Critiche democristiane al progromma del governo

Critiche democristiane al progromma del governo Critiche democristiane al progromma del governo Gli on. Gonella e Piccoli (esponente dell'ala destra dqrólea) accusano Fanfani di andar oltre gli impegni di partito Saragat assicura che il centro-sinistra arriverà alle elezioni |Ordinamentn regionale e rifor |ns; di alcuni istituti nel cam !1'0 agricolo - alunne l'eapo- (Nostro servizio particolare) Roma, 17 settembre. Alcuni esponenti del governo e della maggioranza come Fanfani, Bosco, Preti, Saragat, Reale e Riccardo Lombardi hanno replicato, ieri, domenica, con una sincronia che non è sembrata casuale alle critiche e alle accuse contro la formula di centro-sinistra che, alimentate spesso da voci in controllabili, avevano creato una certa agitazione nel mondo politico. Soprattutto il forte discorso del Presidente del Consiglio a Massa, con il quale ha confermato che il governo continua lo svolgimento metodico degli impegni presi dalla maggioranza, in particolare quelli per le regioni e la riforma agraria, ha provocato ampi commenti di piena adesione dei socialdemocratici, repubblicani e socialisti. Il discorso che poi Fanfani ha pronunciato a conclusione del convegno della de toscana sulle regioni a statuto normale è stato riprodotto con grande rilievo da II Popolo, l'organo ufficiale del partito, diretto dall'on. Moro. Hanno quindi destato sorpresa alcune reazioni venute dalle Mie democristiane: dall'on Guido Gonella a nome dei cosiddetti centristi, e, in particolar modo, dall'on. Flaminio Piccoli, che si dice portavoce di ambienti dorotei (egli appartiene all'ala destra di questa corrente). Gonella ha scritto che « l'accoglimento delle richieste socialiste in materia di regioni è cosa fatta > e che < è vero che la Costituzione o si modifica o si adempie, ma è anche vero che l'attuale situazione politica, con il paradosso di un socialismo parademocratico in Parlamento e paracomunista negli enti locali, esige un maggior rigore in materia di guarentigie delle libere istituzioni democratiche >. Inattesa invece la presa di posizione dell'on. Piccoli, Il quale ha affermato che talun passi del discorso di Fanfani « danno l'impressione di tradire una certa distinzione fra l'azione e la responsabilità del governo e quella del partito e dei gruppi parlamentari », tendenza giudicata pericolosa rmCBncqtsnà o e i r e nente doroteo trentino — sono stati oggetto di accordi ben precisi all'atto della for mozione del governo e vanno quindi rispettati. « Ma la politica di centrosinistra non può essere con cepita soltanto come un prò- gramma di cose da fare - dice ancora il Piccoli — ma come un insieme di obiettivi politici da raggiungere; e che in\estono la responsabilità e l'iniziativa dei partiti, tra 1 quali certamente anche quelle dal psi. Ed è il raggiungimen to di questi obiettivi, insieme con le attuazioni programmatiche, che può giustificare dinanzi agli elettori la politica di centro sinistra. Ma il problemi) politico non ha avuto ancora sufficiente chiarimento, e il ventilato rinvio non ha certamente contribuito a rafforzare la politica di centro sinistra ». Appena diffusa nel tardi > pomeriggio, questa presa di posizione ha suscitato un cer- o Ito scalpore Ma poi tutto è rientrato perché pare che i maggiori esponenti dorotei —. Colombo e Moro (che sono a Bruxelles), Russo e Gui -non ne sapessero niente. E così pare sia di Taviani, il quale, come gli altri sostenitori della politica di centrosinistra, ha affermato che essa è irreversibile. Gli alleati della de non si sono perciò molto emozionati. Essi sono convinti che Moro è estraneo alla manovra e a « Piazza del Gesù » non sì può essere tanto sprovveduti da voler affrontare la competizione elettorale con un governo ed una formula diversi dalla attuale. Saragat, a Torino per visitare la madre, disse ieri in una riunione dei quadri della corrente di maggioranza del suo partito che « le elezioni, quando si faranno, le farà questo governo!:». v. S.

Luoghi citati: Bruxelles, Roma, Torino