Condannato il teppista che seviziò un ragazzo

Condannato il teppista che seviziò un ragazzo Condannato il teppista che seviziò un ragazzo Lo aveva denunciato alla polizia come istigatore al furto Il teppista diciannovenne che aveva istruito due ragazzini perché rubassero per lui e ne aveva seviziato uno, colpevole di aver confessato di fronte alla polizia, è stato condannato a due anni e quattro mesi di carcere. Si tratta di Vittorio Germano, senza fìssa dimora, arrestato il 21 febbraio scorso in casa di una sua amica, in via Principe Tommaso 39. L'episodio di cui egli era stato protagonista aveva suscitato viva impressione. Il quattordicenne Benedetto D., sorpreso dal brigadiere Rizzo con alcuni dei 26 accendisigari rubati nella vetrina di un tabaccaio, aveva svelato alla polizia il nome del complice, Giovanni P., 16 anni. Aveva anche parlato di un altro furto di 17 radio transistor dicendo che li aveva istigati il Germano. Questi, dopo aver insegnato loro la tecnica per infrangere le vetrine, li mandava a rubare, e pretendeva l'intera refurtiva ricompensandoli con pochi soldi. Denunciato a piede libero per trascorsa flagranza, il Germano volle vendicarsi: invitò il Benedetto al Valentino, poi lo malmeno a pugni e schiaffi ed infine gli ustionò una mano con la sigaretta e ! fiammiferi. Il fatto valse l'immediato arresto del giovinastro, sfuggito alla condanna per lesioni solo perché la vittima non lo ha querelato. Da un'altra imputazione, quella di sfruttamento dell'amica, il Tribunale (pres. Girardi, cane. Sacco) lo ha assolto con formula piena accogliendo la richiesta del difensore avv. . Dal Plaz. Al processo erano parecchi altri imputati, difesi dagli avv. Accatino, Bonati, Levi, Rodio e Silvestri. I due complici minorenni sono stati entrambi assolti, Benedetto D. perché ritenuto tanto immaturo da non esser responsabile delle sue azioni e Giovanni P. per la concessione del perdono giudiziale. Diego Toscano, di 35 anni e Pancrazio Visca, di 39 anni, i ricettatori, sono stati condannati rispettivamente a 45 ed a 15 giorni mentre un terzo imputato, Francesco Bonnet, è stato riconosciuto colpevole d' incauto acquisto e condannato a 5000 lire di ammenda.