L'industria italiana segna una netta ripresa in luglio

L'industria italiana segna una netta ripresa in luglio Sì è tornati verso il lìmite massimo del maggio L'industria italiana segna una netta ripresa in luglio La produzione è aumentata del 9,2 rispetto al mese precedente Le industrie chimiche e automobilistiche, le raffinerie hanno avuto un maggiore sviluppo - Le ipotesi sulla congiuntura (Nostro servizio particolare) Roma, 21 settembre. Nel mese di luglio l'indice generale della produzione industriale (con base 1953 — 100) è risultato pari a «25,8 con un aumento del 9,8 per cento rispetto al mese precedente e dell'8,8 rispetto al luglio 1961. In pratica siamo quasi risaliti al livello raggiunto nel maggio di quest'anno (229,7), che costituisce il massimo assoluto della scric statistica iniziata dicci anni or sono Ai fini d'una valutazione d'insieme, più significativo è tuttavia il confronto fra i primi sette mesi del 1962 e il periodo corrispondente del 1961. l'incremento percentuale risulta pari a 10,7, mentte era pari all'Ufi per i primi cinque mesi e all'il per cento secco per il primo semestre. La tesi del rallentamento congiunturale sostenuta da molti sembrerebbe quindi confermata, sennonché continua ad essere pienamente difendibile anche la tesi del rallentamento apparente, ossia dovuto più a fattori occasionali (come gli scioperi del settore meccanico) che non ad un'effettiva flessione della domanda. La divergenza e tutt'attro che irrilevante ai fini pratici. Qualora la prima tesi fosse quella giusta, dovremmo a fi ne anno trovarci su per giù sui livelli dell'ultimo trimestre 1961 e chiudere il bilancio 1962 con un risultato ancora positivo ma inferiore agli incrementi registrati negli anni passati. Se viceversa toccasse alla seconda tesi avere il conforto dei fatti, il consuntivo del 1962 sarebbe su per giù analogo al 1961 (+ 9J rispetto al I960), grazie ad una buona *ripresa-> autunnale. Un'analisi per settori durante il trimestre maggio-luglio consente di mettere in luce, rispetto al periodo corrispondente del 1961, i seguenti punti: l) ottimo andamento delle industrie di punta (fibre artificiali, autoveicoli, raffinerie di petrolio, prodotti chimici), comprese quelle del cemento e del vetro in evidente progresso dopo le avversità climatiche che avevano ritardato quest'anno l'attività edilizia; 2) buon andamento delle industrie elettriche, meccaìiiche e metallurgiche (nonostante gli scioperi), alimentar* (specie nei settori dolciario e conserviero), tessili (specie nel settore laniero), della carta, del legno e del tabacco; 3) debole l'andamento delle industrie estrattive, del mobilio, delle calzature, delle pelli e cuoio; I,) debolissimo infine l'andamento dell'industria della gomma elastica, spiegabile soltanto con la crescente concorrenza che i pneumatici ricostruiti muovono ai <muovi di fabbrica* (ma sarà il caso di verificare la validità di questa ipotesi). Nonostante questa disparità dì situazioni particolari l'impressione generale- continua ad essere intonata ad un cauto ottimismo. Potrebbe andare ancora meglio, ma insomiha ?ion ci si può lamentare. ar. b. La produzione industriale nel 1962 (variazioni percentuali rispetto al 1961) INDUSTRIE •'r,mi1 J** 5 meal 6 mesl 7 metl Fibre artiflciali e sintetiche i +39,7 +37,2 +35,9 Costruz., mezzl trasporto . +21,3 +19,2 +17,8 Rafflnerle e cokerle .... +16,8 +17,5 +17,5 Leg-no (escluso mobilio) '•„.•*. (.+ 6,4 . ■ .+ 7,1 + f$£jM',INDICE GENERATE . . . +113 +U.0 +10,7 L'indice generate delta produzione industriale italiana, calcolato dall'Istltuto Centrale di Statistica con base 1953 = 100, e rlsultato nel mese dl luglio 1962 pari a 225,8.

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