Cacciatore ucciso con una fucilata sui monti nella zona di St. Vincent

Cacciatore ucciso con una fucilata sui monti nella zona di St. Vincent Cacciatore ucciso con una fucilata sui monti nella zona di St. Vincent Aveva 25 anni ed abitava a Montjovet - Un ragazzo che si trovava con lui dice che è stato assassinato da uno sconosciuto uscito dalla boscaglia La versione non è confermata - Non si esclude un incidente di caccia (Dal nostro corrispondente) Saint Vincent, 12 settembre. Sulla montagna di Champdepraz nella zona del Lago Gelato, ai piedi della Becca Aù, oltre duemila metri d'altitudine, un uomo è stato ucciso da un colpo di fucile che gli ha quasi staccato di netto la mandibola. La notizia è stata portata a valle all'imbrunire, e nessuno ha più voluto rimettersi in strada per accompagnare i carabinieri nella zona che dista sei ore di marcia dal termine di ogni strada carrozzabile e che presenta passaggi impervi e pericolosi. Col morto è rimasto un giovane che lo accompagnava e che ha dato dei fatti una versione ritenuta inverosimile, ma che comunque non può escludersi sia esatta. Sì tratta di un ragazzo di 16 anni, Giuseppino Bagnod da Champdepraz, dal ritardato sviluppo psichico. Egli ha riferito, ad alcuni cacciatori accorsi sul posto ai suoi richiami, che uno sconosciuto uscito dal folto del bosco aveva sparato al volto del suo compagno. Il morto è Pierino Montemezzo di 25 anni residente a Montjovet, coniugato e padre di due bambini. Secondo Bagnod, in seguito al colpo di fucile egli sarebbe caduto a terra fulminato. I cacciatori che hanno visto il cadavere affermano che il colpo mortale dev'essere partito da' distanza ravvicinata, e che potrebbe essere della stessa carabina che il Montemezzo portava con sé e che era caricata per la caccia alle marmotte; si tratta di una doppietta calibro 12. Non sì esclude che il Bagnod, sconvolto per la morte dell'amico, abbia « inventato > nella sua mente il fantasma dell'assassino, e che invece il Montemezzo sia rimasto vittima di un incidente di caccia. L'ipotesi dell'omicidio, tuttavia, non può al momento essere esclusa: il delitto potrebbe essere originato da rivalità fra cacciatori. La zona è battuta talvolta da cacciatori di frodo che si spingono oltre la linea di cresta che divide il vallone di Champdepraz dal confinante vallone di Fenis, riserva di caccia ricca di camosci. Il tragico episodio sarebbe avvenuto nelle prime ore del pomeriggio. Domani, il comandante la stazione carabinieri di Verrès, brigadiere Scanferla, si porterà con il medico condotto di Verrès e Champdepraz, dott Thoux, sul luogo del tragico fatto. r. C,

Persone citate: Bagnod, Pierino Montemezzo, Scanferla, Thoux

Luoghi citati: Champdepraz, Fenis, Montjovet, Verrès