Ricci, interprete di «Io so», ragazzo dai vivacissimi occhi neri come il carbone che, conseguito il brevetto di pilota, ora sta per affrontare pli esa¬ mi per essere abilitato a pilotare apparecchi di linea. Tra gli ospiti d'onore è stata molto festeggiata la bionda e sorridente Catherine Spaak. Indipendentemente dal risultato finale, a queste dieci « voci nuove » l'entrare in finale a Castrocaro ha già fruttato risultati positivi, sotto forma di contratti con case discografiche e impresari teatrali. MI concorso delie «voci nuove»