Arrestati cinque dei terroristi dell'Oas che il 22 agosto attentarono a De Gaulle

Arrestati cinque dei terroristi dell'Oas che il 22 agosto attentarono a De Gaulle AjacMie il capo dei sicari g in mano alla pollxia Arrestati cinque dei terroristi dell'Oas che il 22 agosto attentarono a De Gaulle Per scoprirli gli agenti hanno controllato l'identità dì un milione di persone - Ma è stata preziosa soprattutto la collaborazione di testimoni spontanei - Un ministro dichiara: « Gli attentatori intendevano compiere una strage» - Pene non gravi ai sei imputati per il primo tentativo di assassinio del capo dello Stato (Nostro servizio particolare) Parigi. 7 settembre. Cinque terroristi, degli undici almeno che parteciparono all'attentato contro De Gaulle il 22 agosto a Petit, Giàmart, sono nelle mani della polizia, ed altri tre sono stati identificati. Gli arrestati sono l'ex-tenente disertore Alain Borigrenet de la Tonnaye, di 32 anni, lo studente ventenne Pascal Berlin, il sergente d'aviazione ventiquattrenne Etienne Bucasse, l'ex-sergente paracadutista Jacques Charles Prevost, che si faceva chiamare Jean Marc de Bremonille, di SI anno, e il meccanico Pierre Magade, disertore, di 22 anni. L'ex-tenente Alain Borigrenet de la Tonnaye, che comandava la spedizione di Petit Clamart, era stato condannato in contumacia, a 10 anni di reclusione il 28 maggio scorso, per la sua appartenenza all'Oas. Era evaso poco prima del processo dalla < Sante* passando dal portone grazie a complicità che non furono chiaramente stabilite: qualcuno, pare, aveva infilato una carta d'identità al nome di Dupin tra quelle che i visitatori dei detenuti lasciano ai funzionari di controllo, all'ingresso. Per poter catturare i cinque terroristi e identificarne altri tre è stata controllata l'identità di oltre un milione di persone fra il 22 agosto e il 6 settembre, e l'inchiesta condotta dalla polizia è stata efficace anche grazie a numerose testimonianze spontanee. Fatto raro, infatti molta gente si presentò alla polizia nei giorni successivi all'attentato, dopo aver letto nei giornali le notizie relative alle indagini, per dire dove avevano visto, anche nei giorni precedenti, il ca¬ mioncino dei terroristi e segnalare dei movimenti sospetti in certe case.. Fu appunto grazie a una di queste testimonianze che la polizia si recò in un appartamento di Meudon dove trovò una certa signorina Bertin, figlia di un funzionario che è stato molto tempo in Algeria e sorella di un giovane, Pascal, che si era segnalato al liceo < St. Louis > per la sua attività pro-Oas ed ero poi scomparso. In quella casa la polizia trovò ugualmente tracce del passaggio di un certo Watin, noto terrorista, al quale dava, invano la caccia da parecchio tempo. Un'altra testimonianza guidò nel sobborgo di La Garenne in un villino dove abitava il ventenne Jean Pierre Naudin, compagno di scuola di Pascal Bertin, egualmente scomparso dopo l'attentato del 22 agosto e noto propagandista Oas. Infine una seconda perquisizione nelle case di Meudon e di La Garenne permise olla polizia di constatare che la mattina del 22 agosto il sergente di aviazione Etienne Ducasse aveva ricevuto dei personaggi misteriosi nell'appartamento del suocero, generale in pensione, che era' in vacanza. Mentre gli ispettori parigini facevano queste constatazioni, un controllo stradale all'alba del S settembre nel paesello di Thain l'Hermitage (vicino a Ltone) permetteva di arrestare ti giovane Pierre Magade, ricercato come disertoreInterrogato, costui riconobbe di appartenere all'Oas, precisando di avere anche partecipato a parecchie rapine per conto dell'organizzazione clandestina; in un secondo interrogatorio, quando i sospetti su di lui circa la partecipazione all'attentato di Petit Clamart avevano già una base solida, egli riconobbe anche quella Press'a poco alla stessa ora. cioè nella serata del 4 settembre, un controllo della polizia parigina permetteva di fermare Pascal Bertin, e da quel momento gli arresti precipitarono. L'interrogatorio dei cinque arrpstnti ha permesso di stabilire come fu organizzato l'attentato: Jean Pierre Naudin era stato messo di sorveglian za sull'Avenue de la Liberation n Petit Clamori per che segnalasse tempestiva mente, l'arrivo della macchina presidenziale 1 terroristi, cheerano su due auto, dovevano 'Uriaersi verso il enrten affi ciale, scaricare le armi finn all'ultimo proiettile e far sai tare i veicoli coi loro occu ponti itilizznndn hnmbe al fo sforo e un « pane i di plnsticn dotato di miccia lenta. Tale piano non fu realizza- fo dai terroristi esattamente come avevano previsto, forse per mancanza di coraggin all'ultimo momento dato che avrebbero dovuto correre maggiori rischi. Altrimenti, ha osservato il ministro Roger Frey, rivolgendosi ai giornalisti ai quali dava tutte queste informazioni, « sarebbe stato un macello ». Soltanto per miracolo, comunque, il generale De Gaulle non venne ucciso. Una decina di pallottole colpirono la sua auto e quella del seguito. I terroristi hanno dichiarato che avevano già avuto l'idea di assassinare il Presidente il 14 luglio, durante la rivista delle Forze armate, ma avevano rinunciato al progetto, che era apparso troppo rischioso e non facile a realizzarsi date le misure adottate dalla polizia. Un altro attentato era stato previsto per la mattina del 22 agosto, da compiersi esattamente nello stesso modo di quello della sera, ma non tutti i convocati si presentarono all'appuntamento. Gli ordini erano venuti dall'estero. E' stato accertato che dopo l'attentato del 22 agosto il Prevost si è recato in Spagna per riferire su di esso e che prima egli si era recato anche in una capitale estera; il ministro non ha precisato quale. L'opinione pubblica spera, dal canto suo, che la giustizia si mostrerà più severa verso costoro di quanto non sia stata oggi nei confronti dei cinque terroristi che sono comparsi dinanzi alla Corte d'Assise di Troyes per il tentativo di assassinio del generale De Gaulle compiuto l'8 settembre 1961. Henri Manoury è stato condannato a cent'anni (il P. G. aveva chiesto la pena di morte), il Villemandy, Armand Belvisi e Jean Marc Houvière a 15 anni, Bernard Barbance a lo, e Caban de In Prode (contumace) all'ergastolo. Quando il Presidente della Corte ha pronunciato la sentenza i condannati, che si aspettavano di peggio, hanno mostrato palesemente la loro gioia, abbracciandosi e congratulandosi a vicenda. Sembra che le voci relative ad un progetto per una prossima amnistia generale abbiano determinato l'atteggiamento dei giurati. \. m. li meccanico Pierre Denis Magade, disertore, di 22 anni e lo studente Pascal André Bertin, ventenne (Tel ) Tre d'egli attentatori arrestati: l'ex sergente paracadutista Jacques Charles Prevost, di 31 anno, il sergente d'aviazione Etienne Ducasse, di 24, e l'ex tenente disertore Alain Borigrenet de la Tonnaye, di 32, che comandava la spedizione (Telefoto)

Luoghi citati: Algeria, Ltone, Parigi, Spagna