Tecnici europei discutono a Parigi gli usi pacifici dell'energia atomica

Tecnici europei discutono a Parigi gli usi pacifici dell'energia atomica Tecnici europei discutono a Parigi gli usi pacifici dell'energia atomica Aperto il primo congresso del Forum, un'organizzazione creata per favorire lo sviluppo dell'industria nucleare - L'Italia rappresentata da una delegazione di esperti e dirigenti di aziende (Nostro servizio particolare) |Parigi, 12 settembre. Più di seicento ingegneri, economisti, tecnici dell'assicurazione, professori di università, industriali e alti funzionari di quindici paesi, sono riuniti da oggi al Palazzo dell'Unesco per il primo congresso del < Forum > atomico europeo, un'organizzazione cieata due anni fa con l'intento di studiare e favorire lo sviluppo dell'industria nucleare in Europa. Il « Forum > è presieduto attualmente dal francese Henry Ziegler, al quale succederà l'anno prossimo il tedesco Hans Reuter. A dirigere i lavori del congresso è stato eletto il francese Robert Gibrat L'Italia è rappresentata da oltre settanta delegati di enti e aziende industriali, come la Fiat,"l'Eni, la Terni, la Società elettronucleare italiana, l'Agip. la Senn, la Montecatini, ecc. Il prof. Felice Ippolito, presi dente del Cnen (comitato na |zionale energia nucleare) pro¬ |nuncerà venerdì l'ultimo dì- scorso del congresso, facendo il bilancio dell'attuale situazione sui costi dell'energia nucleare. Ai lavori partecipano la Francia, la Germania Occidentale, l'Austria, il Belgio, la Spagna, il Lussemburgo, l'Olanda, il Portogallo e la Svizzera. La Gran Bretagna e gli Stati Uniti, la Danimarca e la Polonia hanno inviato soltanto degli osservatori. I rapporti che saranno presentati — circa centoventi — si occuperanno dell'inserimento delle centrali nucleari nella rete di distribuzione della elettricità, degli aspetti e delle prospettive dell'utilizzazione dell'energia nucleare per la propulsione navale, e dei problemi dell'assicurazione contro 1 rischi nucleari. Scopo principale del congresso è lo studio dei mezzi adatti per creare un'industria europea per l'applicazione pacifica dell'energia atomica, che dovrà sostituire presto le risorse tradizionali. Il carbone si sta esaurendo, e il petrolio bisognerà lasciarlo per le automobili e le industrie chimiche. « Siamo costretti a creare nuove fonti di energia, altrimenti fra duecento anni bisognerà tornare alle candele», diceva scherzando un congressista. Il maggior problema da risolvere sarà quello del prezzo, sul quale incidono notevolmen te le precauzioni indispensabili contro il pericolo di contagio atomico dei tecnici e de gli impiegati di quelle centrali, nonché delle popolazioni delle regioni nelle quali si tro vano. Attualmente il prezzo dell'energia nucleare non è * competitivo >, perché è troppo alto, ma molti tecnici ere dono che potrà esserlo verso il 1970, o al più tardi tra 10 anni La collaborazione di tutti I paesi sarà necessaria e al congresso di Parigi si deplora che la Francia rivolga i suoi sforzi unicamente verso gli obiettivi militari, sacrificando somme notevoli. 1, m>

Persone citate: Felice Ippolito, Hans Reuter, Henry Ziegler, Robert Gibrat, Senn