I primi titoli, oltre alla sovietica, a Matthews (20 km. marcia) e Bolotnikov (10.000 m.)

I primi titoli, oltre alla sovietica, a Matthews (20 km. marcia) e Bolotnikov (10.000 m.) I primi titoli, oltre alla sovietica, a Matthews (20 km. marcia) e Bolotnikov (10.000 m.) (Dal nostro inviato speciale) Belgrado, 12 settembre. I campionati europei di atletica, leggera si sono iniziati oggi. Molto pubblico e tra questo, anche il cosmonauta sovietico Titov, che ha suscitato grande interesse. Gli appassionati di atletica hanno applaudito le vittorie di Piotr Bolotnikov nei 10.000 metri, di ! Tamara Press che ha eguaglia' to con m. 18,55 il suo record mondiale del peso, e di Kenneth Matthews nei 20 km. di marcia durante la giornata di apertura dei campionati europei di atletica leggera, iniziatisi oggi a Belgrado. Si è gareggiato dalle 16 alle 20,30; si è cominciato con un sole caldo e con le batterie dei 400 hs„ per terminare alia luce di quattro potenti gruppi di riflettori con la combattuta ed emozionante flna'e dei 10.000 metri. In quattro ore e mezzo motivi di entusiasmo e di delusione per i 400 tifosi di atletica che [hanno affrontato, in macchina io in treno, il lungo viaggio dal! l'Italia a Belgrado. Fra gli azizurri, la delusione maggiore Iha nome Berruti: si sapeva del! le precarie condizioni di forma e di morale del velocista torinese, ma si sperava nella sua | classe. Ma in competizioni di così alto livello non si può aveire fortuna se non si è al meiglio delle proprie possibilità iatletiche. Qualificatosi in batteria, Berruti è stato battuto in una semifinale che in tempo vicinissimo avrebbe facilmente dominato. A bilanciare largamente l'eliminazione di Berruti è giunto però, il successo di Morale, che ha vinto facilmente la sua batteria dei 400 ostacoli. Nei 10.000 metri, poi, il piccolo Ambu ha disputato una gara intelligente migliorando (29'34"6 contro 29'43"2) il record nazionale di Conti. Buone le prove dei quattro'centisti Barberis, Bello e Fraschini, scesi in batteria con , poche chances, quasi per fare 'un allenamento, e passati invece in semifinale; di Rado e Cavalli, qualificatisi per le finali del disco e del triplo. Nel lancio del disco hanno deluso Grossi (3 lanci nulli su 3 prove a disposizione) e Dalla Pria; nel salto triplo il giovane Gentile. Delle ragazze — la Savorelli nella batteria dei 400 e la Spampani nei 100 — si attendeva l'eliminazione alla prima gara, e purtroppo non si sono avute piacevoli sorprese Morale, il tedesco Janz e il sovietico Anissimov dominava no nelle batterie dei 400 osta'coli lasciando l'impressione di lesserà pronti a battersi fra lo |ro per il titolo venerdì pome jriggio. Morale ha vinto in 51"4. con un buon vantaggio sul fin . landese Ritanaki. ; Seguivano le batterie dei 100 |metri: impressionavano per po itenza e facilità di azione i te deschi Schumann (10"4). Gam Iper a0"3) Hebauf (W3) e il polacco Foik (10"3Ì. Berruti |era secondo nella quarta batteria in 10"5. con lo stesso tem:po del vincitore, il francese ÌPiequemal. L'azzurro precede 'va l'inglese Jones, lo svedese Jonsson e il magiaro Csutorat. Dopo due ere, in semifinale. Livio si trovava a lottare con Hebauf, Piequemal, Radford Bacharov e Politiko ed i pri mi due lo precedevano sul traguardo, eliminandolo dalla competizione. Come in batteria. Berruti coglieva una partenza poco felice, rimontava a metà gara con uno spunto bellissimo, ma poi mancava di tenuta negli ultimi venti metri perdendo preziose posizioni. La lotta In finale sarà fra atleti di tre nazioni: i polacchi Juskowiak e Foik, i tedeschi Gamper ed Hebauf, i francesi Delecour e Piequemal. La Germania confermava poi di essere in un momento felice nella velocità dominando con Jutta Heine le batterie dei 100 m. femminili. Fra una eliminatoria e l'altra sono partiti e arrivati allo stadio i marciatori. L'inglese Matthews, un ventiduenne idraulico di Birmingham, ha messo nel sacco i favoriti so¬ vietici e svedesi presentandosi in pista con 50 metri di vantaggio sul tedesco Reimann. Fra un uragano di applausi, Matthews è stato il primo a salire sul podio dei vincitori, mentre la bandiera inglese saliva sul più alto pennone dello stadio. Nelle altre due finali della prima giornata, come nelle previsioni, hanno dominato i sovietici. Tamara Press, la poderosa lanciatrice, si è imposta con facilità nel peso eguagliando con m. 18,55 il suo record mondiale. La.finale dei 10.000 metri ha chiuso il primo turno di gare. Era già buio quando 1 25 atleti si sono lanciati in una confusa « bagarre > iniziale per prendere le posizioni migliori. Bolotnikov, per non correre rischi, è schizzato subito al comando, mentre il nostro Ambu si è tenuto più indietro, con atleti del suo passo, per non rischiare con una partenza veloce di fallire l'attacco al record italiano. In testa il sovietico guidava a lungo il gruppo dei migliori, per staccarsi ai tremila» metri, tallonato dal tedesco Janke. La gara aveva una pausa, pareva avviata a un duello fra Bolotnikov e Janke, con gli altri ormai tagliati fuori dalla lotta. Un'ovazione del pubblico della curva a sinistra della tribuna avvertiva — a cinque giri dal termine — che qualcosa stava accadendo: dalle retrovie erano infatti partiti alla caccia dei primi, guadagnando metro su metro, il francese Bogey (un ragazzo •esile e biondo, dalla impressionante rassomiglianza con .Anquetil) e gli inglesi Hayraan e Fowler. Bolotnikov proseguiva in testa senza allungare il passo, con andatura sgraziata, dando l'impressio,ne di non potere accelerare. Janke si guardava indietro, ;vedeva avvicinarsi i tre inseguitori e tentava un allungo passando al comando. Il sovietico riteneva allora che era giunto il momento — mancava appena un giro — di scrollarsi di dosso gli avversari, « saltava > Janke con uno sprint da ottocentista e filava verso il traguardo, mentre alle sue spalle si accendeva la lotta per 1 posti d'onore. Janke reagiva più con volontà che con energia all'attacco di Fowler ed Hayman e terminava con lo stesso tempo precedendo di un soffio l'esile Bogey. Bruno Perucca Tamara Press ha uguagliato ieri il record mondiale del getto del peso {Telefoto)

Luoghi citati: Belgrado, Birmingham, Germania, Italia