Macmillan e gli altri primi ministri cercano ancora un accordo sul Mec

Macmillan e gli altri primi ministri cercano ancora un accordo sul Mec Macmillan e gli altri primi ministri cercano ancora un accordo sul Mec Il raac (Dal nostro corrispondente) Londra, 18 settembre. Terminate ieri le discussioni sull'ingresso della Gran Bretagna nel Mec, i Primi ministri del Commonwealth hanno cercato oggi di concordare il comunicato conclusivo sull'esito del loro convegno. Due volte i sedici statisti si sono radunati a Marlborough House, due ore questa mattina, un'ora e quaranta minuti nel pomeriggio: ma senza successo. Il testo proposto da Macmillan è stato respinto dalle delegazioni del Commonwealth e, domani, i premiers si riuniranno ancora in un estremo tentativo di redigere un documento accettabile da tutti. Queste difficoltà sono la prova del contrasto di vedute e di interessi che, nonostante nove giorni di dibattiti, ancora separa l'Inghilterra dalla maggioranza dei suoi pnrtners nella Comunità britannica. Gli exdoininions e le ex-colonie hanno ammesso che Londra è libera di decidere se unirsi, politicamente ed economicamente, all'Europa continentale, ma esigono che il governo inglese ottenga dai Sei — come ha detto il canadese Diefenbaker — c cospicui e ulteriori miglioramenti > nelle intese sulle esportazioni del Commonwealth. L'Inghilterra può ancora insistere a Bruxelles per strappare maggiori concessioni; ma solo fino a un certo punto; qualora chiedesse di più, metterebbe a repentaglio i negoziati e offrirebbe a quegli esponenti europei, che osteggiano la sua candidatura, l'occasione per dichiarare irraggiungibile un accordo. Il testo del comunicato è importante anche perché potrà influenzare l'atteggiamento della pubblica opinione inglese. Il numero degli antieuropeisti e dei dubbiosi è salito negli ultimi mesi e potrà salire ancora se si capirà che il Commonwealth vede con apprensione e diffidenza la politica di Macmillan per un'unione anglo-continentale. Non solo: se il documento conterrà precise richieste del Commonwealth e i negoziatori inglesi a Bruxelles non riusciranno a soddisfarle, il governo potrà essere accusato, in futuro, di non aver saputo o voluto mantenere i propri impegni. I negoziati a Bruxelles a livello ministeriale riprenderanno P8 o il 9 ottobre. Prima di •allora, il governo inglese completerà una serie di consultazioni con i governi del Mec. In questi giorni, il Lord del Sigillo privato. Heath, riceverà a Londra i tre ministri degli Esteri di Belgio, Olanda e Lussemburgo: nei giorni successivi si recherà a Bonn ed a Roma. rn. ci. namGdtmst Gli induvog fa. p.) L'« Istituto industriale » della Germania Ovest, considerato il portavoce delle principali imprese industriali del Paese, ha oggi espresso il parere che l'ingresso della Gran Bretagna nel Mercato Comune non può essere ulteriormente rinviato. < Qualunque ulteriore rinvio aumenterebbe soltanto le attuali difficoltà » afferma la dichiarazione odierna dell'Istituto. Il documento sostiene anche che l'industria della Germa- . <M ■ 11 ■ ■ 11111 ■ ■ testo proposto dall'Inghilterrappresentanti degli altri Paesi contenti tutti - Il governo di L nia Occidentale ad allargare il mime sino ad Gran Bretagna dell'Europa Occidentale, e a trovare una soluzione che permetta di non ledere la prosperità del Commonwealth. Rispetto allo stesso mese del'61 Aumentato del prodotto in ago Genova, Nello scorso duzioni dell'Itate: t. 198.706 di 11 [ 1M M ; 1M11M i MiM1M11M a per il - Si speLondra è è impegnata Mercato Coincludervi la e altri Paesi 10,5% l'acciaio sto dall'ltalsider 18 settembre. agosto le prolsider sono sta coke metallur M M M111M M n 11 I ! M M U1111 comunicato conclusivo è stato respinto dai ra di raggiungere oggi un compromesso che deciso a proseguire le trattative con l'Europa gico, t. 285.623 di ghisa, tonn. 344.310 di acciaio, t. 218.814 di laminati a caldo, t. 39.173 di laminati a freddo e t. 36.871 di prodotti di seconda lavorazione. Nei confronti dell'agosto '61 l'incremento è stato del 23 per cento per il coke, del 30 per cento per la ghisa, del 10,5 per cento per l'acciaio, del 9,7 per cento per i laminati a caldo e del 27,7 per cento per i laminati a freddo. Di rilievo è stato inoltre l'aumento del gettito dei prodotti di seconda lavorazione, settore che coiti- prende, come è noto, anche la produzione dei tubi saldati di Taranto. Il centro «Oscar Sinigaglia* di Corni gliano ha conseguito, con 140.764 tonnellate, il nuovo record mensile nella produzione d'acciaio. Sempre nel mese di agosto, l'Italsider ha spedito: t. 7472 di lingotti e semilavorati, tonn. 194.377 di laminati, tonn. 3903 di getti di ghisa e d'acciaio, t. 19.000 di tubi saldati e tonn. 17.000 di altri prodotti di seconda lavorazione. 11H11 11 IH MIU U11MIM11M M [ U MIM M11111111111111111111111M M II P11 [ 111111M1 11 1M11 II IM111 i T111M M11111111M

Persone citate: Macmillan, Oscar Sinigaglia