In sette giorni, la «Michelangelo» collegherà l'Italia agli Stati Uniti

In sette giorni, la «Michelangelo» collegherà l'Italia agli Stati Uniti Impiegherà a compiere il viaggio 24- ore meno degli altri transatiantici In sette giorni, la «Michelangelo» collegherà l'Italia agli Stati Uniti Dopo il varo di domenica la nave è stata rimorchiata ai bacini di allestimento - Occorreranno due anni di lavoro per installare i motori (capaci di una velocità di 54 km. l'ora) e le centrali elettriche - Si dovranno costruire undici "ponti" con scale, ascensori e corridoi e sei piscine (Dal nostro inviato special".) Genova, 17 settembre. Dopo la gran festa del varo, con 200 mila persone esaltate e felici come raramente accade di vedere per un'opera umana, la Michelangelo è stata rimorchiata In un angolo dei bacini, a levante del cantiere Appare, fra i tetti degli stabilimenti, come una gran massa di acciaio coperta di vernice antiruggine, di color rosso Non ha neppure gli occhi di prora, i grandi fori da cui solitamente pendono le àncore, le Ale di oblò. La sua coperta è piatta, spoglia; vi si aprono larghi vuoti, slmili a pozzi, in cui saranno calati macchinari e Impianti. Quando uscirà per la prima volta In mare, fra due anni, la Michelangelo sarà bianchissima; con quella punta sottile e slanciata, un solo albero, una struttura metallica slmile a un'opera astratta, avrà la eleganza di un panfilo (con 1850 passeggeri e 720 uomini di equipaggio). Anche questo si richiede, alla nave moderna: suscitar simpatia, affascinare l'uomo da terra con armonia di linee e di colori, con- grazia di dettag3. Si pensi, per un momento al transatlantici dei tempi pas satl. Le prore erano dritte, co me spigoli di edifici. I fumalo li erano tubi altissimi, neri, un po' inclinati. Dalla coperta e dal ponti spuntavano selve di curiose trombe bronzee, lucidissime, dette « prese d'aria » succhiavano 11 vento della corsa, portando un po' di refrigerio nell'interno della nave La nave moderna è sempre più essenziale, ma deve offrire un'immagine riposante. Gra ceful è l'aggettivo che usano spesso i giornali nordamericani quando parlano dei nostri transatlantici. Due anni per completare la Michelangelo, o < allestirla > come si dice in linguaggio marinaro. Sembrano molti. Ma il profano ignora che ora lo scafo della Michelangelo i vuoto, come un semplice gu scio lungo 275 metri e largo 31. Dovranno essere impiantate le macchine: turbine a vapore, 90 mila cavalli (più di 29 miglia di velocità massima). Poi le tre centrali elettriche: sufficienti per illuminare una città di 200. mila abitanti dicono i comunicati dei tecnici. E le pinne: quattro, simili a vere e proprie pinne di pe scecane, sporgenti dalla care na e comandate da macchine speciali, per allungare o diminuire il rollìo quando il mare è grosso. Intanto altri operai monteranno le sovrastrutture, quel la parte tondeggiante (domi nata verso prora dal ponte di comando) che oggi manca completamente. Lassù le sei piscine — due per ogni classe — e le stazioni radio, la timo neria, tutti gli impianti per la navigazione. Altre centinaia di operai costruiranno gli in terni Undici « ponti >, e ad ogni ponte chilometri di cor ridoi, scale, ascensori, passeg giate. Trenta sale e saloni per le tre classi, 760 cabine, tutte con bagno o doccia: si comin eia a capire che I due anni non sono troppi. Poi l'arredamento: tutti materiali saranno incombusti bili, anche le tende ed i tap peti. Gli architetti e gli arre' datori, a quanto pare, voglio no dare alla Michelangelo in terni accoglienti e caldi, allon tanandosi dal freddo raziona ltsmo in voga negli anni scorsi Rivedremo 1 saloni dall'ampia scenografia. Essendo la nave sempre più un invito al riposo, ecco un centro medico per aiutare passeggeri che fanno il viag g:.o in mare allo scopo di ri mettere a posto i nervi e la salute malandata. Quelli che non sapranno liberarsi dall abitudini e dagli affanni del lavoro avranno telescriventi segreterie, con dattilografe interpreti, ovviamente grazio se. Ancora: chi non saprà lihe rarsi dalla schiavitù della te levisione ne avrà una di bor do, con programmi interni. Preferiamo pensare, pero alle passeggiate, agli infantili giochi di ponte, anche alla noia rasserenante delle giornate che diventano lunghissl me su un mezzo di trasporto orgogliosamente lento. Con I sue macchine da 90 mila ca valli in moto giorno e notte la Michelangelo impiegherà una settimana per arrivare New York. Un giorno meno degli altri transatlantici mare i giorni contano ancora qualcosa. Mario Fazio defntuctsSGmttmp iiiriii!itiiiiiiiiiiiiiiiii»iiiiiitfiiiiMiiii]iiiifiitiiiiiiiitiTiiiiiitiiiiiiiiiiiiffiiiiiiiiiiiiiiini ■tiirmiiii 11 ■ 11 ■ ■ 111 ■ ■ ■ ■ i ■ 111 il iitiiiBiitiiiitiiiitiiiiiiiiiitutiiir if ■■■■■■■■■■■■■■■■tiiBiiiliiiiimiiiiiiitiiiii iiiaimi L'elegante sagoma della «Michelangelo», vista dalla fiancata. Cesi il transatlantico solcherà i mari (Telefoto).

Persone citate: Mario Fazio

Luoghi citati: Genova, Italia, New York, Stati Uniti