Piccioni: «Il Mercato Comune non è una minaccia per nessuno»

Piccioni: «Il Mercato Comune non è una minaccia per nessuno» Piccioni: «Il Mercato Comune non è una minaccia per nessuno» Il nostro ministro degli Esteri respinge le accuse sovietiche alla Europa Unita e rivolge un appello alle Potenze per una tregua nucleare « almeno parziale » - Migliori prospettive per l'Alto Adige (Nostro servizio particolare) New York, 28 settembre. Ha preso la parola, nel dibattito in corso all'Assemblea generale dell'Onu, il ministro degli Esteri italiano, Attilio Piccioni. Egli ha esordito invitando le grandi Potenze a raggiungere un accordo sia pure parziale sulla messa al bando degli esperimenti nucleari, accordo che serva di base a un trattato su un disarmo generale e completo czeguvtE«rbrtRivolgendosi ai delegati sovie- ■ stici Piccioni ha detto: « Sono mcerto che 1 Unione Sovietica fm>n ignorerà gli appelli che,rle giungono da tutte le par 1 ,del mondo di mettere fine al-!,meno a quegli espenmeuiti che: sono 1 più dannosi pei- 1 urna-|nmta e le generazioni future»., Il sen. Piccioni ha poi re- sspinto 1 accusa mossa dal mi- ' nistro sovietico Gromyko al dcupPgfiOccidentale desiderose di ven- ;rdetta» nA questo punto Piccioni ha irMercato comune europeo secondo la quale la suddetta organizzazione economica mira « a intensificare la corsa agli armamenti e a rafforzare le forze armate della Germania I detto: « Nessun paese che sia al corrente degli obbiettivi e delle realizzazioni del Trattato di Roma può avere ricevuto scsle impressioni alle quali il si- calltctspace e democrazia, delle eco-|cnomie degli Stati membri eiagnor Gromyko ha fatto life rimento. Parlare di voler in tensificare la corsa agli arma menti o di altre mire del ge-1 dnere è voler ignorare deliberatamente gli scopi della Comunità economica europea. Mentre l'obiettivo immediato del Mec e l'organizzazione, in la graduale irradiazione di tale sistema in tutto il mondo per mezzo delio sviluppo di scambi e relazioni fruttuose — ha continuato Piccioni — il suo obiettivo ultimo è di nègdlp creare, attraverso l'integrazione economica, un sistema europeo non diretto verso la guerra fredda, ma tendente a uno sviluppo equilibrato della vita internazionale ». Dopo qualche attimo di interruzione il ministro degli Esteri italiano ha aggiunto: « Non è pensabile che un'Europa occidentale solida e libera da nazionalismi di natura economica e da rivalità intestine, come lo dimostra la struttura che essa va assu mendo, possa costituire una fonte di minaccia. Al contra,rio essa non può oho e,sere ,ln fatt01.e determinante per !,a rlpl mondo e dal.e'vi. : ia aMa cooperazlone econ0. |nlira internazionale. Pertanto , ha concU)so Piccion, _ ,„ svil ' e il consolidamento del Mercato Comune Europeo comporterà un aumento e non una diminuzione delle sue importazioni da tutti gli altri Paesi del mondo. Questi sono gli scopi eminentemente pacifici che il Meo si è prefissi e, ;ripeta '1ues!a Comunità eco nomica non ha e non può ave- ire' PrnPrin Per le ragioni che I stanno alla base della sua creazione, alcuna mira aggressiva contro altre nazioni ». Il ministro italiano ha con- c,uso 11 suo intervento con un accenno alla questione dell'Alto Adige Nel corso di questi ultimi — ha detto fra l'altro Piccioni — gli atti di terrorismo si sono attenuati considerevolmente e si è avuta l'impressione che ad essi si sia sostituita da parte austria|ca una realistica disposizione a considerare la controversia 1 dodici mesi nel suo ambito naturale, che è quello giuridico. Di conseguenza il governo italiano ha deciso, recentemente, di abolire il visto di ingresso sui passaporti del cittadini au- striaci che desiderano entrare in Italia. «Il governo italiano — ha concluso l'oratore — rimane sempre favorevole a quanto possa condurre al superamento definitivo di questa controversia di cui vorremmo vedere liberati i rapporti con un Paese vicino ed amico ». a. p.

Persone citate: Attilio Piccioni, Gromyko, Piccioni

Luoghi citati: Europa, Germania, Italia, New York, Roma, Unione Sovietica