Una lettera minatoria dell'Oas al nostro ambasciatore in Francia

Una lettera minatoria dell'Oas al nostro ambasciatore in Francia Una lettera minatoria dell'Oas al nostro ambasciatore in Francia li messaggio, recapitato a Manlio Brosio ieri mattina, promette rappresaglie perché l'Italia non ha concesso asilo a Bidault e Soustelle - Analoghe missive ai ministri belga, svizzero e austriaco - Arrestato il col. Thiry, organizzatore dell'attentato a De Gaulle 'Niìstm servizio particolare) Parigi, 17 settembre. L'ambasciatore d'Italia a.Parigi, Manlio Brosio, ha ricevuto stamane una lettera di minacce da parte dell'Oas Imbucata in un ufficio postale parigino, la lettera non reca alcuna firma, ma ha un tim oro simile a quello della re¬ pubblica, con la scritta circo lare «Comitato nazionale di resistenza» e dice tra l'altro: * Perseguitati oggi, i patrioti francesi che hanno creduto di potere trovare un asilo sicuro sul territorio delle nazioni vi cine della Francia, sono non soltanto i futuri dirigenti del la nazione francese, ma anche le personalità alle quali l'Eu ropa dovrà ricorrere per tot tare davvero ed efficacemente contro un crescente pericolo marxista ». La lettera prosegue accu sando il governo italiano di «servilismo verso il potere qollista> e afferma che «il diritto di asilo politico è una usanza costante, conforme allp tradizioni dell' onore » indi gnandosi che l'Italia non l'abbia rispettato. I Precisa però che il Cnr non mette sullo stesso piano diri.sent' e popolazione, convinto e che questa chiederà un giorno dei conti « circa un atteggiamento il cui disonore ricade su tutto il popolo ». La lettera conclude con la minaccia, dichiarando che il Cnr « si riserva di adottare, da oggi in poi, tutte le misu re preventive necessarie verso i rappresentanti diplomatici in Francia, considerati complici del potere gollista » Le autorità francesi sono ;tate subito informate e si apprende stasera che una let tera analoga è stata ricevuta anche dagli ambasciatori del Belgio, di Svizzera e d'Austria, paesi che, come l'Italia, riflu tano il diritto di asilo a Geor ges Bidault, Jacques Soustelle ed altri attivisti noti Sei di loro furono arrestati a Bruxelles e a Creppe la settima na scorsa dalla polizia belga, e il giudice di Namur, che di rige l'istruttoria, ha ricevuto una lettera di minaccia, nella quale era acclusa una pallot tola di rivoltella. L'affermazione secondo cui n o o e a l , o n i o i a l , e i , o a gli attuali dirigenti dell'Oas saranno i futuri dirigenti della Francia, viene considerata nelle redazioni parigine e dall'opinione pubblica come una smargiassata di gente che va invece di sconfitta in sconfitta, ma spara le ultime cartucce e può fare ancora molto male. Non avendo potuto assassinare il generale De Gaulle e sapendo che l'impresa è ora praticamente impossibile dati i provvedimenti che la polizia ha adottato per proteggerlo, l'Oas voleva assassinare il pri mo ministro Georges Pompiseli, secondo la rivelazione fatta dal giornale socialista belga Le Peuple che dice di saperlo da font? sicurissima, precisando che i pi^r.i dell'attentato sono stati scoperti c2c!U> polizia in una villa di Namur. L'attentato contro George Pompidou doveva essere compiuto nei prossimi giorni e a più lunga scadenza era prevista anche l'insurrezione ge nerale :n Francia, accompagnata da un colpo di Stato contro il governo. Stasera il i | primo ministro si % Intratte nuto a lungo con quello dell'Interno che gli ha riferito circa la situazione nella lotta contro l'Oas. In proposito un arresto molto importante, che avrà probabilmente ripercussioni, è avvenuto proprio oggi a Parigi. E' quello di un alto ufficiale che fu il vero capo del complotto per assassinare il generale De Gaulle il 22 agosto scorso. Si tratta del tenente colonnello Jean Marie Bastien Thiry, che aveva un ufficio al ministero dell'Aviazione, e dirigeva il servizio incaricato degli spostamenti aerei dei ministri. Fermato sabato scorso su indicazione di uno dei suoi complici, ha incominciato col negare, ma una perquisizione fatta ieri al suo domicilio ha permesso il ritrovamento di •-n documento dinanzi al quale non ha potuto che riconoscersi colpevole. Confrontato poi con altri terroristi arrestati, questi non hanno esitato a denunciarlo Vistosi smascherato l'alto ufficiale ha rivelato che un primo attentato contro il generale De Gaulle era stato organiz¬ zato per 1*8 agosto, ma il progetto non potè essere attuato e la sua esecuzione fu rimandata alla mattina del 22. 1 congiurati dovevano sparare sull'automobile del presidente della Repubblica mentre passava sul piazzale degli Invalidi, durante il tragitto dall'aeroporto di Villacoublay al Palazzo dell'Eliseo. Un ostacolo all'ultimo momento non permise di realizzare il progetto. Il tenente colonnello Thiry ordinò allora di preparare l'attentato per la sera stessa, a Petit Clamart, dove si recò con il maggiore Henri Nlaux (questi si è tolta la vita impiccandosi in prigione nella notte fra venerdì e sabato scorso) per esaminare bene il terreno e fissare il punto adatto. Fu lui, che, per telefono, Informò gli attentatori della partenza del generale dal palazzo dell'Eliseo. Durante l'interrogatorio ha detto di avere aderito all'Oas perché disapprova la « tirannide del generale De Gaulle» e di avere organizzato l'attentato perché « la sua scomparsa sarebbe un bene per la Francia. ». L m.