Macchine per potare e raccogliere la frutta di Carlo Rava

Macchine per potare e raccogliere la frutta Macchine per potare e raccogliere la frutta L'Italia produce all'anno circa 22 milioni di quintali di mele e 10 di pesche - Una rassegna e un convegno a Cuneo (Nnstro servizio particolare) Cuneo, 14 settembre. L importanza che ha la frutticoltura nell'economia agricola nazionale, nell'alimentazione e nel commercio estero è rilevante, poiché in Italia si producono (1961) circa 22 milioni di quintali di mele, 8 milioni di pere, 10,2 di pesche, 600 mila di albicocche, un milione e 200 mila di susine. 3 milioni e 200 mila di fichi, oltre gii agrumi e la frutta secca. Fino a pochi anni addietro, nei convegni regionali e nazionali, si insisteva sui temi delle varietà, della coltivazione, ecc.; ora invece si richiama l'attenzione dei frutticoitori sulla riduzione dei costi, sulla meccanizzazione, sulla commercializzazione dei prodotti e sulla cooperazione. Su tali argomenti si è aperto stamane un importante convegno presso la Camera di Commercio di Cuneo, con una relazione del prof. Carlone dell'Università di Torino, sulla frutticoltura nella « Provincia grande ». Le produzioni medie annue provinciali risultano: mele 800 mila q.li, pere 265 mila, pesche 300.000, nocciole 34.000. fragole 30.000. Le varietà coltivate sono tutte pregiate e moderne e molto richieste in Italia e all'estero. Domani verranno discussi due importanti argomenti: il primo sulle macchine per i trattamenti antiparassitari alle piante arboree (relatore il prof. Priorelli dell'Università di Torino); il secondo sugli indirizzi della difesa antiparassitaria in rapporto alle attrezzature fltoiatriche attuali (relatore il prof. Borzini di Torino, direttore dell'osservatorio delle malattie delle piante). Il problema centrale attuale della frutticoltura industriale è quello della mano d'opera specializzata e dell'applicazione delle macchine per le pratiche relative alla lavorazione del terreno, alla raccolta ed alla potatura. Ora si impiegano trattori, estirpatori, fresatrici, barre irroranti, atomizzatori, ecc., per cui l'incidenza di mano d'opera per ettaro-coltura b; è già ridotta da 240 unità a 130 circa per il pesco e da 280-300 * 160 per il meleto ed il pereto. Ma non basta: la carenza di mano d'opera ob-bligò i frutticoitori a studiare altre attrezzature per facilitare la raccolta e la potatura, due operazioni che richiedono — specie la seconda — personale esperto e addestrato. Da qualche anno ditte industriali ed artigiane si adoperano per costruire macchine adatte ai lavori frutticoli e già si trovano cesoie pneumatiche ed a molla, carri con piattaforme mobili azionate dalla trattrice con comando idraulico, e così via. La meccanizzazione dell'azienda frutticola ha fatto e farà ancora molti progressi, ed a Cuneo, nel parco della Resistenza, è stata appunto aperta una mostra con tutte le novità ora in uso. Carlo Rava

Persone citate: Borzini, Carlone

Luoghi citati: Cuneo, Italia, Torino