Uno dei fratelli si accusa del delitto la donna dice: "E' stato mio cugino,,

Uno dei fratelli si accusa del delitto la donna dice: "E' stato mio cugino,, CHi è l'assassino dell'uomo fatto a pesasi? Uno dei fratelli si accusa del delitto la donna dice: "E' stato mio cugino,, Una serie di indizi lascerebbe ritenere che i colpi di forbice siano stati vibrati dal più vecchio dei tre Montalbano, Francesco di 17 anni - Ignazio Sedita avrebbe rinfacciato alla moglie di averlo tradito Allora i fratelli insorsero per vendicare F« onore » ed uno l'uccise - Oggi confronto fra i quattro sospettati (Dal nostro inviato speciale) Chivasso, 24 settembre. I due fratelli e 11 cugino di Lucia Montalbano, la donna di ventun anno per la quale un uomo, suo marito, è stato barbaramente ucciso e sezionato, hanno trascorso al «Ferrante Aporti > la prima giornata tranquilla da quando sono stati fermati dal carabinieri. Una giornata tranquilla come essi aspettavano, cioè senza seccature con la legge, senza interrogatori. Nelle loro stanze al correzionale dormono — lunghi sonni senza incubi — mangiano, fumano le poche sigarette che gli sono rimaste. Il loro contegno è assolutamente incomprensibile, o può essere spiegato in un solo modo: i tre ragazzi, in questo simili alla loro congiunta che da sabato pomeriggio vive alle carceri « Nuove >, sono completamente privi di senso morale e di intelligenza. Sono simili a bruti. Per questo il sostituto procuratore della Repubblica dottor Toninelli è deciso a chiedere al giudice istruttore, per tutti e quattro, la perizia psichiatrica. Ieri notte il magistrato, dopr» avere ascoltato separatamente i tre ragazzi per molte ore, li ha riuniti e li ha messi a confronto. In un'ora e mezzo di contestazioni il dottor Toninelli è riuscito a riassumere in un nome tutte le ipotesi fatte nei giorni scorsi sull'esecutore materiale dell'assassinio dì ' Ignazio Sedita. Questo nome è ovviamente coperto dal segreto istruttorio. Ma una serie di Indizi lascia ritenere che i colpi di forbice siano stati vibrati dalla mano del più vecchio tra i fratelli di Lucia Montalbano, Francesco. Uno dei tre — questo è certo — si è autoaccusato autore del delitto. Sicuramente non si tratta di Paolo Montalbano, il più giovane dei tre (ha appena sedici anni), che anzi sia il fratello, sia la sorella e il cugino, tendono a relegare in una parte di secondo piano. . Restano gli altri due. Francesco Montalbano fra pochi giorni diventerà maggiorenne, è in un certo senso il capo della famiglia, poiché è il maschio più anziano. Il codice d'onore di una certa società esigeva da lui, prima che da ogni altro, di lavare con il sangue l'insulto e la minaccia contro la sorella. Durante la rissa scoppiata nella squallida casa di via dei Cappuccini 1, Ignazio Sedita ha rimproverato alla moglie di averlo tradito, secondo quanto gli aveva scritto uno zio mentre era ancora in carcere. Gli altri, che già lo temevano, e sapevano che poteva avere l'intenzione di vendicarsi, stavano all'erta. Quando Ignazio si è alzato da tavola e si è gettato contro 1 cognati e il cugino (questo è quanto essi dicono) è volato un colpo, poi un altro. Francesco Montalbano avrebbe assunto su di sé la responsabilità materiale del delitto. Forse non sa che una condanna identica alla sua può cadere, nonostante la sua autoaccusa, su tutti gli altri. E certamente non sapeva, quando ha fatto la confessione davanti al magistrato, che Lucia Montalbano doveva cambiare poche ore dopo, un'altra volta, le carte in tavola. La donna ha rovesciato la versione dei fratelli e del cugino. Ha detto che è stato Giuseppe La Bella a uccidere il marito: ed è logica anche questa versione. Infatti Giuseppe er* innamorato di lei (questo dl*je Lucia) e doveva scattare per primo a difenderla dal ma rito. Era davvero innamorato? Parrebbe di sì, sebbene « Pippo > e Lucia abbiano cen to volte giurato di non essersi mai scambiato un bacio Dunque, abbiamo un ragazzo che si accusa di omicidio e una ragazza che fa un altro nome. Con il primo con cordano gli altri due protago nisti del dramma. Per otte nere una ricostruzione attendibile del crimine, il magistrato riunirà i tre fratelli Montalbano e il cugino La Bella (probabilmente domani, alle « Nuove ») e li metterà di fronte per farli parlare. Forse verrà fuori in questo modo la verità, quella verità che non si è fatta strada nemmeno in un lungo colloquio che il dottor Toninelli ha avuto ieri mattina, nel suo ufficio alla Procura, con il maggiore Troja, capo del nucleo di polizia giudiziaria, il tenente Grillo e il maresciallo Cappa dei carabinieri di Chivasso i quali due ultimi avevano interrogato domenica pomeriggio per quattro ore Lucia alle < Nuove >. L'incontro non ha avuto l'esito sperato, il confronto delle testimonianze rac colte dava un risultato molto simile a un rompicapo a quat tro incognite. Così dovremo ancora aspettare un giorno o due — speriamo che la verità non si debba attenderla fino al processo — per conoscere il nome che mancaGiuseppe Del Colle Francesco e Paolo Montalbano, i due fratelli di Lucia, coinvolti nell'assassinio

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