Con una lettera anonima accusava il fratello di un tentato omicidio

Con una lettera anonima accusava il fratello di un tentato omicidio Con una lettera anonima accusava il fratello di un tentato omicidio Scoperto come autore della missiva, rincarò la dose con nuove accuse risultate del tutto false - Condannato per calunnia a 2 anni e 2 mesi La Corte d'Appello ha inasprito la pena inflitta dai primi giudici ad un operalo di Paesana che calunniò il fratello, accusandolo di un tentato omicidio avvenuto 13 anni prima. La denuncia era stata l'epilogo di una lunga inimicizia fra i due fratelli e non aveva avuto altro movente se non il desiderio di « rovinare» Il fratello che odiava. Bartolomeo Bonansea, 52 anni, aveva Inviato, nel febbraio 196U, una lettera anonima al compaesano Vittorio Colomba, che, nel 19-17, era stato colpito da due rivoltellate alla schiena durante un hallo pubblico nella frazione Croeslo, e ferito cosi eravemen te da dover essere ricoverato a lungo, in Imminente pericolo di vita, all'ospedale di Saluzzo Nella lettura, tutta redatta con lettere ritagliate con pazienta lavoro ila una rivista, si diceva chi- l'ignoto attentatore era Michele Bonansea Malgrado lo stratagemma dei caratteri ritagliati, non tu difficile ai carabinieri sospettare del fratello N'olia casa di Bartolomeo fu trovata la rivista tagliuzzai cl'uomo contessa Fino a quesio.•unici, essendosi rivolto ad un privato e non alle autorità, non era ancora incorso nel reato di calunnia: ma egli Insistette nel- le sue accuse e forni ai carabinieri nuovi particolari che dovevano avvalorare la sua denuncia. Spiegò che vi era un preciso movente. Michele, chiamato qualche volta per scherno * formica elettricità» < perché da ragazzo aveva subilo una folgorazione che lo aveva roso quasi inabile al lavoro) si era una volta risentito con il Colomba per via del soprannome e gli si era avventato contro graffiandolo. Poi, secondo il racconto di Bartolomeo, tentò addirittura di ucciderlo sparandogli i famosi due colpi nella schiena: «Ho saputo da mia madre che è stato Michele yuella notte rincasò le sorelle dovetcalmarto L'inii [ l ut lo tremante [toro faticare ! domani mia madre mi pregò 1 togliergli la pistola, perché non tacesse altri spropositi, ed io la vendetti ». La madre nel frattempo era morta, le due sorelle negarono la veridicità dell'episodio I carabinieri, convinti della piena innocenza di Michele, denunciarono il fratello per calunnia . Bartolomeo Bonansea insistette j anche dinanzi al Tribunale di ! .;aluzzo, indicò nuovi lesti che però non gli furono di aiuto, e fu condannato ad un anno e set mesi. Ieri si e svolto 11 giu¬ dizio d'appello. La Corte (Pres. Calvelli, cane. Tedesco», accogliendo Il ricorso dell'accusa, sostenuto dal P G Marre, ha inilitto al calunniatore 2 anni e 3 mesi. Difensore era l'avv. De Marchi, patrono di Parte Civile l'avv Prato

Persone citate: Bartolomeo Bonansea, Calvelli, De Marchi, Marre, Michele Bonansea, Tedesco, Vittorio Colomba

Luoghi citati: Paesana, Prato