Su diecimila treni, la metà rispettano l'orario d'arrivo di Fausto De Luca

Su diecimila treni, la metà rispettano l'orario d'arrivo Il bilancio dei Trasporti alla Camera Su diecimila treni, la metà rispettano l'orario d'arrivo Secondo il relatore è un dato positivo, perché due terzi della rete è a binario semplice - Autorizzate le prime spese di rammodernamento: 92 miliardi per le locomotive, 76 per le carrozze, 133 per i carri merci - Grave la situazione dei passaggi a livello - Sarà più difficile l'esame per la patente d'auto (Nostro servizio particolare) Roma, 17 settembre. Metà dei diecimila treni in circolazione sulla Tete ferroviaria arrivano in orario. Fornendo questa cifra il relatore al bilancio dei Trasporti, on. Boidi (de), la giudica un indice positivo dell'andamento del traffico ferroviario italiano in rapporto ad una situazione strutturale abbastanza difficile (più di due terzi della rete con linee a semplice binario, un numero sempre maggiore di carrozze in servizio interno ed internazionale e quindi di coincidenze da rispettare, un numero di treni a lungo percorso, infine i numerosi lavori di ammodernamento in corso). La stessa cifra, invece, secondo il liberale Spadazzi, intervenuto oggi alla Camera nella discussione di questo bilancio, indica il grande progresso ancora necessario per raggiungere un soddisfacente livello nei trasporti su rotaia. Per l'on. Spadazzi ciò che va innanzi tutto risolto è anche in questo settore il tradizionale squilibrio Nord-Sud, per cui da una parte c'è il « Settebello », dall'altra parte, nel Sud, sono ancora in servizio le vetture dell'epoca umbertina. La relazione offre un esame della situazione ferroviaria e annuncia le prospettive di potenziamento e rinnovamento del piano quinquennale di 800 miliardi, recentemente approvato dal Parlamento e in corso di attuazione. I primi decreti di autorizzazione alla spesa sono stati già firmati dal ministro Mattarella. In parti¬ colare 1 320 miliardi destinati al materiale rotabile sono stati cosi distribuiti: per locomotive, elettromotrici, eccetera, 92 miliardi e mezzo; per vetture viaggiatori 76 miliardi e mezzo; per carri merci 133 n liardi: per na'H-tra^hetr.o 13 miliardi (più 5 miliardi per;imprevisti), Con questo imponente programma in svolgimento, il dibattito della Camera difficilmente poteva portare elementi nuovi, almeno per le ferrovie. Tuttavia l'on. Spadazziha giustamente ammonito il governo a graduare le spese secondo i veri bisogni del Paese ed ha affermato che è ingiusto lasciare nell'abbandono alcune linee mentre si pensa di rifare la stazione di Milano che è già una delle più imponenti d'Italia. Lo stesso deputato liberale ha richiamato il Ministero sulla necessità d'indennizzare i passeggeri infortunati, mentre fino ad ora lo Stato si è comportato in questa materia con eccessivo fiscalismo. D'altra parte, come si rileva dalla relazione dell'on. Boidi, mentre per numero di incidenti ferroviari l'Italia è al quarto posto in una classifica di sette Paesi euro-1 pei, per numero di morti è invece al secondo posto. In questo campo un problema che neppure il piano ferroviario avvia a soluzione è pur sempre quello dei passaggi a livello. Sarebnero necessari, per una sistemazione completa, 600 miliardi che oggi non si è in grado di spendere. Gli impegni son questi: da un lato l'Arias con legge del 1959 eliminerà per suo conto, in dieci anni, un certo numero di passaggi sulle strade statali; le ferrovie otterranno con prossimo disegno di legge 34 miliardi da spendere in S an ni per eliminare 500 passaggi ;a livello su strade provincia li e comunali; altri 17 miliar- di e mezzo saranno spesi sempre dalle ferrovie nella prima fase di attuazione del piano decennale. Più interessanti le notizie che riguardano l'automobilismo. Il relatore informa che è allo studio la possibilità di indicare sulla patente di guida il gruppo sanguigno del titolare, nonché alcune particolari malattie di cui egli abbia sofferto prima di ottenere la patente. L'on. Boidi riferisce anche che più serio e più se- •iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiniiiiiiiii vero è divenuto l'esame di patente, per cui in media il 40 per cento dei candidati viene rimandato. Nonostante li grande intiresse immediato di questi problemi, nessuno degli oratori intervenuti nel dibattito se ne è occupato. Seguendo la tradizione i discorsi hanno sottolineato quasi sempre le esigenze particolari di una provincia o di una regione. Due deputati (il socialista Bogoni e il comunista Marchese) hanno invece trattato dell'impostazione dì una politica organica di tutto il settore dei trasporti. Il dibattito è stato quindi aggiornato a domattina. Nel pomeriggio la Camera riprenderà l'esame della legge di nazionalizzazione elettrica. Fausto De Luca iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiliiiiiiniliilliiilliiiiiiililliil

Persone citate: Arias, Bogoni, Boidi, Mattarella

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma